Poesie personali


Scritta da: GIUSEPPE CASSANO
in Poesie (Poesie personali)
Neanche un attimo
di tutto il tempo che puoi
di tutto il tempo che posso
passerà senza di te
senza i colori delle stagioni
senza il rumore dei nostri passi sull'erba
mentre guardiamo gli aloni della luna sulle nuvole di notte
per tutto il tempo che posso
per tutto il tempo che puoi
anche per un attimo.
Composta venerdì 5 agosto 2011
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    Scritta da: Cristina
    in Poesie (Poesie personali)

    Una notte di primavera...

    Cercavo una fetta di luce
    nel buio impenetrabile
    di un tempo che mi ha nutrito di illusioni...
    Camminavo senza coscienza, alla deriva
    affidandomi alle correnti della sorte
    percorsa da uomini, eventi, maschere.
    Dove andavo non so
    e mai forse lo saprò.
    Fu una donna vestita di nero
    dal nome sinistro
    a riportarmi alla realtà.
    Era una notte
    di fine primavera
    in una stanza affacciata su un corridoio
    dalle luci blu.
    Lei, io, un ronzio
    che l'attaccava alla vita
    che girava ancora quando questa vita le ha voltato la spalle.
    Lei, io, la sua voce...
    Lei, io, la nostra speranza...
    Lei, io, la sofferenza...
    Lei, io, la paura,
    Lei, io, la coscienza nella disperazione della solitudine
    di un istante,
    che tutto azzera.
    La porta si è chiusa alle spalle
    della donna vestita di nero
    dal nome sinistro.
    Ha portato con se un pezzo del mio cuore,
    ha cosparso l'aria di impotenza, incredulità, disperazione.
    Da tempo la realtà aveva abbandonato la mia via,
    sospesa a mezz'aria
    ho vagato per anni nell'incoscienza
    di un limbo dai contorni sfumati.
    Il mondo crolla a pezzi sulle spalle,
    con tutto il suo peso.
    Le luci blu sono ormai spente,
    le nuvole accompagnano la salita...
    la speranza si chiama "Altrove",
    ha i colori dell'estate e del sole,
    del sorriso e della mano dell'Angelo
    che l'accompagnerà nel mondo della gioia.
    Ciao mamma...
    Composta giovedì 4 agosto 2011
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      Scritta da: Franco Mastroianni
      in Poesie (Poesie personali)

      Nuvole basse

      Attendo senza fretta sul veliero della notte
      e guardo allontanarsi il giorno che ormai è solo scia
      non vedo terra in vista e sento il già il sapore della malinconia.

      Gabbiani i miei pensieri trafiggono nuvole basse
      mentre immagini riposte nelle stive stuzzicano parole stipate nelle casse.

      Attendo senza fretta su questo gran veliero di silenzio
      mentre scrivo parole ricolme di bisogno.

      Attendo senza fretta per arrembare il tuo vascello... e assaporarne il sogno.

      Franco Mastroianni.
      Composta martedì 2 agosto 2011
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        Scritta da: Giulia
        in Poesie (Poesie personali)

        Brand new start

        Anche se non ti sembra vero,
        da un giorno all'altro tutto cambia davvero.
        I sogni, a lungo condivisi,
        forse si realizzano meglio divisi
        e tante promesse diventan evanescenti
        assieme ad amicizie opache, non trasparenti.
        Su quello scoglio non ancor oltrepassato,
        ti arrampicherai, pur non avendo fiato
        e arrivato in cima ti dirai "Coraggio!"
        questa è una nuova pista di decollaggio.
        Sarai come un fiore che deve diventar frutto,
        nella metamorfosi la paura di perder tutto.
        Ma dalle nuove vesti, nonostante i primi tentennamenti,
        scoprirai di poter aver mille e mille giovamenti.
        Scoprirai che nuovi frutti tutt'intorno,
        saranno lì quando ne avrai bisogno
        e più invitante diventerà il dolce succo del frutto
        del petalo del fiore appassito e dal tempo distrutto.
        Composta giovedì 21 luglio 2011
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          Scritta da: M. Cortese
          in Poesie (Poesie personali)

          Come ferita che si rimargina

          Mentre ignara quel germe di vita
          trepidante crescevi nel grembo,
          una prova ahimè inaudita
          il destino ti ha assegnato:
          straziata da disperazione trovare
          all'interno di una nascita la morte.

          La gente avrà pensato
          che forse non si dà
          maggior contraddizione;
          ma io sono sicuro
          che il tuo dolore offerto
          comunque ha generato
          in te e in chi ti è vicino.

