Vivere
In corsa
verso una Meta.
Composta lunedì 25 luglio 2011
In corsa
verso una Meta.
Folle
sii folle
ridi della pioggia
danza con le ombre
sii folle
parla con i sassi
lascia le scarpe strette
lungo il cammino
indossa la terra
sii folle
folle
che t'importa del savio
lascia la porta spalancata
a che entri
il tuo domani
perché da ieri
t'attendeva
folle
sii folle.
Come l'autunno cadono le foglie
e muoiono nel fango,
cadono le stelle nel mezzo d'agosto,
e nel fango nascono speranze,
che il mondo non soffra più
e smetta di piangere il cielo
e serene brillino le stelle,
su di noi,
sognatori.
Ritrovarti per poi perderti di nuovo
questo è il prezzo da pagare
per quel attimo di pace che ogni volta mi sai dare.
Ritrovarti è l'importante
anche se chissà quanti altri monti dovrò ancora scavalcare
per poterti amare.
Oscuri pensieri
cercan la luce.
Lotta insistente
per evitare l'ignoto.
Oltre
le illusioni
mi ritrovo
nel buio.
Buio
amico
che mi rattrista
e consola...
La mente si cheta
ad uno spiraglio segreto.
Effimero barlume
del giorno che giunge.
Non mi basta
quello sprazzo,
se mi deve
far soffrire...
Preferisco
la notte...
Una notte
profonda
senza luna
e né stelle.
Una notte
tempestosa
con pioggia
scrosciante,
che mi doni
le lacrime
per condurmi
all'oblio.
Presto, al mattino,
il cuore esegue il volo,
piroetta nel suo alveolo,
evoluziona...
Scivola e, a un passo,
fonde dentro il tuo:
cuori silenti
esultano gioiosi,
profondi e colmi
di slancio inaspettato,
nutrito da un insolito sentore:
forte, inatteso,
che sa già d'amore.
C'era buio nel mio cuore.
Era notte.
Certo ch'era notte!
Dov'è finito il buio tetro
Di quella notte ch'era il mio regno?
Agli occhi miei,
Aperti, eppur spenti,
Non appariva forma alcuna.
Giammai!
Oggi... il miracolo!
Ma... allora... i miracoli non sono solo storie?
Ho visto occhi nuovi,
Mai visti prima.
Occhi sorridenti.
Ma possono gli occhi sorridere?
Io li ho visti...
E sorridevano.
Quegli occhi,
Color d'un prato a primavera,
Hanno donato battiti al mio cuore
Ch'era immoto da tempo immemore.
Han dato voce
Alle mie labbra mute.
I miei occhi
Hanno risposto a quel sorriso...
Li ho visti sorridere
Specchiandosi in quegli altri.
Durerà?
Fischia forte il vento
Gli alberi si curvano a toccar la terra
Spacca un lampo il cielo ch'è in rivolta
Scorre il sangue nelle fogne
E quel fragile fuscello credeva nella vita
È scritto in ogni dove
Credete nella vita
Menzognera invocazione
Continua intanto il vento a fischiare inferocito
E il gelo stritola le pietre
Esce il fumo da un camino
Anche il fumo è vita
La nuvola che passa
Il tuono che rimbomba
Tutto è vita
Dicono così
Ma io guardo quel fuscello
Pur'esso credeva nella vita
Sento ancor quel vento che picchia corpi morti
Vedo il gelo che stritola i macigni
E fuori torturato il fumo del camino
Sento ancor quell'urlo della vita
Non so s'è il suo pianto o l'inno suo
Gioia o funereo canto
Tutto stride intorno a me
Non trovo la mia via
Se mai la via c'è
Il grigio più balordo confonde ogni colore
Chiusi o aperti gli occhi rimbalzano su me
Ignorando il mondo e la sua vita
Così
Nel vortice del fondo
Discendo la spirale.
Non busso alla porta di nessuno
nel timore che si resta chiusa
devo trovare una risposta
tra mille dubbi,
che mi distruggono.
Non busso alla porta di nessuno
passo davanti senza fare rumore,
guardo, dove metto i piedi
per non urtare crucci
che mi fanno male.
Non busso alla porta di nessuno
cammino con la testa alta
sulle strade piene di fantasmi, misteri,
nella scarsa luce cercando di vedere
il meglio del mondo.
Verranno a chiederti
di me
e tu non ricorderai
che il sale
sulle labbra
che il vento
nelle ossa
che ombre
sul tuo cuore
verranno a chiederti
di me
e tu non risponderai
perché muto
e geloso
è il laccio
che ti lega a me.