Poesie personali


Scritta da: Anna De Santis
in Poesie (Poesie personali)

Freddo

Non resta niente, stupide parole
fanno ancora male e sento il freddo
che è come ghiaccio sopra una ferita
e continuo a sentire tutto quel veleno
che non pensavo avessi mentre ti amavo....
Tentare ancora di chiedere scusa
quando sai che non c'è più casa
non ho più posto dove stare
spero solo di non cadere
di non lasciarmi andare
forse il ghiaccio aiuterà a lenire
ed addormenterà il dolore
ma si scioglie in fretta
e resta solo il freddo delle tue stupide parole...
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Chiara Garbuglia
    in Poesie (Poesie personali)

    Invece dovresti

    Ho deciso. Provo qui. Alzo le braccia, tese, distese in aria
    mentre guardo in basso. Ammorbidisco le gambe,

    mi spingo. Vado.

    Le mani entrano, sprofondano, abbracciano

    il verde per un attimo; pochi secondi. Le gambe, nell'aria,

    respirano lo stesso ossigeno che poco prima il mio viso
    assaporava; e mi ritrovo in piedi, di nuovo, con il mondo

    ancora dritto: eppure quella visione non troppo mi

    dispiaceva.

    La guardo, "Avanti, prova!", le urlo entusiasta mentre
    gocce verdi cadono giù dalla punta delle mie dita,

    baciano le mie scarpe; come se poi io fossi d'accordo.

    In fondo quel bianco mi piaceva.

    Mi ricorda
    il bianco dei tuoi occhi rivolto verso di me

    quando non mi guardi.
    E invece dovresti.
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: tomalb
      in Poesie (Poesie personali)

      A mio figlio

      Ti guardo,
      guardo questi occhi grandi e curiosi
      e il sorriso che li illumina

      ti guardo
      piccolo e immenso figlio mio

      penso che sei stato un dono prezioso
      carezza per l'anima
      balsamo per il dolore

      mi prendi la mano
      piccola la tua nella mia

      ancora piccola
      ancora per un po'.
      Composta sabato 3 dicembre 2011
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: annainno
        in Poesie (Poesie personali)

        La Donna Abbandonata

        Dolente e raffinata
        camminava,
        esilmente ondeggiante
        tra la gente.
        Ricamava
        col filo del pensiero
        le palpebre azzurrate
        dalla pioggia.
        "O dolce madre
        della grande forza,
        o mirabile ancella
        del dolore"
        A fior di labbra
        un'umida preghiera
        luminosa nel caos
        si perdeva.
        Un profumo
        di ardente esitazione
        accompagnava
        gli armoniosi passi,
        specchiati da vetrine
        e dagli sguardi
        di sconosciuti e muti
        ammiratori.
        Composta lunedì 27 ottobre 2008
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: TARTAMILLA
          in Poesie (Poesie personali)

          Io e te

          Se volgi lo sguardo al cielo,
          esso ti si può rivelare con vari colori e in varie forme.
          Al mattino con il sorgere del sole, alla sera con il tramonto:
          con le nuvole minacciose, o con l'azzurro sereno...
          Se guardi il susseguirsi delle stagioni
          scopri in quanti modi la natura ti sa meravigliare.
          Gli alberi, il colore delle foglie, verdi, gialle, rosse...
          i fiori in bocciolo, per poi rivelarsi stupendi,
          i campi di grano nel momento della mietitura, gialli come l'oro.

          È tutto in continuo mutamento.
          Se volgi lo sguardo a chi ti sta accanto
          esso ti si può rivelare con gesti e parole.
          Se osservi le persone che ti sono vicine
          scopri che il tempo non guarda in faccia a nessuno!
          Ma chi ti ama trova sempre le parole e
          gli atteggiamenti giusti per ogni situazione.
          Il silenzio, le parole, un sorriso, le lacrime,
          un abbraccio o un breve distacco.
          Siamo sempre in continuo mutamento.
          A volte abbiamo paura, altre, abbiamo bisogno di aiuto.
          Tutto questo ha un significato nella nostra vita.
          Composta sabato 23 gennaio 1999
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Rosario Chippari
            in Poesie (Poesie personali)

            Natale

            Natale è come il soffio caldo
            del vento d'Oriente: calmo, sorprendente
            nella sua silenziosa rotta.

            Natale alle porte
            dei cuori affranti, per dare pace
            alle anime provate dal tempo.

            Soffia calmo e caldo
            o vento d'Oriente, vieni da me
            a rivestire le membra solinghe.

            Natale si avvicina alle grandi
            ma non si allontana dai piccoli,
            come fuoco, rosso, vivo, non trema.

            Natale sei in arrivo,
            ti aspettano i cuori
            nelle tende dei miracoli. Sognano.

            Natale vieni, portaci di te.
            Composta venerdì 25 novembre 2011
            Vota la poesia: Commenta