Poesie generazionali


Scritta da: vella arena
in Poesie (Poesie generazionali)
Mi lasci con i fantasmi dell'amore in cui credetti
Te ne vai e non dici una sola parola...
Ma io so che quando è silenzioso l'andare...
è pur troppo vero...
E questa finestra non mi vedrà dai vetri ad aspettarti...
tu non verrai, non verrai più...
Se l'anima mia potesse parlare alla tua
se si potesse andare indietro...
se si potesse...
Come potrei io amare ancora...
se a me ho promesso il per sempre con te...
Tradirei il mio stesso essere...
Mi lasci...
E io mi sento sterile...
Sento l'impotenza nelle ossa
Non c'è forza per fermarti...
Perché è il tuo amarmi che non è più forte.
Composta domenica 31 agosto 2014
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    Scritta da: Mariella Buscemi
    in Poesie (Poesie generazionali)
    Quando a toccarmi
    è l'ineffabile
    fragranza che si sminuzza in polvere
    davanti alle ciglia
    che il controluce accentua
    imprigionata nel fascio
    d'un raggio penetrante
    oltre il vetro
    oltre il vero
    ché forse
    nulla è reale
    neanche gli occhi che vedono
    né i pori che sudano
    né il tremore del nervo attaccato ai capelli
    |che lesta
    una forbice
    appare mannaia|
    dovrei
    allora
    credere
    che la tua voce non sia la tua voce
    e che la mia paura non sia la mia paura.
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      in Poesie (Poesie generazionali)

      Un accordo stonato

      Poche parole non bastano a placare
      il dolore che porto nel cuore.
      La luce soffusa di una lampada accesa
      e questo silenzio nella stanza che pesa.
      Ad un tratto nel cuore un sussurro lontano,
      cresce, si alza come un vento leggero,
      cavalca e si insinua dal cuore al cervello.
      E come un'ombra il tuo ricordo
      si posa sul volto rigato dal pianto.
      Come le corde di un pianoforte,
      il mio cuore comincia a vibrare
      sotto le note di un triste amore.
      Chiudo gli occhi e ti lascio andare.
      Un sussulto, un anelito, un impulso improvviso,
      scaccio il tuo ricordo e mi asciugo il viso.
      Una sinfonia, poi un sonetto,
      il tuo volto è già andato e di te altro non mi resta
      che un accordo stonato.
      Composta giovedì 16 gennaio 2014
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