Poesie personali


Scritta da: Luigi Berti
in Poesie (Poesie personali)

Vita vissuta

Le frustate prese senza ragione,
dalla rabbia folle di chi ha contese,
gorgoglio di sangue che usciva,
mischiato alle lacrime senza fermate.

Un piccolo spazio desiderio invano,
dove la felicità occulta era un arcano,
su questo mondo perso nell'utopia,
resta la paura dentro la fantasia.

Ritrovarmi poi con il cuore in mano,
maltrattato e chiuso dentro a un collegio,
la libertà persa la libertà vera,
era reclusa da una tonaca nera.

Suore che pregavano un loro Dio,
ma non era lo stesso che pregavo io,
persone di fede che non sanno proclamare,
quello che il Signore bramerebbe dare.

Cammina lento il passo mio,
sul percorso che mi ha dato Dio,
freme il ricordo con tutta forza,
sopra la pelle e dentro le ossa.

È un giorno perfetto per ricominciare,
per scordare il passato senza soffrire,
per aprire le porte chiuse da sempre,
sulla libertà che pretende la mente.
Composta sabato 20 luglio 2013
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    in Poesie (Poesie personali)

    Un saluto di canapa

    Io
    questa morte,
    l'ennesima morte che non vale niente
    la voglio dedicare a un po' di gente.
    Vi faccio un regalo che per voi
    vale di certo poco
    ma che a me costa molto caro.
    Un regalo che vi meritate,
    un regalo d'estate.
    Vi regalo un uomo appeso,
    un corpo sospeso.
    Sospeso a un albero,
    a una trave.
    Pezzi di legno
    diventati all'improvviso boia loro malgrado,
    costretti ad ascoltare le ultime bestemmie
    nomi cognomi e fatti,
    accuse,
    e quel
    -facciamo presto per favore-
    che però non possono esaudire,
    perché non sanno cosa fare
    non sono nati per impiccare.
    Restano fermi,
    lì,
    mentre invece la corda non sente per mestiere
    cultura e antiche parentele
    o forse non ha cuore
    e stringe,
    senza provare alcun dolore.
    Ed ecco fatto,
    il giorno dopo
    un morto in più sulla coscienza,
    non per un gesto disperato
    ma per un uomo assassinato.
    Io questa morte ve la voglio dedicare
    con una dedica originale,
    mandandovi a cacare,
    voi con i vostri studi e le carriere,
    voi che tornate casa tutte le sere,
    con la coscienza sporca
    ed il domani assicurato.
    Voi che guardate in viso i vostri figli
    che hanno di fronte un padre disgraziato.
    Voi che strisciate sempre
    con quel permesso in testa di poter far tutto,
    separati dagli altri da un abisso e un muro.
    A voi riservo
    come finale,
    il mio affezionato caldo ed eterno vaffanculo.
    Composta sabato 20 luglio 2013
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      in Poesie (Poesie personali)

      Addio

      Ti conterò le rughe,
      quelle in faccia
      e quelle sul corpo,
      per ricordare gli anni che hai.
      Ne avevo perso il conto,
      degli anni e delle rughe,
      era da tanto che non ti guardavo.
      Ti conterò le righe,
      quelle lasciate
      dagli elastici che stringono forte
      per tenere insieme abiti troppo stretti
      e pelle troppo vizza.
      Ti conterò gli anelli
      tutti da poco prezzo
      per ricordare i tuoi tanti fidanzati per una sera.
      E gli abiti negli armadi,
      destinati ad ogni loro uscita
      a scivolare a terra per un po'
      sul pavimento di una camera d'albergo,
      sempre dopo una cena ed un presente.
      Osserverò i tuoi graffi,
      uno per ogni uomo che hai portato a letto.
      E mi domanderò il perché
      siano stati così tanti
      i graffi,
      gli amanti.
      E mi domanderò il perché
      uno che fosse uno non fosse velenoso
      non ti abbia ucciso.
      E te lo griderò sul viso
      quante rughe ti ho contato
      per ricordarlo a te gli anni che hai,
      che hai avuto.
      E ti rinfaccerò gli anelli
      e le collane,
      il prezzo da pagare per averti.
      Ma è inutile che chieda
      che urli,
      dovevo solo un po' sfogarmi.
      Adesso sei distesa
      ed è certificato
      che ormai ti sei giocata
      quell'ultimo respiro.
      Sei lì
      ormai incapace di far male,
      di dare spiegazioni.
      Del resto cosa importa,
      anche se a caro prezzo
      ti sono sopravvissuto
      con gli abiti
      gli anelli e tutto il resto.
      Composta sabato 20 luglio 2013
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        Scritta da: Gianluca Ambrosino
        in Poesie (Poesie personali)

        Realtà onirica

        Non confonde lo sguardo il mare e il cielo
        in questo guardare che sa di prato,
        ma negli occhi si accascia un sottile velo
        che, gloria  lo scuro e non l'assolato.

        Feriti stiamo come sta lo stelo
        memore del suo fiore colorato,
        qualcosa lo amputò, forse fu il gelo.
        Ed ora,  piange, solo e  desolato.

