Poesie generazionali


Scritta da: Carlo Peparello
in Poesie (Poesie generazionali)

Più tempo

Più tempo per me stesso, col quale parlavo poco ultimamente
Più tempo per le persone vere, quelle che lo sono sempre state, senza pause
Più tempo per le mie passioni, che spesso ho accantonato inutilmente
Più tempo per riflettere, e non camminare sulle orme che mi sfilano dietro
Più tempo per prepararmi, nuove sfide devo confutare il buono che c'è in me
Più tempo per tornare forte, perché ci sono cose che te la prosciugano come vampiri
Più tempo per dar spazio ai sogni, scacciando realtà che appartengono ad altri
Più tempo, in modo che il futuro si riprenda il passato.
Composta lunedì 4 agosto 2014
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Silvio Squillante
    in Poesie (Poesie generazionali)

    Benvenuto

    Benvenuto nel mondo dove il rifiuto è la prima dedica,
    benvenuto nel mondo dove se tu sbagli c'è sempre chi predica,
    pronto a metterti sulla forca
    ma tiri la corda solo chi non ha la coscienza sporca.
    Mi spaventa il mare, il mio futuro ma non la mia morte
    e so che se vuoi farcela devi essere davvero forte,
    cadrai e ti rialzerai spesso da solo
    e capirai che sono solo i traguardi a fare l'uomo
    ti farai sempre meno male
    botta dopo botta
    mentre io di delusioni ho fatto già una bella scorta.
    Composta domenica 3 agosto 2014
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Silvio Squillante
      in Poesie (Poesie generazionali)

      #2

      E se vuoi ringraziamo la sorte
      ma le difficoltà lo sai si superano insieme
      solo se sei forte
      tenerti tra le braccia per me è tachicardia,
      ma vivere al limite è una scelta mia
      anche se mi hai visto buttarmi giù spesso
      per questa vita arpia
      ma se mi baci il male va via
      il mio sorriso si riavvia.
      Stretti nelle mani mi ripeti "In noi ci credi?"
      se guardi i miei occhi a parte l'amore cosa vedi?
      Questa non è una poesia è la mia verità
      racconto agli altri della tua dolcezza, della sensibilità.
      La notte passa ma io resto innamorato di te,
      e mi chiedi ancora il perché.
      Composta domenica 3 agosto 2014
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Il Mercante Errante
        in Poesie (Poesie generazionali)

        Donne

        Creatura divina,
        si possono scrivere milioni di versi citando l'amore,
        e se ne possono scrivere milioni, che parlano di vita,
        e altri, che ci narrano storie fantastiche,
        ma cosa si può scrivere della creatura perfetta,
        tu donna madre, sorella, amica e amante...
        molti i ruoli, ma semplice l'essere,
        in te la forza non si sprigiona solo fisicamente,
        la tua forza, è qualcosa di più sottile,
        di meno percepibile, ma di un infinita grandezza,
        tu, che con solo lo sguardo, sei capace di penetrare
        l'anima di un uomo,
        tu, che con un bacio, scogli il ghiaccio nei cuori,
        tu, che magicamente dai la vita...
        e anche se sai perfettamente, che saranno
        pochi, coloro che sapranno davvero comprendervi,
        e pochi, coloro che sapranno davvero amarvi...
        ma voi nel vostro infinito amore sarete sempre
        donne.
        Composta sabato 8 giugno 2013
        Vota la poesia: Commenta
          in Poesie (Poesie generazionali)

