Poesie personali


Scritta da: Gaetano Toffali
in Poesie (Poesie personali)

Non cedere

Lenti barconi assediati
Le troie aspettano fuori
Cavalli bianchi al deserto
Hanno lasciato la storia

I gomiti proteggono i bimbi
L'afrore è puzza e paura
Per la vita volteggia una moneta
Nel mare festeggiano i pesci

Il verde speranza è marcio
Di paure vendute all'incanto
In piedi sulla tua vita
Il non cedere è sola virtù.
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    Scritta da: Lella Mingardi
    in Poesie (Poesie personali)

    Qualcuno mi ha detto

    Qualcuno mi ha detto... per chi non sa pregare... hai mai provato a parlare con Gesù?

    Caro Gesù, sai chi sono io?
    Dicono di sì, che Tu sai tutto, che mi conosci e mi chiami per nome... ma io non Ti sento, io non Ti conosco, non credo che Tu ti ricordi di me, perché io mi sento tanto sola,
    Si Signore, troppo sola, con tutti i miei problemi, perché tutte queste cose brutte nella mia vita, tante persone vivono bene, tranquille, in salute, coi soldi... ed io?
    Lo so che non Ti ho mai chiesto niente, non ti ho mai rivolto la parola, ti ho vissuto più come un nemico che come un Padre e sai perché? Perché cercavo la felicità e non la trovavo, cercavo la serenità e non l'ho mai neanche sfiorata e Tu dov'eri?
    Perché mi hai lasciato libera Signore, libera anche di sbagliare? Perché mi amavi? Ma che risposta è questa?... Come puoi amarmi e vedermi soffrire e non fare niente per impedirlo?
    Forse perche non ti chiamo e perche non ti prego? E questa cos'è Signore, non è una preghiera, non ti sto forse chiedendo aiuto?
    Non lo so fare, non so pregare e sono disperata, ma qualcuno mi ha detto che se ti imploro di aiutarmi lo farai, se ti chiedo di prendermi tra le tue braccia e di consolarmi, lo farai... io non pretendo che tu mi dia la luna, ma dammi la fede Signore, guarisci il mio spirito, dicono che il resto verrà piano piano, voglio crederci.
    Qualcuno mi ha detto ok... sei Tu Signore!?
    Composta sabato 9 gennaio 2010
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      Scritta da: minnie
      in Poesie (Poesie personali)

      Inatteso incontro

      Un autobus pieno,
      due colli sudati,
      una treccina di un metro,
      una testa a un metro e ottantasei da terra,
      due occhi neri,
      sei occhi marroni,
      due occhi verdi,
      sei coppie di piedi,
      un cappello di paglia,
      una barba rossa,
      un nastro disciolto,
      un bottoncino,
      un raggio di sole,
      un piglianculo che vola,
      ... una frenata...
      e l'inatteso incontro
      dei colli sudati,
      della treccina di un metro,
      della testa,
      dei dieci occhi,
      dei dodici piedi,
      del cappello di paglia,
      della barba rossa,
      del nastro,
      del bottoncino,
      del raggio di sole,
      del piglianculo che vola.
      Composta lunedì 18 luglio 2011
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        Scritta da: Loredana Montanari
        in Poesie (Poesie personali)

        L'Amante

        Quanto ti ho aspettato
        amore mio
        quanto tempo
        ho volto lo sguardo
        nella speranza
        di scorgere
        il tuo viso
        Quante lacrime
        brucianti
        nel petto
        nel vederti
        andar via
        Nel lamento
        consumo
        le parole
        nell'attesa
        stropiccio
        i sentimenti
        Per quanto
        sarai ancora
        parte di me
        per quanto
        il tuo profumo
        aleggerà
        sulla mia pelle.
        Composta domenica 26 giugno 2011
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          Scritta da: Ginny Purple
          in Poesie (Poesie personali)

          Dream

          Sei apparso all'orizzonte, lontano.
          Così misterioso, vaga figura di ragazzo.
          Il sole alle tue spalle nascondeva il tuo volto,
          quasi per invidia del tuo aspetto.
          Io, su un alto monte gelido, ti guardavo
          e il mio cuore, ancora dolorante, capì
          che saresti stato tu la sua cura.
          Arrivammo ad incontrarci, timorosi,
          ma entrambi bisognosi d'affetto.
          Ti strinsi forte, per non farti andar via
          e tu, restando, sollevasti il mio animo
          fino alle stelle lucenti: i tuoi occhi stupendi.
          Da allora i nostri cammini si unirono,
          come due fiumi nel vasto mare della vita.
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            Scritta da: Ginny Purple
            in Poesie (Poesie personali)

            Buio

            Freddo. Buio avvolgente.
            Suoni distanti, passi
            svelti e pesanti, passi.