        Non siamo degli steli e, il nostro sguardo,
        Deve saper porre un seme molto lontano.
        Lanciato a tutta forza come un dardo!

        Con passione, mai sarà un gesto vano
        Anche se il suo germogliar sarà tardo.
        I sogni, quelli veri, arrivan piano!
        Composta venerdì 19 luglio 2013
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          in Poesie (Poesie personali)

          mi manchi

          La tua mancanza,
          è una vita in bianco e nero,
          senza la luce
          che fa brillare gli occhi.
          La distanza
          ha un'unità di misura,
          la nostalgia è lunga
          come il dolore del vuoto
          infinito,
          che aspetta solo di essere colmato.
          Prima di addormentarmi
          rinuncio
          alle parole del mio libro preferito
          per pensarti:
          rivivo tutti i nostri ricordi
          finché il sonno
          non mi porta via
          e io continuo a vederti
          nei miei sogni
          dai quali non mi sveglierei mai
          perché se mi stringi tra le tue braccia,
          il mondo può riposare senza di me.
          Composta giovedì 18 luglio 2013
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            in Poesie (Poesie personali)

            Stella bianca

            Anche se
            ti vesti di bianco
            disteso sulla neve,
            vedrò' la luce
            di una stella bianca.
            Anche se
            riposi nelle bianche nuvole
            saprò vedere le tue ali
            che mi accarezzano con il vento.
            Anche se canti senza voce
            sentirò' le grida della tua anima
            che mi chiamano
            dal bianco universo in cui mi hai portato.
            Stella bianca,
            scappi nel cielo stellato
            inseguendo la notte stellata.
            Anche se sei nel bianco
            vivi nel rosso del mio cuore.
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              Scritta da: Michele Gentile
              in Poesie (Poesie personali)

              Un giorno di primavera

              Un giorno
              di primavera,
              forse
              una manciata di petali
              tradirà la mia partenza.
              Saluterà tutto ciò
              che avrò saputo spiegare
              attendere.
              Ogni mio sorriso
              tutte le lacrime,
              per la terra che mi parlò del vento
              per le fiamme di una notte eterna,
              vorranno parlarti di me.
              Vado via...
              così come sono giunto,
              torno alle mura d'Atlantide
              fratello mio,
              senza pane, senza stelle
              con la speranza nel cuore
              di rinascere un giorno di primavera
              forse,
              quando una manciata di petali
              sorriderà al popolo in festa.
              Composta venerdì 19 luglio 2013
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                Scritta da: A. Cora
                in Poesie (Poesie personali)

                Finto reale

                Ci
                saranno
                ancora altre stelle

                Oltre i fili del tram
                oltre il confine degl'occhi, oltre
                l'azzurro del mare

                Oltre il finto reale, dove il tutto scompare

                Per questi miei occhi scuri, dal
                mondo recisi, rimasti ad
                aspettare

                Nel'ombra che il cuore
                dimora, poter oltre
                il cielo

                Un po' di vero
                bagliore
                tuffare.
                Composta venerdì 19 luglio 2013
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                  in Poesie (Poesie personali)

                  E 'te che voglio

                  Sei l'essere più bello di tutto l'universo
                  non sai da quanto volevo dirtelo
                  ma avevo paura.
                  Non di te, di noi,
                  di ciò che potrebbe essere
                  forse penserai che son solo parole.
                  Le parole sono come bussare ad una porta
                  e invitare ad entrare
                  vorrei sperare in un tuo invito
                  e sperare significa
                  dire, riconoscere le proprie possibilità.
                  I miei sono soltanto sogni,
                  dove i tuoi occhi sono stelle
                  che dominano tutto il cielo.
                  Se non riuscirò a raggiungerti
                  allora imparerò a volare.
                  Tu sei il cuore dei miei giorni e
                  l'anima delle mie notti.
                  Composta venerdì 19 luglio 2013
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                    Scritta da: A. Cora
                    in Poesie (Poesie personali)

                    È tardi

                    È tardi,
                    quasi già sera
                    mentre passeggio il meriggio

                    Seguito dai passi dal'ombra, allungata
                    al suolo distesa, nel suo
                    confuso sapore

                    È tardi, prolungato il rintocco del'ore
                    l'orizzonte d'un giorno d'azzurro vissuto
                    disperde tra nebbie colori

                    È tardi, quando il bussar della sera, rivela al'udito premura
                    Nelle grevi suture, nei solchi divelti del cuore ferito
                    testardo l'amore, ancora respira

                    È tardi, mentre il cupo di notte più scura, al'occhio
                    smarrito, nel tempo d'allora
                    non desta alcuna paura

                    Mentre la vecchia panchina, d'amore finiti solcata
                    mostra, resti d'istanti voraci, carezze
                    proibite rubate

                    È tardi, ma è presto, nel tempo che resta
                    nei diversi trascorsi spezzati
                    di coppia

                    Attender da solo
                    la notte.
                    Composta sabato 6 luglio 2013
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