Poesie generazionali


Scritta da: Marcel Mirabile
in Poesie (Poesie generazionali)

All'improvviso, vento

Mi separa dal resto
la finestra della stanza,
ora ci provo
esco


mi sconquassa un vento
non è scirocco
è vento immobile
non ti accarezza
non ti solletica i capelli
mi accorgo che svoglia.


vedo sagome fredde,
si lavora tra sbuffi
si studia tra sbadigli
eppure il sole
dardeggia forte nel cielo,
non capisco


giro,
rigiro
qualcosa cambia


vedo precari
appesi ad un filo
così sottile,
umiliati
senza forza di esprimersi
senza certezza


sagome spente
mi rattristo,
è meglio che torni


qui fuori l'aria
è diventata troppo
troppo pesante
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    Scritta da: Danilo
    in Poesie (Poesie generazionali)
    Dove sono le mie ancore?
    trasportate ormai via,
    come boe dalla corrente della superficialità,
    la mia zattera piano piano si avvicina nella solitudine del passato,
    che con una falsa seduzione e sicurezza mi avvicina a lei,
    rassegnato dal destino,
    lascio che lei mi attragga e che il tempo passi,
    ma con stupore vidii che ero fermo,
    questo perché un'ancora dietro di me era ancora li dandomi la sicurezza di guardare, capire e quando tutto questo passerà di ripartire con più forza.
    Composta domenica 6 maggio 2012
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      in Poesie (Poesie generazionali)
      Onde nere di mare oscuro si infrangono in me,
      fino al limite che separa la mia anima dal mondo esterno.
      onde nere, onde nere, nere e pesanti,
      rumorose, spesse, imponenti, invadenti,
      insistenti, infinite, eterne, ripetute.
      onde nere che sbattono con violenza e lentamente
      negli abissi profondi del mio cuore
      ormai lacerato e stanco.
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        Scritta da: JuanFelipe Gabanhia
        in Poesie (Poesie generazionali)

        Oesservati e Osservare

        Avrei potuto ridere con la facilità che un bimbo vive nella sua inconsapevolezza.

        Sarei potuto essere quell'altro che tutto sa, ma che nulla vuole capire.
        Nel dire, avrei silenziosamente guardato e poi aver detto di capire.

        Scegliere non è come un paio di scarpe a cielo aperto.

        Il passo che poi precederà l'altro è una linea d'equilibrio, è una linea rettamente scientemente capita, compresa, voluta, amata.

        Se fossi un libro pieno di parole, sarei, un "te lo consiglio" preferisco essere pocoché... parole che raccontano ciò che hanno visto.

        Se fossi stato più fortunato,

        Sarei stato...
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          Scritta da: Chiara Garbuglia
          in Poesie (Poesie generazionali)

          Talk.

          Credo nel latte e caffè la mattina
          Nella violenza di un bacio dato dalla disperazione; nel profumo che ti resta addosso dopo ogni sconvolgente contatto.

          Credo nel sorrido di tua madre che ti accompagna alla porta il primo giorno di scuola; nel soldi che tua nonna, svelta e di nascosto, ti infila nei jeans.

          "Comprati qualcosa che ti piace!"

          Credo nelle persone che riescono a parlare solo se scrivono, e in quelle che balbettano perché i pensieri vanno così veloci, che la lingua, per quanto esperta e fluida, non riesce a stargli dietro.

          Credo che le persone abbiano semplicemente bisogno di qualcosa da dire, perché se non sanno scrivere e se balbettano, allora sì che sono finiti.
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            Scritta da: Susan
            in Poesie (Poesie generazionali)

            Dalle coste dell'Africa a Lampedusa

            Mamma, vado,
            vado verso la terra della speranza
            mamma,
            farò il viaggio della speranza.
            Dall'Africa a Lampedusa
            la terra della speranza
            mamma, vado nella
            la terra della fortuna.
            Madre:
            và figlio và e vivi la tua vita.
            infondo porti con te la speranza
            và figlio mio,
            guarda il cielo,
            è lo stesso cielo,
            Guarda il mare
            è lo stesso mare,
            và figlio mio, e
            porta la speranza con te,
            Figlio:
            Mamma vado,
            verso la terra della speranza!
            Madre:
            porta con te il suono dei tamburi,
            guarda le stelle
            e conquista il tuo sogno,
            la tua speranza, è la mia.
            Addio Mamma, a presto!
            Un viaggio senza fine, sembrava,
            Adesso una madre aspetta un figlio che,
            giace in quel mare, di speranza
            nei suoi abissi più profondi,
            Una madre aspetta un figlio
            che mai vedrà la speranza,
            e mai più,
            ascolterà il suono dei tamburi dell'Africa
            e mentre un figlio muore,
            Un figlio nasce,
            sotto lo stesso cielo,
            lo stesso mare,
            fra le coste dell'Africa e Lampedusa,
            una vita muore nella speranza
            una vita nasce alla Speranza!
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              Scritta da: Susan
              in Poesie (Poesie generazionali)

              Com'è possibile

              Seduta nel silenzio
              ad ascoltare
              le mille voci
              dei colori del mondo
              Io, avrei voluto
              solo essere!
              tu che cosa è che volevi
              le mie parole e le mie paure?
              tu mi hai lasciata da
              sola ed impaurita
              Come è possibile
              che non hai colto la
              profondità del mio amore
              le mie parole
              Le parole trasparenti di
              un'espressione unica
              chiamata amore!
              Come è possibile rinunciare
              senza sapere
              alla freschezza
              del sentimento che mi univa a te
              Ma non importa, adesso
              che tutto è finito
              ed io penso a quel giorno lontano
              dove il tuo ti amo
              adesso
              suona nell'eco del
              vento che continua a gridare
              ti amo!
              Ed io che ne sento
              ancora le tue parole
              adesso incise
              sulla lapide del mio cuore!
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