Poesie generazionali


Scritta da: Alexis Karpouzos
in Poesie (Poesie generazionali)

Tante strande

Nella nostra breve vita,
tante strade,
tanti miracoli
e benedizioni e glorie,
ma anche tante maledizioni e negazioni,
dolore e disprezzo,
onde continue sui mari planetari
che vanno e vengono,
e ci trascinano nei cieli immensi,
in quel tranquillo universo ritmico
ascolta il tuo battito cardiaco.
Composta giovedì 16 gennaio 2020
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    Scritta da: DAVIDE ZOCCA
    in Poesie (Poesie generazionali)

    Duecento milioni

    Duecento milioni di donne infibulate perché non le si vuole libere d'amare
    cento milioni di ciechi sanabili che quasi nessuno si preoccupa d'aiutare
    e da 5.000 anni almeno neanche un minuto senza una guerra
    è questa la tristissima realtà del pianeta terra

    E gente che viene sfruttata senza pietà perché siam tutti pieno d'egoismo
    inutile sperare cambi presto la situazione
    eppure a volte vedo anche la speranza
    eppure voglio vivere disperatamente di sogno e d'illusione...

    E quando ti guardo dentro gli occhi
    sento che cresce in me questa speranza, questa illusione
    che voi ragazzi questo pianeta lo potete cambiare
    che voi ragazzi siete la vera rivoluzione

    Son vecchio e stanco e non credo più a niente
    se non che voi ragazzi questo pianeta lo cambierete veramente...
    lo leggo nei vostri occhi così puliti ed intelligenti
    che questo pianeta è destinato a profondi cambiamenti.
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      Scritta da: Michele Gentile
      in Poesie (Poesie generazionali)

      Alla mia città

      Il canto sei di antiche acque
      che mareggia tra i lidi e la campagna.
      Il sole che mescola i colori dei palazzi,
      la salsedine che accarezza viali e cortili.
      Sei la luna che corteggia il mare
      e tace al Fiume la veglia dei pescatori.
      Il graffio dell'alba che accende gli orizzonti,
      la confidenza del tramonto
      che incendia i silenzi.
      Sei Procoio e il maggese che esulta,
      la Via Severiana dove fiorisce l'alloro.
      La Villa di Plinio che riposa fra i ruderi,
      la resina delle pinete.
      I delfini che si rincorrono a Tor Paterno,
      l'odore dei krapfen a Piazza Anco Marzio,
      le telline del Borghetto, le dorate dune.
      Sei Torre San Michele ancora ritta e fiera senza pace e senza più una guerra,
      le bianche vele in porto
      le verità dell'Idroscalo,
      l'Isola dei Cavalli,
      Tor Boacciana a guardia del Tevere
      fin su a Fiumara Grande.
      Le immortali vestigia
      e la Rocca della Città Antica
      che sfidano i giorni con ironico inchino.
      I pittori, i poeti, i gabbiani
      gli innamorati che al Pontile
      si vanno a raccontare,
      la voce del vento che continua a chiamare.
      Sei le mie stagioni, il mio cammino.
      Le radici che palpitano
      e si tuffano nella tua terra,
      città mia,
      il cielo di cui ho bisogno,
      quel nome che si fa sogno
      tutte le volte che la Sacra Regina
      e la solitaria Venere
      ti augurano la buonanotte.
      Composta lunedì 5 aprile 2021
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        Scritta da: DAVIDE ZOCCA
        in Poesie (Poesie generazionali)

        W la forza interiore

        La forza interiore secondo me è la qualità più bella
        perché anche quando tutto intorno crolla
        e la vita e certi altri ti continuano a ferire
        tu dentro te senti dolore poco o niente
        e riesci a continuare nel tuo percorso ugualmente...
        È come la pelle, qualcosa di essenziale
        perché altrimenti la vita sa fare troppo male.
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          Scritta da: Anna Rijtano Mallus
          in Poesie (Poesie generazionali)

          Vorrei...

          Vorrei che ti ricordassi di me
          in una giornata di sole.
          Che ti ricordassi di me
          in una giornata di vento.
          Vorrei che mi pensassi
          quando ammiri un'alba
          e quando guardi il tramonto
          in un rossastro cielo
          vorrei che pensassi a me.
          Vorrei stare vicina a te
          e insieme guardare la luna accesa
          con accanto la sua stella amica.
          Vorrei che non ti dimenticassi di me
          col tempo... nel tempo.
          Vorrei che ti ricordassi,
          ed io mi ricorderò di ricordarti.
          Composta martedì 9 novembre 2010
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            Scritta da: SAVERIO FERRARA
            in Poesie (Poesie generazionali)
            Quante volte
            hai resistito alle più forti
            bufere di vento.
            Quante volte
            i tuoi rami sono rimasti
            quasi spogli, prematuramente.
            Questa volta non ce l'hai fatta.
            Le tue radici
            si son bruciate al sole
            ed il tuo fusto ha perso
            tutta la sua forza.
            A Primavera ritorna
            il tuo abituale ospite.
            Al tuo posto, trova solo
            uno spazio vuoto.
            Malinconicamente,
            intuisce che deve cercare
            un'altra dimora,
            che gli offra, come te,
            sicurezza e protezione.
            Questa è la vita.
            Chi resta,
            comunque continua a vivere.
            Chi muore,
            spesso, finisce presto nell'oblio.
            Composta mercoledì 31 marzo 2021
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              Scritta da: DAVIDE ZOCCA
              in Poesie (Poesie generazionali)

              Otto orgasmi al giorno

              Sono capace come donna di otto orgasmi al giorno?
              Ed allora uomo il problema dov'è?
              È il premio di Dio perché son nata donna e sfortunata
              perché dentro di me sono sicura che Dio è donna come me

              Cosa ti credi uomo di ottenere privandomi della sessualità?
              Di avere più amore, di avere più fedeltà?
              Ti tradirò invece molto di più con il corpo e con la mente
              ed il secondo è il tradimento peggiore veramente

              Toccami ancora uomo con un coltello tra le gambe
              e tra di noi scenderà il gelo peggiore dell'inverno
              perché dentro di me sono sicura che Dio è donna come me
              e pure il diavolo è donna, e se mi fai del male ti aspetta all'inferno

              Perché dentro di me sono sicura che Dio è donna come me
              augurami il bene uomo... ed io lo augurerò a te.
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