Poesie personali


Scritta da: Maria Rita Canto
in Poesie (Poesie personali)
C'era una volta una nazione
dove regnava la bella stagione!
Aveva la forma di uno stivale
non conosceva cos ' era il male!
Era dal mare circondata
da tutto il mondo veniva invidiata!
Ogni persona amava la vita
e l amicizia era molto sentita!
Era da sempre tutta unita
si mangiava la pizza e tanta granita!
Sembrava davvero un paese modello,
quando un bel giorno senza volerlo
è diventata un grande sfacelo!
Tutta la gente si sente tradita
sempre più triste e impoverita!
Ci hanno promesso mari e monti
siamo davvero tutti più pronti!
Salviamo l ' italia da questa miseria
andiamo a votare gente più seria,
w l'Italia della gente onesta
w l'Italia, l ' italia se desta!
Composta mercoledì 17 luglio 2013
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    Scritta da: Luigi Berti
    in Poesie (Poesie personali)

    Disteso in riva al mare

    Immensa voglia di stare in riva al mare,
    Solo sotto la luce delle stelle
    cullato dallo sciabordio delle onde,
    distesa ora è la mente che non da e non toglie niente.

    Gli occhi sono fatti per guardare
    penetrano la notte e riflettono sul mare,
    leggero soffio di vento accarezza il mio corpo
    avvolto nella sabbia,
    copre le amarezze e distende la mia rabbia.

    Respiro il tuo odore dolce grande mare
    La notte e la salsedine mi fanno stare bene,
    lontano dalla luce lontano dal rumore
    da quella falsità che ci rende senza cuore.
    Composta martedì 16 luglio 2013
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      Scritta da: A. Cora
      in Poesie (Poesie personali)

      Frammenti

      Nella
      luce che t'esce
      dagl'occhi ne colgo, un
      diverso colore, come un tramonto
      d'altrove

      Nella fuggente illusione, osservo il tuo divenire
      nel tuo continuo mutare, come le onde del mare, quando
      il cielo scompare

      Ove la mia identità confusa, più non soddisfa il pensiero
      Ove il presente è domani, ove sconfinano i sogni
      Laddove cercata, non c'eri

      Ove annegar desideri ancora viventi, negl'ultimi
      frammenti, di quella intimità
      esplosa in silenzi

      Anche se tu non appari, in quel
      futuro che manca
      Sei, nel pensiero
      presente.
      Composta domenica 6 agosto 2000
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        Scritta da: Gianluca Cristadoro
        in Poesie (Poesie personali)

        Valentina, la mia mogliettina

        Son passati ormai tanti anni,
        qualche volta faticosi,
        ma più spesso assai giocosi,
        con la gioia e un po' d'affanni.

        Se le bimbe fan stancare
        e dormir talor non fanno
        non sarà per me un gran danno
        risvegliarmi per vegliare.

        Dolce in fondo è il mio risveglio
        perché accanto a me ti vedo,
        e sul letto poi mi siedo
        e ti guardo un poco meglio
        riscoprendo quello sguardo
        che a quel tempo mi rapì
        e che in tempo poi più tardo
        il mio amor per te scoprì.

        Io ti vedo mio tesoro
        quando corri in furia e in fretta,
        del coraggio tuo mio onoro
        e chi più ne ha ne metta...

        Che pazienza e che lavoro
        poi da far sempre ti tocca
        ma per sorte dalla bocca
        escon frasi di decoro...

        Che tenacia e che sostanza
        nella vita di ogni giorno
        tu ci metti e che importanza
        dai alle cose che hai dintorno

        E se a volte un po' t'adombri,
        ché ascoltarti non sappiamo,
        noi perdono ti chiediamo
        e dal caos saremo sgombri!
        Composta giovedì 20 dicembre 2012
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          Scritta da: Gianluca Cristadoro
          in Poesie (Poesie personali)

          Alessandra tutto pepe

          Lei rimbalza come palla,
          salta gira e si rivolta,
          Non è rossa e non è gialla,
          di energia né ha certo molta.
          Alessandra Lei si chiama,
          la mia bimba birichina,
          sia vestita che in pigiama,
          è una birba di bambina.
          Strilla spesso e mena pugni,
          se qualcuno la rimbrotta,
          mette su dei bei mugugni,
          se dalla stanchezza è cotta.
          Questo a parte, è meraviglia
          di dolcezza disarmante
          e un sorriso che ti piglia
          e ti arriva in un istante
          fino al cuore mio che muore
          di un eterno amor paterno
          che ti abbraccia con calore
          e in estate muta inverno.
          Se il mangiare è un po’ una pena,
          proverò un po’ a darmi pace,
          se un bel dì una sera a cena
          mi dirai “Papà, mi piace!”
          Dormi dormi mio tesoro
          dormi dormi nel tuo letto
          con lo sguardo che io adoro
          che mi par d’un angioletto!
          Composta giovedì 20 dicembre 2012
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            Scritta da: Nelson
            in Poesie (Poesie personali)

