Poesie generazionali


in Poesie (Poesie generazionali)

è sempre festa

I tuoi trucchi di cere pesanti
li sai vendere cari.
Tu sei carnevale,
tu sei la commedia.
Maschera per far ridere,
maschera
per nascondere il ghigno.
Alla fiera d'Italia
l'allocco non manca.
Asciughi la bocca
dal sangue succhiato,
imbratti la faccia
carichi il sorriso,
indossi stracci colorati
da far svolazzare.
Ti applaude l'allocco
col collo già pronto
ed aspetta il miracolo,
alla fiera d'Italia.
Composta giovedì 3 ottobre 2013
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    in Poesie (Poesie generazionali)

    Questo amore

    Troppo bello per non essere vissuto,
    troppo speciale per essere descritto,
    troppo immenso per poter essere delimitato,
    troppo luminoso per farsi oscurare,
    troppo prezioso per poter essere sempre esibito,
    troppo esuberante per non sorprendere,
    troppo sincero per poterlo mascherare,
    troppo pieno per essere ancora colmato,
    troppo puro per essere contaminato,
    troppo sorridente per lasciarsi scoraggiare,
    troppo elegante per potersi confondere,
    troppo profumato per non essere notato,
    troppo generoso per non essere apprezzato,
    troppo dignitoso per farsi mortificare,
    troppo scalpitante per incatenarlo,
    troppo avvincente per non lasciarsi appassionare,
    troppo fiero per crollare,
    troppo audace per non osare,
    troppo saporito per non essere degustato,
    troppo dolce per non rimanerne incantato,
    troppo affamato per lasciarlo inappagato,
    troppo autentico per non crederlo vero,
    troppo coinvolgente per lasciarselo scappare!
    Composta martedì 17 settembre 2013
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      Scritta da: Cristallina
      in Poesie (Poesie generazionali)
      C'è un travaglio
      che ognuno conosce dentro di sé, ed è
      lo sforzo dell'anima a diventare corpo,
      il pensiero parola e segno,
      l'affetto gesto,
      l'amore abbraccio,
      la speranza opera,
      il progetto realtà,
      il diritto fatto,
      è un travaglio di vita
      che contrasta la morte.
      Composta domenica 29 settembre 2013
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        Scritta da: Giancarlo Modarelli
        in Poesie (Poesie generazionali)

        Ammetto d'esistere

        Metto a nudo la confusione che distante si precipita.
        Come interpellare l'arroganza che sorge nuda nella stanza?
        I desideri si rincorrono alle parole e in spazi ristretti.
        Figuriamoci lei; che un giorno mi disse: caprone, capra, padrone solitario.
        Non ricomincio ora da capo; e, passo dalla parola alla parolaccia.
        Conformista del partito comunista sei agevolato e privilegiato dal pensiero.
        Composta venerdì 27 settembre 2013
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          Scritta da: Patrizia Romagnoli
          in Poesie (Poesie generazionali)

          Tra le nuvole il tuo bacio

          Quando sto con te,
          vorrei che il tempo si fermasse per sempre.
          Con il tuo amore scaldi il mio cuore
          come il sole che scalda il giorno,
          con il tuo sorriso regali la voglia di vivere,
          con tuo abbraccio mi sento avvolta
          tra le nuvole e con tuo bacio
          mi sento persa nell'universo.
          Composta venerdì 27 settembre 2013
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            Scritta da: Livido Nero
            in Poesie (Poesie generazionali)
            Voglio emozionarmi,
            voglio brividi a fior di pelle,
            voglio pungermi e tagliarmi d'emozioni.
            Sento indurirsi il cuore,
            sentro congelarsi il sangue,
            sento staccarsi i petali dell'anima.
            Essiccato dalla vita,
            inaridito dalla paura,
            giaccio immobile e insensibile
            al pungolo del pianto,
            nella flebile speranza
            che un fuoco mi travolga
            e sciolga il ghiaccio che m'avvolge.
            Composta venerdì 27 settembre 2013
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              Scritta da: Giancarlo Modarelli
              in Poesie (Poesie generazionali)

              Perché non sono un poeta

              Detesto dal contesto il testo decifrato.
              Non sopporto il richiamo d'aiuto ricamato.
              Non penso d'essermi meritato questo sopranome all'limite d'appartenenza.
              Curioso sono stato, quello si; in richiamo alla solitudine.
              La parola del poeta riesamina l'attenzione intenzionale che rievoca la parola.
              Non sopporto il poeta portato a spasso dalla parola l'ho visto zoppicare.
              Composta giovedì 26 settembre 2013
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