Poesie generazionali


in Poesie (Poesie generazionali)
Non è che non mi fidi di te
non mi fido delle tue mani
della tua pelle
dei tuoi occhi
delle tue labbra
cose che sono alla mercé del mondo
le possono avere chiunque
il tuo cuore no
non lo si vede
se non a chi lo apri.

Mi fido del tuo cuore
perché io l'ho visto
grazie a te
che me lo hai mostrato.

Lo vorrei solo io
egoisticamente
tutto per me
è la cosa più bella che ho visto
in vita mia
e non voglio perderla.

Ora puoi capirmi?
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    Scritta da: Ada Roggio
    in Poesie (Poesie generazionali)

    Natale, che Natale è

    Natale,
    che Natale è,
    se non ci fossero le luci,
    canti a mille voci,
    se non ci fossero i Babbo Natale,
    ma che Natale è.
    Ma che Natale è,
    se non ci fossero i regali,
    senza i sorrisi dei bambini incantati,
    aspettano la notte, la notte speciale,
    la notte di Natale.
    Ma che Natale è,
    senza il panettone, pandoro
    senza i fili d'oro,
    senza gli angeli che cantano in coro.
    Ma che Natale è,
    senza i nonni con i loro cuori d'oro,
    senza le belle tradizioni,
    senza le frittelle e i calzoni.
    Ma che Natale è
    senza un presepe,
    senza un albero di Natale,
    con tanta voglia di pregare.
    Ma che Natale è,
    lasciatemi sognare, affinché questo sogno si possa avverare,
    questo Natale porti amore e tanta pace.
    Composta martedì 16 dicembre 2014
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      in Poesie (Poesie generazionali)
      Vorrei passar la mia mano
      tra la tua chioma vellutata e
      sentire lo scivolare dei capelli fra le dita

      e la loro sfericità arrotolata
      poi scorrere con la mano schiena arcuata
      e la tua complicità accompagnata dal

      percepire i fremiti, brividi e sussulti
      della tua pelle elettrizzata dalla ionica della chimica
      che attraverso i polpastrelli mi giunge al cervello

      mi sento un musicista che suona il suo strumento
      celestiale un'arpa, una viola? Sei tutta un fermento!
      I tuoi seni tremano, si scuotono, reagiscono all'unisono

      sembrano parlare... come un tormento.
      Forse sogno per questa tua singolarità
      mi sono avvinto alla tua carnalità e

      tu come un'attrice consumata interpreti
      il tuo ruolo estasiata
      e mi chiedo ancora, per la prima volta,
      se lo sei davvero oppure ti ho coinvolta.
      Composta lunedì 15 dicembre 2014
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        Scritta da: Susan
        in Poesie (Poesie generazionali)

        Oltre la finestra

        Oltre la finestra di casa mia
        vi è la vita,
        una vita che sfugge lentamente,
        ed io resto ferma a guardare,
        guardare quel che uccide l'anima,
        oltre la finestra dell'anima mia
        esiste la vita,
        una vita dimenticata,
        ed io resto ferma
        ad osservare questa vita
        che scorre,
        oltre la finestra di casa mia.
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          Scritta da: Loredana Montanari
          in Poesie (Poesie generazionali)

          Come un germoglio

          Ho imparato a non amarti amandoti
          lasciando al tempo la facoltà di distruggermi.
          Ho seguito orme disperse al vento
          e lacrime asciugate al sole.
          Ho costruito rocche sgretolate dal sale
          e cavalcato onde di pensieri.
          Ma ti ho amato come un germoglio ama la terra
          e sofferto come le radici che muoiono.
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            Scritta da: Sannino Michele
            in Poesie (Poesie generazionali)

            Fino a quando Tu non ritorni

            Non ho più nulla
            i sorrisi sono spenti,
            ho perso la forza
            da quando sei andata via da me.
            Fino a quando tu non ritorni
            il cuore, il mio cuore,
            non ascolterò e in ginocchio prego
            per non ascoltare il silenzio
            nei vuoti che hai lasciato.
            Piccola senza te non ho più nulla
            non ci sono più sorrisi si sono spenti
            sul mio viso perché non ho te
            e la vita, non è vita,
            io non vivo più senza te.
            E triste trascino un cuore
            infermo, malato, e ogni giorno
            nei silenzi ascolto i battiti
            che perdono ritmo, e nel vuoto
            Risuona la tua assenza.
            fino a quando tu non torni
            mi spengo giorno per giorno
            Piccolina mia non voglio perderti.
            Composta sabato 13 dicembre 2014
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              Scritta da: Stefano Medel
              in Poesie (Poesie generazionali)

              Grazie per quello che mi dai

              Per te
              farei di tutto,
              per te
              camminerei,
              per te
              ricomincerei
              e uscirei nonostante
              del mondo mi freghi poco;
              grazie per quello che mi dai,
              i tuoi baci,
              il tuo sorriso,
              e non sento il freddo,
              e non sento la stanchezza
              dei miei anni;
              grazie per
              quello che mi dai.
              Composta venerdì 12 dicembre 2014
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