Poesie generazionali


Scritta da: Aurora Sisi
in Poesie (Poesie generazionali)
Non ti abbandonerò,
ti porterò a guardare le stelle
per farti sentire dentro
l'immensità che c'è intorno,
godere della sua bellezza.
Ti farò specchiare
nella mia anima,
perché rimanga per
sempre lì la tua immagine riflessa,
per non farti sentire dimenticato.
Ti ascolterò quando il tuo cuore
sarà ferito,
sarò un caldo abbraccio
quando una lacrima
sostituirà il tuo sorriso,
sarò il cuore che batterà
vicino al tuo,
sarò quella carezza oltre il tempo,
sarò il tuo sogno più bello,
sarò io... che non ti
dimenticherò mai.
Composta domenica 14 gennaio 2018
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    Scritta da: Marta Emme
    in Poesie (Poesie generazionali)

    Un po' di analitica

    Che la lotta armata venga giustificata
    così (amnistia), fa comodo a chi (persona)
    la pistola l'ha impugnata (militanti) e per
    sua parte sola l'ha dichiarata (la lotta),
    così fuorilegge s'è ritrovata. Come pure
    è vero che un morto, è morto per sempre,
    anche se innocente. Per affermare
    un'ideologia le migliori armi siano la
    democrazia. Eppure tutto nasce anche
    dal non riconoscere che quella lotta
    è stata una idiozia. Così per stare con
    Battisti (Cesare Battisti) bisogna essere
    dei poco preparati equilibristi e, che dire,
    di molto tristi (pro violenza) oltre che
    anacronisti per non riconoscere che quel
    processo (decadenza istanze) che nella
    sinistra si voleva evitare è diventato proprio
    naturale, anche se riconoscerlo può fare
    molto male.
    Composta lunedì 14 gennaio 2019
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      Scritta da: Stefano Medel
      in Poesie (Poesie generazionali)

      Spiaggia

      Distese deserte liguri,
      impianti balneari serrati
      e impolverati,
      le barche in secca
      mezze scrostate da ridipingere
      la prossima estate,
      un signore col cane
      che annusa tutto,
      sabbia smossa dal vento freddo,
      deserto,
      silenzio,
      nostalgia della bella stagione,
      che appare così remota,
      così lontana adesso;
      un chiostro di giornali estivo,
      chiuso; tristezza.
      Composta domenica 13 gennaio 2019
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        Scritta da: Stefano Medel
        in Poesie (Poesie generazionali)

        Insieme a te

        Insieme a te,
        è un esperienza sempre nuova,
        mi dà calore la tua compagnia,
        mi scaldi l'anima
        e mi dai emozioni sempre nuove;
        il tuo modo di parlare,
        di atteggiarti,
        la tua voce morbida
        il tuo ridere,
        e la vitalità istintiva
        che possiedi,
        grazie per quello che mi dai,
        c'è tanto tra noi,
        ci conosciamo
        da lungo tempo,
        ormai
        conosco tanto di te,
        e ci accettiamo
        per quello che siamo,
        insieme a te,
        c'è amore,
        e tanto bene, che ti voglio.
        Composta domenica 13 gennaio 2019
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          Scritta da: Stefano Medel
          in Poesie (Poesie generazionali)

          Noi altri soli

          Noi soli,
          siamo ancora qui,
          siamo sempre qui,
          anche se non ci vogliono,
          e ci odiano e ci parlano
          male dietro;
          noi altri,
          i diversi,
          gli strani,
          gli originali,
          i ribelli,
          che facciamo ridere,
          facciamo pena,
          che ci snobbano sempre,
          e noi ci ribelliamo ancora,
          e non siamo menomati,
          siamo pure diplomati;
          noi altri soli,
          che non vuoi vederci,
          non vuoi ascoltarci.
          Composta sabato 12 gennaio 2019
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            Scritta da: mcfreud
            in Poesie (Poesie generazionali)