          Incancellabile l'immagine
          di quegli istanti atipici
          trafigge il petto quotidiana,
          ma impercettibile alla mente,
          come labbri di ferita
          che lenta va rimarginando,
          prepara il cuore ad affrontare
          un dolce compito inatteso:
          più amare d'essere insegnante,
          scoprendo in volti pur diversi
          i lineamenti del tuo bimbo.
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            Scritta da: M. Cortese
            in Poesie (Poesie personali)

            Dentro una goccia

            È greve sai un momento
            in ogni mia giornata:
            il caldo pizzicare sulla pelle
            di acqua venuta a ristorare.

            Dimenticare più non posso
            che semplice quel gesto
            al destino ha accompagnato
            il tuo risveglio ignaro.

            Osservo incuriosito come mai
            sul vetro le gocce a scivolare;
            mentre veloce scende la più alta
            ingrossando coglie quelle in basso,
            deviando dal suo corso naturale
            pur di non lasciarle lì a oziare.

            Anche gli istanti di una vita
            rischiano d'essere dispersi
            se Qualcuno infin dall'alto
            non si abbassa verso noi
            a fonderli per sempre in unità.
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              Scritta da: Don Juan
              in Poesie (Poesie personali)
              A bocca aperta resto ad osservare,
              ammutolito da tanto splendore,
              zittito da tanta immensità,
              mortificato da tanta bellezza:
              un imparagonabile esplosione di infinito.
              Un brulicare silenzioso di stelle
              che si affollano ad incendiare di poesia un cielo
              nero e spaventosamente profondo.
              Solo i pensieri a farmi compagnia,
              solo la paura ad accompagnarmi.
              Mi sento piccolo, mi sento vulnerabile,
              ma poi guardo a terra e vedo una formica,
              e per un istante mi sento immenso,
              potente e invincibile.
              In un sorriso spengo quest'attimo di follia
              e mi rendo conto che è vero,
              che tutto è relativo:
              anche la paura, anche il dolore.
              Composta domenica 31 luglio 2011
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                Scritta da: Gianni Berna
                in Poesie (Poesie personali)

                Nel deserto

                Chi mai potrà immaginare
                Che un giorno
                Ho avuto anch'io voglia di piangere
                Ne ho tanta ancora
                Ma lacrime non scendono dai miei occhi
                Arido deserto avanti a me
                Vento che alza fitta sabbia
                A coprir le mie arse carni
                Ad offuscare il mio guardo stanco
                Non vedo ombra d'essere vivente
                Attraversarmi il passo
                Nel nulla vago
                Trascinando queste mie stanche membra
                Nell'opprimente calura
                Di sconfinata piana
                Non grida o risa o pianti
                Se non il sordo rumor del vento
                Riempie il mio sentir
                E quella sabbia che s'alza senza sosta
                Ricoprirà il mio corpo
                Mi nasconderà al mondo
                Che ignoro
                Se mai saprà
                Che su di esso
                Un tempo
                Ho camminato anch'io.
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                  Scritta da: Gianni Berna
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Quel raggio di sole

                  Sembrava che nella sua vita
                  Non ci fosse posto per la luce
                  Ma ecco prepotente
                  Un raggio di sole
                  Squarciò le nubi
                  Colpì il suo viso
                  Le sue palpebre ebbero un sussulto
                  E si strinsero per un attimo
                  Poi le sue pupille
                  Si sforzarono ad accogliere quella luce
                  In essa intravidero qualcosa mai visto prima
                  Ma ecco un'altra nuvola
                  Ammorbidire l'accecante chiaror del sole
                  Fu allora che nitido le apparve il tuo volto
                  Il sorriso sulle tue labbra
                  I tuoi occhi azzurri
                  Che pur tacendo le parlavano
                  Colse qualche parola
                  Le afferrò
                  Le portò
                  Con le mani strette
                  Sul suo petto
                  Ed oggi
                  Di quelle parole
                  Due ne sente ancora
                  Quelle che sono origine
                  D'ogni umana vita
                  Ti amo.
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                    Scritta da: Gianni Berna
                    in Poesie (Poesie personali)

                    Ho sognato

                    Ho sognato di vedere un volto
                    Ho sognato gli occhi di quel volto
                    Ho sognato uno sguardo da quegli occhi
                    Ho sognato labbra aprirsi in un sorriso
                    Ho sognato di sentir parole uscir da quelle labbra
                    Ho sognato un tragitto mano nella mano
                    Ho sognato la penombra di una stanza
                    Ho sognato lieve un respiro sfiorare le mie labbra
                    Ho sognato cambiare il ritmo di quel respiro
                    Ho sognato non trattenuti leggeri fili di voce
                    Ho sognato impetuoso fuoco avvolgermi le membra
                    Ho sognato l'arrivo lento di eterea calma
                    Ho sognato occhi chiusi che sognavano
                    Ho sognato rosee labbra sfiorarmi ancora in quel sogno
                    Ho sperato che quel sogno non fosse solo un sogno
                    La realtà è invece ch'era proprio un sogno
                    Ho sognato

                    Ho solo sognato.
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