Poesie generazionali


Scritta da: Stefano Medel
in Poesie (Poesie generazionali)

Tutto è vita in te

Tutto è vita in te
da quando ti conosco,
non finisci di stupirmi,
di sorprendermi,
sei una creatura rozza,
primigenia,
con una forza e una
vitalità primordiale,
sei piena di vita,
di forza positiva,
sei come una puledra selvaggia,
sempre pronta a soddisfare
i tuoi bisogni
primari,
mangiare, dormire,
bere, divertirti;
non ti fermi mai,
sempre in moto,
tra un guaio e un altro,
sempre pronta a viaggiare,
a provare,
a vivere alla giornata,
col tuo sorriso,
i tuoi occhi grandi,
con le occhiaie,
il tuo corpo forte,
che non sente il freddo,
il caldo;
se una forza viva.
Sei la vita, la forza della tua età.
Composta sabato 29 dicembre 2018
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    Scritta da: Stefano Medel
    in Poesie (Poesie generazionali)

    A modo mio

    A modo mio quel che sono
    l'ho deciso io,
    e non cambierò
    no
    no;
    la società vada via,
    stia dov'è,
    come dice il bardo,
    voglio una vita
    che sene frega di tutto si,
    che non guardi in faccia a nessuno,
    che non stia in fila,
    al passo,
    con le menate;
    alla faccia degli idioti benpensanti,
    dei perbenisti,
    dei gallinacci da cortile,
    di quelli che
    seguono sempre il tracciato,
    e fanno quello che gli dicono gli altri;
    voglio una vita a modo mio,
    fuori dalle regole,
    dagli schemi,
    una vita mia,
    tra luci e ombre,
    cercando la libertà,
    la verità,
    l'umanità,
    un sorriso,
    una speranza.
    Una vita così.
    Composta sabato 29 dicembre 2018
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      Scritta da: Stefano Medel
      in Poesie (Poesie generazionali)

      Te lo voglio dire

      Te lo voglio dire
      sono davanti a te,
      ma tu non mi senti,
      non mi ascolti,
      pensi ad altro,
      non mi dai retta;
      ma te lo voglio urlare,
      sono davanti a te,
      devi sentire,
      io non sono uguale,
      sono diverso,
      sono fuori dal seminato,
      fuori dal
      tracciato,
      non seguo il carrozzone,
      non seguo il gregge,
      io do retta, solo a me,
      io faccio a modo mio,
      e quello che sono lo so solo io;
      non sto a sentire la società,
      che dice qua,
      che dice là,
      io non mi muovo,
      non mi sposto,
      non mi smuovo,
      me ne frego,
      sto come sono,
      dove mi trovo,
      il mondo vada a ramengo,
      continui a correre
      la sua folle corsa,
      io
      sono io,
      con le mie peculiarità,
      le mie specificità,
      le mie idee,
      i miei pensieri,
      i miei scritti,
      le mie poesie,
      quello che sono quello che sento,
      io sono qua,
      un essere umano,
      fuori dagli schemi.
      Composta venerdì 28 dicembre 2018
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        Scritta da: Stefano Medel
        in Poesie (Poesie generazionali)

        Cercando

        Cercando
        intorno a noi,
        beni di ogni genere,
        cose voluttuarie e sfiziose,
        cose lussuose e comodità varie,
        e la pubblicità, che ci martella continuamente,
        rimbombando messaggi commerciali,
        che ci invitano a consumare,
        consumare a più non posso,
        anche per cose inutili
        e in più;
        anche se intorno c'è la povertà;
        ma tutto questo,
        sono surrogati,
        in realtà, andiamo cercando amore,
        amore;
        amore in un gesto,
        in una parola,
        un sorriso,
        una stretta di mano,
        gli occhi di una donna,
        le parole di un amico ritrovato,
        una serata in compagnia,
        una buona parola,
        un sentimento,
        un po' di umanità;
        quello che cerchiamo alla fine,
        è amore,
        amore nella città,
        tra il cemento e il traffico,
        il gas e lo smog,
        la solitudine e il quotidiano;
        quello che cerchiamo è solo amore.
        Composta giovedì 27 dicembre 2018
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          Scritta da: Marta Emme
          in Poesie (Poesie generazionali)
          Buon anno a tutti e che il 2026
          sia un anno generoso di frutti.
          In questo anno, nei cuori di
          ognuno scoppi la pace perché
          sol così il maligno disperato
          tace. E buon anno, soprattutto,
          a quei fratelli che han più
          pesanti i lor fardelli (terremotati,
          sfollati, in guerra...), che trovino
          sempre nell'altro la luce riflessa
          del loro fulgido astro (che da
          loro luce), mentre sian impegno
          e tenacia il loro più solido pilastro.
          A tutti, auguri, affinché nei lunghi
          viaggi (esperienze) possiate
          approdare sempre in porti sicuri
          (è un augurio di bene). Insomma,
          pace e bene è quel che ora per
          ognuno si sostiene (esprime).
          Perché è questo di cui c'è grande
          bisogno, inutile girargli tanto intorno.
          Composta domenica 30 dicembre 2018
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            Scritta da: Roberto Giusti
            in Poesie (Poesie generazionali)
            Vorrei solo tornare con te
            fra le stelle cadenti e l'albe nascenti.
            Vorrei solo essere con te
            fra i ricordi infranti e le emozioni mai dimenticate.
            Vorrei solo stare con te
            nel tempo passante senza il giusto perdono.
            Vorrei solo te...
            solo che non ci sei,
            solo che sei passato a miglior vita,
            solo che io ora mi sento solo.
            Solo senza te...
            solo essenzialmente solo.
            Solo dannatamente solo
            senza te...
            Solo.
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              Scritta da: P. Metallo
              in Poesie (Poesie generazionali)

              Natività e serenità

              Ogni anno a Natale si festeggia la Natività,
              e bisogna pensare soltanto alla serenità.
              A mettere da parte rabbia e rancori,
              con la speranza che arrivino giorni migliori.
              A quanto sia importante nella famiglia l'amore,
              e che ogni distacco crea soltanto rancore.
              Bisogna imparare un po' di più ad amarsi,
              senza far di ogni cosa una tragedia ed odiarsi.
              Imparare quanto importante sia la comprensione,
              perché ognuno combatte la sua battaglia con determinazione.
              Ognuno porta le cicatrici delle proprie battaglie,
              e anche se vinte non porta sul petto le medaglie.
              Le tiene strette dentro di sé e le confida a chi ama,
              Negli altri non cerca compassione né fama.
              A Natale bisogna essere più buoni davvero,
              ma soltanto se duri oltre e quel bene sia sincero!
              Composta venerdì 21 dicembre 2018
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                Scritta da: Consuelo Accornero
                in Poesie (Poesie generazionali)

                Ognuno ha il suo cielo

                Il cielo è bello anche quando
                è ricoperto di nuvole
                non si può rimandare
                per aspettare sempre qualcosa
                che crediamo migliore
                non rimandiamo la vita
                perché è fatta di qui e ora
                e non solo di domani
                scriviamo il nostro futuro
                con la consapevolezza
                di un presente vissuto
                respirato a polmoni pieni.
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