          S. M.

          Mery va avanti senza mai dimostrare di avere bisogno,
          Mery non ci crede ma,
          nessuno mai la potrà svegliare da questo brutto sogno.
          Mery non si ricorda più quando non passava indifferente,
          non si ricorda più quando i problemi erano altri,
          l'invidia della gente.
          Mery seduta passa le ore senza più pensare a niente,
          seduta solo a ricordare quelle dolci emozioni
          quando era un fiore,
          quando era primavera tra la gente.
          Quando di sognare non aveva bisogno,
          fino a quando la primavera non l'ha lasciata,
          quel brutto giorno.
          Mery sente Il peso di chi è indifferente,
          Il peso di chi dice che la vita è cosi e non si puo fare niente.
          Mery pensa che qualcosa si poteva fare.
          Mery pensa che qualcuno gli poteva ridare,
          quei petali persi in una buia tempesta,
          e sogna ancora un po' d'amore,
          un raggio di sole, in un giorno di festa.
          Composta giovedì 31 luglio 2014
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Carlo Peparello
            in Poesie (Poesie generazionali)

            Ruin

            Non esiste un giorno sbagliato
            un momento adatto
            un'occasione
            Siamo fatti di attimi troppo brevi
            troppo attaccati tra di loro
            E noi troppo incuranti delle sfumature
            non sappiamo più goderci un tramonto
            ci sfugge l'infinito fulgore e i suoi colori brillanti
            Della pioggia insultiamo l'impeto
            la pelle ormai è insensibile ad ogni carezza
            Davanti ad un fuoco non ci perdiamo più
            la mente avvizzita non viaggia oltre confine
            Non ci interessa più il passato
            gli esempi sono scomodi e così estranei
            Contiamo soltanto noi proprio quando non contiamo nulla
            Siamo orgogliosi del nostro apparire
            vuoti ed esauriti nell'aspirazione come vecchie miniere
            Comunichiamo senza trasmettere
            Guardiamo in faccia la gente senza ricordarne il colore degli occhi
            I significati non sono più una priorità
            le lezioni di vita già sentite, superflue
            l'esperienza altrui eredità che non ci sfiorano
            Siamo domande che non cercano risposte.
            Composta giovedì 31 luglio 2014
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: JNero
              in Poesie (Poesie generazionali)
              Cerco la magia in ogni attimo
              battito
              di ciglia, di cuore
              sguardo d'amore
              infatuazione, cotta
              le dita che si toccano come sabbia che scotta
              alzi lo sguardo imbarazzato
              sfocato vedi il viso di un angelo e ti chiedi se non rischi di infrangerlo
              quindi lo accarezzi con più cura della sutura dell'anima di uno psichiatra
              l'innata tua bellezza mi rende uno straccio
              un abbraccio troppo lungo per durare un secondo
              il mondo
              si ferma, ci fa da sfondo
              siamo universo
              siamo infinito
              colpito dal tempo perso sfido
              l'eternità a portarti via
              mia
              questo conta
              l'impronta indelebile come sull'anima le tenebre
              mi cambi da dentro
              ti cambio ma stento
              ti tengo in equilibrio sul burrone che separa il mio e tuo cuore
              così lontani così uguali
              Dio dammi le ali
              per volare e raggiungerti.
              Composta sabato 28 giugno 2014
              Vota la poesia: Commenta
                Scritta da: Silvio Squillante
                in Poesie (Poesie generazionali)

                Il sole è sempre solo

                Lasciami libero come
                un cane che corre all'imbrunire,
                io e te lo sapevamo
                siamo nati per fallire,
                tu sei andata via quasi soddisfatta,
                ma da sola piangerai, lo so come sei fatta.
                Il tuo sorriso come stelle,
                dei miei sensi l'unica guida,
                ho tradito i nostri sogni e adesso mi chiami Giuda,
                insieme crescevamo, mi chiedevi di trovarti,
                cio che non sai è che faccio fatica persino ad incontrarmi.
                Ridevamo insieme,
                mentre adesso è finita,
                siamo persi in una pausa che chiameremo vita,
                ma stasera ti prego,
                fingiamo che sia amore,
                lo sai che sulle labbra ancora il tuo sapore?
                Dalle finestre è grigio piombo, sarà che fuori piove,
                tu non sei più mia e qui non torna il sole.
                Composta martedì 29 luglio 2014
                Vota la poesia: Commenta