Poesie generazionali


Scritta da: alessandro82
in Poesie (Poesie generazionali)
È tutto un complotto
la fine del mondo
il polo liberale
chi tira a campare
i funerali dei cinesi
il concetto di patria
il potere d'acquisto
i dittatori di turno
qualcuno apre la porta
paura dei ladri
ideologi degli immigrati
indotti a partire
gli agitatori di piazza
l'estate che avanza
la linea del Piave
il voto che vale.
È tutto un complotto
le piazze di spaccio
gli appalti truccati
il pizzo e le mafie
i popoli sovrani
le vittorie di Pirro
la teoria dei giochi
il parere dei tecnici
gli studi accurati
un profano non pensa
la pubblica opinione non conta
i sondaggi fotografano la realtà
non c'è una sola
verità.
È tutto un complotto
il prodotto da comprare
il mistero universale
chi ti dice cosa fare
gli schemi e i sistemi
i romanzi d'amore
il cinema d'autore
ma la vita continua
seppur pilotata
c'è chi esce di prigione
chi cattura la finzione
qualcuno ci prende
oppure si inventa
improvvisa una festa.
È tutto un complotto
le case di creta
la stella polare
l'aurora boreale
la storia passata
il gioco degli indiani
la luce lontana
i paesi isolati
gli asinelli e le fate
le allegre serate
ma il mondo si unisce
i danzatori ci nascono
il giocatore ci prende
la Luna c'è stata
la virtù va coltivata.
Ci sono i potenti
i vincitori e gli assenti
la gente libera per le strade
le magie sempre più strane
chi non ci ha pensato ed è andato avanti
e gli inconsapevoli
amanti.
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    Scritta da: alessandro82
    in Poesie (Poesie generazionali)
    Arriva il fascismo
    non si hanno opinioni
    il sindaco è eletto dai Parioli
    la gente li segue
    il petrolio sale
    le librerie sono deserte
    una minoranza difende la libertà
    e si è liberi di cambiare sesso
    di cambiare canale
    di votare democratici
    o nostalgici
    perché sta per arrivare il fascismo
    e la gente esegue senza bisogno di ordini
    non è in cerca di prove
    ci sono domande?
    Ma com'è successo?
    Le case si svendono
    in Spagna danzano
    i manicomi sono chiusi
    chi se ne frega del vicino
    si pensa al proprio giardino
    nel mondo globale
    le azioni scendono
    i guadagni per qualcuno salgono
    il popolo ha fame
    le costituzioni si dimenticano
    come scie di aeroplani
    che non fanno strada a
    nessuno.
    Perché potrebbe ritornare il
    fascismo
    non disturbate il manovratore
    le aziende scappano
    la sovranità è un orologio svizzero
    le banche danno miliardi
    che diventeranno cambiali
    soldi ad altre banche
    le rotative aumentano
    i giornali pontificano
    le persone sparlano
    gli aiuti sono condizionati
    la democrazia non si esporta
    si importa la dittatura
    e chi se ne frega?
    Ci manca il fascismo
    le famiglie non fanno più figli
    il futuro spaventa
    eppure il paese riapre
    monopattini sui marciapiedi
    contratti di un giorno
    insegne luminose
    spettacoli per non pensare
    che una volta
    c'erano gli squadristi
    le spose in attesa
    le luci della ribalta
    i famosi ammirati
    le colonne sonore
    il duce piacione
    i poeti solitari
    il boom economico
    le conquiste salariali
    i veri profeti.
    Dove sono i fascisti
    non si vedono carri armati
    solo fabbriche di banconote
    negozi di lusso
    pubblicità sempre nuove
    inutili ricordi
    impensabili premesse
    file di americani e cinesi
    quartieri poliedrici
    libri tradotti
    statue antiche incomprese
    continui spettacoli
    vanto di privilegi
    missioni su Marte
    nazioni interconnesse
    il pensiero dominante
    forse per la legge dei grandi numeri
    alla fine il bene
    vince.
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      Scritta da: Luce98__
      in Poesie (Poesie generazionali)
      Ho sempre pensato al cielo
      Alle stelle e alle nuvole
      Perdendomi nei meandri di quelle sfumature celesti
      Anche se talvolta
      Non riuscivo a comprendere appieno il senso di tutto ciò
      Mi sono sempre sentito pervaso da un immensa libertà
      Sai
      Non è facile capire questa società
      Tutti corrono dietro ai bisogni
      l'apparenza corrompe l'essenza delle cose
      e alla fine cosa resta?
      Nulla
      Solo una costante voglia di competere con il mondo di manifestare il proprio ego facendo soccombere la nostra anima...
      i ricordi, le esperienze, il passato
      Sono solo i bagagli di questa esistenza
      Ma Sono certo che un giorno
      Tutti quanti sapremo apprezzarci per ciò che siamo davvero
      Al di là di tutto
      Nessuno sarà più giudicato
      Perché il mondo sarà degli esclusi
      e tutti quanti piangeremo ma di gioia
      e sapremo amarci con semplicità
      Come la notte così il giorno come il giorno così la notte
      Tutto muta.
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        Scritta da: Gabriella Stigliano
        in Poesie (Poesie generazionali)

