Poesie d'Autore


Scritta da: Andrea De Candia
in Poesie (Poesie d'Autore)

Lamento di un morto

Aspettavo la ricomposizione
dei miei sensi disgiunti,
ma un Dio non sospettato
ha disciolte le rime del mio amore...
Credevo commutare
questi pilastri d'ossa con sorgenti
di finissimo cielo,
e in cambio n'ebbi basi di pantano.
Sono finito più che nel dolore...
Ma non è questo il punto
saturo di mia fede:
il mio Dio sta immerso
di là d'un palmo, e ho le dita monche
per raggiungerlo in pieno!
Composta martedì 22 marzo 2016
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    Scritta da: Andrea De Candia
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Lasciando adesso che le vene crescano

    Lasciando adesso che le vene crescano
    in intrichi di rami melodiosi
    inneggianti al destino che trascelse
    te fra gli eletti a cingermi di luce.
    In libertà di spazio ogni volume
    di tensione repressa si modella
    nel fervore del moto e mi dissanguo
    di canto "vero" adesso che trascino
    la mia squallida spoglia dentro l'orgia
    dell'abbandono. O, senza tregua più,
    dannata d'universo, o la perfetta
    nudità della vita,
    o implacabili ardori riplasmanti
    la già morta materia: in te mi accolgo
    risospinta dagli echi all'infinito.
    Composta giovedì 17 marzo 2016
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      Scritta da: Andrea De Candia
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Se avess'io

      Se avess'io levità di una fanciulla
      invece di codesto, torturato,
      pesantissimo cuore e conoscessi
      la purezza delle acque come fossi
      entro raccolta in miti-sacrifici,
      spoglierei questa insipida memoria
      per immergermi in te, fatto mio uomo.

      Io ti debbo i racconti più fruttuosi
      della mia terra che non dà mai spiga.
      e ti debbo parole come l'ape
      deve miele al suo fiore. Perché t'amo
      caro, da sempre, prima dell'inferno
      prima del paradiso, prima ancora
      che io fossi buttata nell'argilla
      del mio pavido corpo. Amore mio
      quanto pesante è adducerti il mio carro
      che io guido nel giorno dell'arsura
      alle tue mille bocche di ristoro!
      Composta giovedì 17 marzo 2016
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        Scritta da: Mariella Buscemi
        in Poesie (Poesie d'Autore)
        Fatta mare
        su tutta la carezza dell'onda
        lungo il fianco che si presta al desiderio
        rimasta spossata dalla burrasca
        è stato il tempo del viaggio
        tra la comparsa, l'assenza, la riva e l'anca
        a farmi azzurra e nuda
        dall'abisso alla superficie
        imitare finta quiete
        ora
        è quasi terra, la pelle
        e ciottoli lisci, i seni
        che più non vedi.
        Se tutta quest'acqua che possiedo t'annegasse
        prometterei, immergendoti nella stessa,
        il battesimo d'ogni tua rinascita.
        Navigarmi sarebbe esistenza.
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          Scritta da: Andrea De Candia
          in Poesie (Poesie d'Autore)
          Sapete di me
          voi morti?
          Sapete le voci
          come domestici satelliti astrali
          con arte avvolgono
          il sonno intorno alle loro spade notturne
          portano alla luce luoghi di sepoltura -

          sapete voi amati
          che mi braccano sempre più da vicino
          nella vostra assenza dalla voce di mare -
          conchiglia espulsa
          in cerca della lingua nativa
          all'inizio delle parole -.
          Composta domenica 13 marzo 2016
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