            Senza di te

            L'ultimo pezzo di te e poi lasciarmi andare nel silenzio.
            Dovrei rimanere solo tra la bellezza di un nuovo giorno.
            Bisognerebbe essere coraggiosi e sentirsi attratti da una nuova fiamma.
            Ma io senza di te nelle mie giornate, sono:
            tu il mio silenzio.
            tu la mia nuova fiamma.
            tu i miei nuovi giorni.
            Dovrei lasciarti andare, ma io da solo, senza te, che ci faccio?
            Mi invento, un giorno senza me, senza fiamme, pieni di tuoi silenzi, colmo di te.
            Nella libertà e solitudine dell'animo ti ho lasciata piena di me.
            Ci sei perché altro non potrei essere senza di te.
            Composta sabato 12 gennaio 2019
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              Scritta da: Stefano Medel
              in Poesie (Poesie generazionali)

              Strade

              Strade di notte
              luci soffuse nell'aere
              cittadino,
              asfalto e catrame,
              la linea di mezzeria,
              che si dipana
              come un nastro,
              l'auto va veloce,
              tra le ombre giganti
              e le sagome segrete
              del buio;
              locali e tavole calde
              mandano riflessi
              lucenti,
              lampioni con
              aloni di luce;
              un semaforo
              dardeggia
              nella notte scura,
              passano le auto
              accese,
              gente sulle strisce
              cammina
              coi paltò
              attraversando la città;
              finestre illuminate,
              da persone,
              chissà chi saranno,
              luci urbane,
              il paese
              luccica
              nelle tenebre,
              la notte vola via.
              Composta giovedì 10 gennaio 2019
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                Scritta da: Marta Emme
                in Poesie (Poesie generazionali)

                Quella furia galattica

                "Il mondo è ferito nel profondo",
                gridano i popoli che ingiustizia
                e guerra han come sfondo. E
                grida Gaia (nome che ha la Terra)
                che ora, per farsi intendere,
                sull'uomo cala la mannaia (i
                disastri ambientali), giacché
                quella sua capa, dal collo, la
                vuole proprio staccata che dentro
                è diventata una misera topaia
                (ben poca cosa). Così, per tornare
                integro (giusto), l'uomo dovrà
                rinnovarla, peccato che una testa
                buona non sa più neanche
                immaginarla. Tutti son bravi a
                gridar al lupo, al lupo; è come
                quando piange il pupo, e lo si
                lascia strillare perché abbiamo
                altro da fare. Signori cari (potenti),
                nuova energia (le energie
                rinnovabili) serve, per rimetter le
                cose in pari (allineati con la natura)
                e altro che novelle (sull'impegno
                speso in ciò) dobbiamo subito
                tornare a guardar le stelle (rendere
                l'aria tersa). Perché offesa, infuriata
                e non più gaia, urla la Terra nel
                firmamento per brandir all'uomo,
                da lì, che altrove dovrà mettere il
                suo accampamento. Che la gente
                dunque si ribelli, giacché dei bei
                discorsi ormai ne son pieni i
                corbelli. Come una corbellata è far
                credere che la macchina elettrica
                sia una bella trovata se dal petrolio
                viene ancora alimentata (per fornire
                elettricità), e sì, pur se è ben
                collaudata. Siate dunque fedeli a
                chi puliti vuole davvero i cieli (dallo
                smog). E iniziative sian così rivolte
                affinché buona sia la sorte e diventi
                priorità quella ricerca (energie
                alternative) che l'inquinamento sola
                può smantellar, quel che tanti mali
                sa causar (cancro, malattie,
                mutamenti clima...) e che affliggon
                l'intera Umanità. Su tutte le altre si
                deve collocare, e pure il mondo arabo
                si dia un bel daffare che è l'unico che
                la svolta ora può determinare. E
                questo a me pare, altro che fanfare.
                Composta mercoledì 9 gennaio 2019
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