            Vago nel buio
            angosciante;
            corro, mi fermo.
            Pianti, urla, risa:
            chi è? Forse io.
            Non mi riconosco.

            Il dolore mi pervade,
            strazia, uccide,
            riporta in vita i ricordi.

            Ricordi, ricordi,
            pensieri fugaci.
            Tutto è offuscato,
            mi spengo... ed è ancora buio.
            Composta giovedì 5 maggio 2011
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              Scritta da: Ginny Purple
              in Poesie (Poesie personali)

              Amore

              Cos'è Amore?
              Un demone? Un dio? Utopia?
              Un pensiero? Un'azione? Un'ideologia?

              Un sogno? Un incubo? Una meta?
              Un gioco? Una passione? Una chimera?

              Baciare? Abbracciarsi? Condividere?
              Studiare? Cercare? Morire?

              Un dogma? Un dubbio? Un'utilità?
              Un messaggio? Un epiteto? Vita?

              Amore è tutto, forse nulla...
              Ci travolge, ci distrugge. Ci solleva, ci arma.
              Domina le nostre vite e noi, inconsapevoli, seguiamo il suo volere.
              Composta mercoledì 16 febbraio 2011
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                Scritta da: Ginny Purple
                in Poesie (Poesie personali)

                Noi

                Ti vedo.
                Davanti a me il tuo sorriso,
                il tuo viso.
                Avvicinati così che
                io possa udire il tuo respiro,
                musica della vita.

                Adesso sei qui, posso carezzarti
                la pelle vellutata e candida,
                la barba ispida
                e i tuoi folti capelli mori
                in cui la mia mano
                si perde con dolcezza.

                Le tue spalle mi sovrastano,
                eppur non ho paura.
                Le tue braccia sono calde,
                il tuo petto un giaciglio invitante:
                potrei stare delle ore ad abbracciarti,
                sentendo il tuo profumo
                e mordendo e baciando le tue rosee labbra.

                Adoro tutto di te,
                del tuo splendido corpo:
                l'addome scolpito;
                i glutei tondi e sodi
                sui quali poggio le mie mani;
                ciò che ti rende uomo
                e che unisce i nostri corpi
                trascinati dalla lussuria.

                Siamo qui, siamo noi,
                due corpi, due anime che tentano di unirsi.
                Le tue mani mi prendono,
                mi strappano alla realtà:
                raggiungono ogni parte di me.

                Le nostre gambe si intrecciano,
                si sciolgono, si legano di continuo,
                come se fossero le briglie della nostra passione,
                guidata dal nostro reciproco amore.

                Tu mio.
                Io tua.
                Noi.
                Composta mercoledì 8 dicembre 2010
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                  Scritta da: Ginny Purple
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Ode al mio cane

                  Ti ho vista crescere, piccolo batuffolo nero.
                  Eri piccola, ma già tanto determinata.
                  Mordicchiavi qualsiasi cosa vedessi e correvi senza sosta.
                  Avevi accanto un'anziana compagna, saggia, temperante.
                  Lei grande, tu piccola; lei calma, tu furbetta; lei chiara, tu scura...
                  Poi se n'è andata, ma tu non hai smesso di cercarla. E forse neanch'io.
                  Sei cresciuta, orgogliosa e più responsabile,
                  pronta alla difesa della tua famiglia.
                  Però il tuo spirito da cucciola ribelle è rimasto:
                  lo vedo nei tuoi occhi quando vuoi giocare, dalle carezze che ti piace ricevere, dalle furberie che combini ogni tanto.
                  Quando non ci sarai più lascerai un grande vuoto in noi. In me.
                  Composta lunedì 11 aprile 2011
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                    Scritta da: Marilena Aiello
                    in Poesie (Poesie personali)

                    Luglio 1983 - Immagini

                    Il campo di grano dorato appena mosso dal vento
                    ancora ignaro del fuoco che l'avrebbe presto divorato
                    sembra sconfinato alle mie braccia ad aeroplano
                    è la mia giungla gialla, mi nascondo ma non mi perdo

                    Raccolgo papaveri dai petali impalpabili
                    rossi e tremuli come cuori innocenti
                    verdi e nascosti come pensieri ingenui
                    effimeri e fragili come quei giorni d'infanzia

                    Il caldo allarga l'aria
                    risuonano nitide le voci giovani dei miei genitori
                    e argentine le risate bambine delle mie sorelle
                    mio nonno, vero patriarca, seduto ad osservare

                    La ghiaia crocca sotto le ruote della mia bici
                    corro veloce e salto gradini
                    cado mi ferisco mi rialzo e rido
                    mostro orgogliosa graffi e cicatrici

                    Nulla so del futuro, è troppo lontano
                    nulla sospetto del dolore, è sconosciuto
                    niente mi turba se non il tramonto
                    che chiude un'altra giornata e il cancello del cortile.
                    Composta domenica 10 luglio 2011
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