Scritta da: Stella Pancallo
in Poesie (Poesie generazionali)
Io sono il girasole
che rincorre la luce
e china il capo
nella volta buia.
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Io sono il girasole
che rincorre la luce
e china il capo
nella volta buia.
Ti auguro il tempo che ho rubato.
Ti auguro un sogno in ogni momento.
Ti auguro tutto quello che non ho e non ho avuto.
Ti ho cercato in ogni angolo del mio mondo.
Dietro ogni sorriso e languido sguardo.
Dietro occhi e capelli di ogni colore.
Dietro ogni albero, fiori e in qualsiasi altro contenitore.
Sono stufo e sarò cocciuto come un mulo
non cercherò più nessuno.
Ho amato una giovane bionda un bimbo mi ha dato prima di quel tramonto.
Una pazza furiosa ho amato la vera passione mi ha lasciato.
Ho amato La tenerezza, l'ingenuità di giovane donne perfino l'intrigo con la tristezza non ho tralasciato.
Nulla... non l'ho trovata in nessuno di loro giaceva la vera stella
dell'anima gemella.
Ti auguro il tempo di aver tempo perché io non ne avrò sono stufo e non cercherò più nessuno.
Oggi al mondo amar non serve niente
l'amore è merce con un po' di sconto
un povero esercizio della mente
all'alba sorge ha fine col tramonto.
Coi vecchi amori non v'è più confronto
la fedeltà è ormai nota dolente
è meglio avere a fianco un mezzo tonto
da incorniciare poi cristianamente.
La donna oggi si sente emancipata
decoro non conosce, ma prurito,
un tempo era più fine e costumata
adesso non gli serve solo il dito
morale ormai rigetta, s'è destata,
vergogna non ha più e fa l'invito
al primo che poi corre al suo richiamo
non dice più: "mio dio come ti amo"
ma come viaggi bene, spingi forte
non ti fermare rompimi le porte.
Li cerca senza limiti d'età,
ma fa le bizze se il vecchio poi non va
segue solo gli ormoni e, mamma mia,
chi non gli rende poi lo butta via.
Insomma oggi è importante sol godere:
la prole? un calcio rifilato nel sedere,
infatti alla mammina oggi interessa
molti mezzi infilar nella rimessa,
perché non v'è migliore medicina
di quella che fa all'alba la gallina
col gallo che s'arrapa nel pollaio
con la gallina dal grilletto gaio
perché tutto dal sesso ormai dipende
nessun rinuncia a un colpo e non s'arrende,
anche il vecchio ha appreso la lezione
e col viagra aiuta l'erezione.
In questo puttanaio chi puole piglia
ma dove va a finire la famiglia?
La Notte porta consiglio.
La Notte porta alla luce tutti i ricordi che la mente ha archiviato.
Ma perché la Notte fa tutto questo?
Sarà per via del suo silenzio?
E magari il silenzio è lo specchio del cervello, così si guarda un po' dentro e si smarrisce nelle casualità della vita che noi chiamiamo ricordi.
Chi ha osato fermare la penna del giovane poeta?
è stato il vento a chiamare le foglie smarrite sull'ultimo cammino, è stata la pioggia a portare i frutti della natura.
il poeta si è fermato a guardare a la vita che fugge sconosciuta da tutti i mali.
L'acqua piovana ha uno strano canto sulle rocce dei monti;
gli uccelli volano ed emigrano per paesi più caldi:
qualcuno all'improvviso ha fermato la la penna del giovane poeta,
da una finestra lontana si sente il suono della campana, il poeta ha lasciato la natia terra e raggiunge il cielo infinito.
Realtà d'un sogno
portami via dolce chimera
portami, nel sogno della sera
nel miele che, tramuta in fiele
ogni illusione e, ispira al cuore
dolcissima canzone.
Benedetta, benedetta la tua mamma
che ti fece, che ti fece così bella.
Tu sei un angelo, tu sei una stella
che dal cielo, che dal cielo scese quaggiù
Amore e la canzone che mi cantavi tu
resta nel ricordo ora che non sei più.
Non so se sapete, ma è bello svegliarsi
la mattina, inizia un nuovo giorno,
il sole che buca le fessure
della tua finestra chiusa,
che fa entrare uno spiraglio di luce,
che ti fa alzare, vivere, ballare, cantare,
che ti fa urlare al mondo "Sono pronta e
nessuno ostacolo mi potrà fermare", eccomi.
Poi arriva quel rumore, quel suono,
quelle parole, quella canzone e l'emozione
e tu non le fermi, sono lì dentro te,
perché anche se sei triste, e la tua vita
non è facile, la speranza non muore mai.
La musica può aiutare,
nel momento in cui sei giù, lei ti tira su,
anche solo un attimo sei riuscita a stare bene,
non importa se solo per un attimo,
il tuo sorriso può esserci ancora e tu lo sai.
La musica è così per me, essa mi permette di stare bene,
cantare, esprimere quello che sento,
svegliarsi la mattina con questa voce che vuol cantare,
e io non so e non voglio fermarla
In tutti i rumori, i suoni, parole,
in tutti i modi, eccomi a cominciare il giorno
dentro questo mondo.
E ti allontani sempre più,
cammini sui tacchi alti,
negli abiti neri,
scarna figura
china a nascondere il volto nel mistero.
Soffice passo
di chi non teme il tempo.
Ma dove vai?
Stai deviando quella strada
e ad ogni passo
cadi.
La luce si ciba dei tuoi occhi donando gli un riflesso che illumina il tuo viso
Il respiro dona al tuo corpo sinuose colline
Le gambe lunghe distese di marmo alabastro dove una macchia mediterranea dona profumi di rosa canina e vaniglia profumata
La perfetta armonia in un canto d'amore
Maurobigsun Manar.
Non era un temporale.
Era pioggia silenziosa e fredda.
Il viale, immerso nel grigio,
mostrava solo rami d'alberi spogli.
Stava passando davanti ad una chiesa,
completamente, tutto, bagnato.
Si levò anche il vento.
Gli cadde il cappello nel fango,
tra le foglie.
Si chinò per riprenderlo e,
nel farlo, si girò verso di me.
Ma i suoi capelli gli coprirono
il viso, ed io non vidi
il suo volto.