        Credo che nell'amore

        Credo che nell'amore
        ci sia un dolore antico,
        che ritorna a farsi vivo
        nel guardare chi amiamo,
        nello stare in sua assenza,
        nella carezza che temiamo
        sia l'ultima
        o in quella che si desidera dare
        o che si aspetta.
        Credo che il dolore
        formi lo sguardo delle persone,
        credo che faccia crescere,
        credo che molte cose
        faccia perdere,
        credo che dia consapevolezza,
        credo che aumenti
        dolcezza e rabbia,
        credo che può metterti in gabbia,
        credo che porti i sogni
        in un cielo più alto,
        credo che racconti più verità
        in questo mondo.
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          Scritta da: Walter Girardi
          in Poesie (Poesie generazionali)
          A questa mia lettera che mai ti invierò, affido queste parole che mai ti dirò.

          Ho provato a mancarti.
          Ho provato a non pensarti ad accettare i tuoi tempi, le tue scelte.
          Ho provato a guardarti con occhi diversi.
          Ci ho provato e ci provo ancora...

          ma la realtà è che non posso mentire a me stesso.
          Ti penso e sorrido.
          Penso a cosa starai facendo, cosa starai provando.
          Tutti i giorni ti mando virtualmente il mio buon giorno.
          Tutti i giorni ti scrivo e cancello la buonanotte.

          Mi chiedo se a te capita, se ogni tanto mi pensi.
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            in Poesie (Poesie generazionali)
            Sono qui,
            sono con te
            Le nostre labbra,
            I nostri sospiri,
            In attesa di far l'amore...
            Sono qui... ma tu
            non sei con me...
            Solo un'illusione,
            quella che ti fa andare avanti.
            Perché la realtà è troppo pesante.
            Il noi e solo io
            Perché tu non sei con me.
            Composta giovedì 28 maggio 2015
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              Scritta da: Rudra
              in Poesie (Poesie generazionali)

              Autunno

              E così questa è la ballata
              della stagione autunnale.
              Di sogni troppo corti
              nella birra annegati
              da ore passate
              nei bar già affollati.

              Lettere d'amore su foglie autunnali.
              Ricordi di una vita o solo una serata.
              Amori ormai finiti, amori sterminati,
              amori grandi, nel vino dimenticati.

              Tra la birra ed il vino,
              mi illudo che qualcosa resterà,
              la speranza di cambiare
              e quel grido" Via dal nido!

              Ma un uccello la cui vita
              solo la sua gabbia considera
              di troppo tempo e allenamento
              per volare ha bisogno.

              Ali fragili e ancora incerte
              sotto un cielo di paura...
              non so se per me c'è un futuro
              ma volando io lo sfido.
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