È finito il campionato. Un po' di amaro in bocca ci ha lasciato, ma siamo rimasti in serie A dopo scivolate e impennate. Alla fine la nostra squadra le soddisfazioni ce le ha date.
Composta martedì 28 maggio 2019
È finito il campionato. Un po' di amaro in bocca ci ha lasciato, ma siamo rimasti in serie A dopo scivolate e impennate. Alla fine la nostra squadra le soddisfazioni ce le ha date.
Ascolta i silenzi
permette di fare un viaggio
nel paese dei sentimenti
che hanno senso
verso l'altro; facciamo questo passo saggio
per dirle teneramente
che la nostra complicità
vieni a risparmiare
i mali e i tormenti.
Riflessi di emozioni vissute...
Rimangono per sempre
Impressi nella mente...
Nessun evento
Potrà mai cancellarli...
Perché mi hanno cambiata
Nel profondo...
Mi hanno aperta alla vita...
Ed è bello continuare a vivere
Sentendoli dentro di me...
Sentendoli parte di me...
... E poi...
Ricominciare.
Quiete e tempesta vivono insieme
nella mia anima,
si scontrano continuamente,
come il mare fa quando incontra gli scogli,
ma, nonostante questo continuo
turbinio di emozioni,
c'è sempre una dolce carezza
pronta a rapirmi... a trattenermi...
per non lasciarmi più.
Vivere senza di te è inutile
per la maggior parte del tempo.
A volte, però, diventa intollerabile.
Le cose stridono dentro e fuori da me,
perenne dissonanza.
Le tue assenze sono unghie
sulla lavagna delle mie sinapsi.
Strano io non sia già
sorda.
Se fossi la Luna
Sposerei l'Architetto
Che tolga dal mondo
Ogni tegola al tetto.
Vivere come...
un racconto affascinante da narrare con
parole facili, da intuire, da seguire,
come un suono.
Un battito facile da ascoltare
e utile ogni secondo, ogni minuto,
per sempre,
vivere per sempre.
La comprendi questa sensazione?
Mi fa sentire come spuma,
Viaggio, ondeggio e mi schianto
E comunque non capisco
E tu cosa sei per me?
In cosa ti reincarno?
Eravamo bambini, piccole creature che giocavano ad essere dei super eroi, nella speranza di poter imparare a volare, da grandi.
Bambini che non conoscevano la vita, non conoscevano il mondo, ma tenevano la loro esistenza ancorata alla fantasia, quella fatta di cartoni animati e di giochi all'aria aperta.
Eravamo bambini, senza lacrime, senza dolori, senza paure né ferite, eravamo quelle anime non contaminate dalla società, dal sistema.
Occhi che guardavano con il cuore, sguardi che penetravano nelle persone, si piangeva per un giocattolo, si piangeva per un dolce, si piangeva... perché si voleva stare insieme, con gli amici, con i genitori...
Ora siamo più grandi, e piangiamo, per quel tempo che non verrà più.
Ogni giorno ci svegliamo, guardiamo il sole che sorge, le nuvole che si spostano con quel vento, che la natura spinge attorno alla nostra esistenza.
Ogni giorno, lottiamo, con quelle rocce che colpiscono i nostri corpi, quelle rocce che ci fanno male, che lasciano i lividi sotto la pelle. Se li sfiori fanno male, gridi, piangi, ma continuiamo a lottare.
Noi che crediamo al possibile dell'impossibile, noi, che camminiamo a testa alta tra la folla, noi, ogni giorno, che respiriamo l'aria che ci porta via lontano da questo mare di pietre, senza mai morire, senza mai cedere, raggiungeremo quel tramonto e quell'alba che solo i coraggiosi potranno vedere, asciugando il sangue delle ferite, le lacrime dei tormenti e i pensieri maledetti.