            Sono arrivato

            Squali,
            tigri e zanne,
            elefanti alati,
            montagne di ghiaccio
            e sogni irraggiungibili.
            Sono queste le mie paure,
            sono queste le mie leccornie.
            Ciambelle in agrodolce,
            succose ambientazioni,
            registi senza faccia e
            maschere dipinte.
            Il mio ecosistema è diverso
            dal vostro, da quello studiato,
            da quello conosciuto,
            da quello che è stato.
            Viaggio nella mia navicella
            tra Vergine, Saturno, Orione
            e Andromeda. Vedo universi
            paralleli e squadrati,
            incrocio comete senza coda,
            anni senza luce.
            Abbaiano i cani al mio arrivo,
            si perdono i segnali;
            si spegne la luce e
            suonano le campane.
            Uscite ad accogliermi,
            sono arrivato.
            Composta martedì 10 luglio 2012
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              Scritta da: Alfonso Chiaromonte
              in Poesie (Poesie personali)

              Ricordo

              Era la sera della festa del santo,
              m'ero stancato la tua bocca a baciare
              e su quella piccola bocca avevo pianto
              le impensate mie lacrime più rare.
              Movevano nere nuvole il loro manto
              lacero, sul bagliore crepuscolare
              di primavera l'aere tutto quanto
              echeggiava di reduci fanfare.
              E il brulicar di gente, e un repentino
              odore di terra smossa con la brezza,
              tra case alte accigliate, da un giardino,
              mi parvero, tra il bruciar delle mie care
              mani, una mia nuova giovinezza
              accompagnare di un sorriso grave.
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                Scritta da: Alfonso Chiaromonte
                in Poesie (Poesie personali)

                Dopo

                La bufera passò. La quercia annosa,
                Squarciata dalle radiche sue forti,
                Ora solleva i grandi rami torti
                E aguzza la sua cima misteriosa.
                Sembrava che giammai vi sia passato
                L'uragano. Tranquilla è come prima.
                Solo ricordo fra la fitta cima
                Un ramoscello tenero schiantato.
                Con le grandi ali illividite e aperte
                Passò il dolore, sulla testa prona
                Ti foggiò sulla fronte una corona
                Di martirio, con le sue dita esperte.
                Ma passata l'angoscia, il viso stanco
                Si risolleva, si fa calmo il cuore
                E sol rimane, a marchio del dolore,
                qualche capello sulla fronte bianco.
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                  Scritta da: A. Cora
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Il rumore del mare

                  Un tratto
                  di sabbia distesa, nuda
                  ai raggi cocenti del sole

                  Mostrava orgogliosa il suo mare, tra i
                  canti migliori ch'aveva, al mio solitario
                  ascoltare

                  Nel suo leggero danzare, tra tondi giri del'onde fino
                  lo scoglio schiumando abbracciare, lento nel suo ritornare
                  lieve rumore recava

                  Parevan gusci di noci l'un l'altra i fianchi strisciare
                  Rapito lo sguardo coglieva, tra quelle note un suono, dai tocchi
                  diversi gentili, che tanto al cuore
                  piaceva

                  Forte emozione in ascesa, fino al cielo toccare, ancor mi
                  sovviene la sera, quando
                  la mente rammenta

                  Appesa ai ricordi presenti, come se fosse
                  vicino, ancora poter
                  ascoltare

                  Quel dolce rumore
                  del mare.
                  Composta domenica 4 novembre 2001
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                    Scritta da: A. Cora
                    in Poesie (Poesie personali)

                    Avrai

                    Avrai
                    sorrisi negl'occhi
                    avrai un nome nel cuore
                    Negl'istanti d'un tempo che viaggerà
                    a ritroso, in già sbiaditi colori

                    Rivivrai d'un'amore, le sfumature più intense
                    in memoria rimaste, che ti faranno pensare

                    Ricorderai i miei occhi, di quello scuro colore, dove te stessa
                    smarrivi, senza sapere dov'eri, senza volerti cercare

                    Avrai quel cielo di stelle, che ti farà ritornare sopra quel'erba distesa con mano allungata, fino la volta sfiorare

                    Avrai quel soffio del vento, a scompigliarti i capelli per farti
                    ancora più bella, del troppo bello che c'era

                    Di quelle lunghe carezze, di quei sorrisi interrotti, dai
                    troppi baci succhiati, che ti bruciavan la pelle
                    Soltanto quelli più belli

                    Avrai del mare il rumore, quando più lieve la rena
                    lambiva, tra schiumeggiati sapori
                    Di quelle grandi parole, che non riuscivi
                    a sortire, perché mancava
                    il respiro.
                    Composta lunedì 16 luglio 1984
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