Poesie d'Autore


Scritta da: Mariella Buscemi
in Poesie (Poesie d'Autore)
Casuali,
a rotolarci sulle vite
e i passati negli occhi
con il coraggio di dirci battuti
registrandoci i battiti
e gli affondi
di notte.
Dispari a cercare equilibrio e misura
sul fianco per tenerci presenti
promesse di pelle
e sporchi fino alle confessioni
tra le macchie dell'errore
si scorgono i pori.
Come se il tuo fosse sonno
e la mia morte.
Non curo il pavimento sul quale poggiamo
le anime sono altrove
a guardarsi
in nome di questo nostro addio.
Non avrai altro desiderio all'infuori del mio.
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    Scritta da: Alexandra Romano
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Napoli

    Napoli,
    il cui tesoro è il mare,
    che chi passa non può non notare.

    Napoli,
    il cui tesoro è il panorama,
    l'ideale per chi ama.

    Napoli,
    la città della bontà e dell'amore,
    che chiunque visita non se ne può non innamorare.

    Napoli,
    artefice di una prelibatezza infinita:
    la pizza margherita.

    Napoli,
    una meraviglia del mondo,
    più bella d'un incanto.

    Napoli,
    chiunque verrebbe qui,
    e non se ne andrebbe più.
    Composta domenica 31 maggio 2015
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      Scritta da: Andrea De Candia
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      I vendemmiatori

      Essi vendemmiano il vino dei loro occhi,
      essi torchiano ogni pianto, anche questo:
      lo vuole la notte,
      la notte, cui stanno poggiati, il muro,
      lo esige la pietra,
      la pietra, oltre cui parla la loro gruccia,
      fin nel silenzio della risposta –
      la loro gruccia, che un giorno, un giorno d'autunno,
      quando l'anno s'inturgida a morte, come uva,
      attraversa parlando il mutore, fin giù,
      nel pozzo dove sgorga il pensiero.

      Essi vendemmiano, essi torchiano il vino,
      essi pigiano il tempo come il loro occhio,
      tutto il pianto che ne stilla ripongono
      nel sepolcro del sole, che essi con mano
      indurita dalla notte preparano:
      affinché poi una bocca, somigliante alla loro:
      torcentesi verso quanto è cieco, attrappita –
      una bocca cui dal profondo sale la schiuma da bere,
      mentre il cielo si cala nel cereo mare,
      per splendere da lontano, mozzicone di luce,
      se finalmente il labbro umidisce.
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        Scritta da: Andrea De Candia
        in Poesie (Poesie d'Autore)
        Chi
        viene dalla terra
        a toccare la luna
        o altro minerale celeste
        che fiorisce-
        colpito
        dal ricordo
        salterà in aria
        per esplosiva nostalgia
        ché
        dalla smaltata notte della terra
        sono volate via le sue preghiere
        cercando nei quotidiani annientamenti
        le vie interiori dello sguardo.

        Mari e crateri
        colmi di pianto
        in viaggio per stazioni stellari
        oltre la polvere.

        La terra si fabbrica dovunque
        colonie di rimpianto.
        Non per calarsi
        su ammorbati oceani di sangue
        ma solo per cullarsi
        nella musica del flusso e del riflusso
        solo per cullarsi
        al ritmo dell'invulnerato
        segno d'eternità:
        vita - morte-.
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          Scritta da: Mariella Buscemi
          in Poesie (Poesie d'Autore)
          Di certi desideri carnivori
          mi piace la saliva che si prepara all'assaggio
          il pre-gusto, il presagio
          e l'innocenza del pasto
          che rende sazi ancor prima del morso.
          Quando la mente azzanna le debolezze tutte
          Con le intenzioni slacciate
          aperta sulla pelle
          fino a screpolare anima
          in vista sui tuoi orecchi
          a sentirmi con le dita
          resto, solo, ossa spolpate.
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            Scritta da: Marco
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            L'altro tramonto

            Sui profili dei caseggiati,
            riprende fiato un grasso tramonto,
            stringe lamenti con occhi arrossati,
            stringe al suo centro un cuore infranto.

            Lungo i cortili acciottolati,
            mi seguono voci, io non comprendo.
            Echi di risa da persiane filtrati,
            stridono voci, di un altro mondo.

            Ma un casolare che mostra il fianco,
            a quello si accosta il suo rampicante,
            aggrappa il filare come io arranco,
            ma quel tramonto è parete distante.

            Tramonto stanco, di altro colore,
            sei gesto distratto e fioca voce,
            sogno di mare senza sapore,
            fuoco di legna privo di brace.

            Precipita foglia, rovescia lo schianto,
            col peso di tutti gli autunni.
            Precipitasse giù anche questo tramonto,
            sugli orizzonti di cent'anni.

            Lungo il margine da pini alberato,
            aghi e selciato, la strada intreccia,
            rami artigliar quel cielo rigato.
            di un tramonto normale, ho io mal di testa.
            Composta lunedì 18 aprile 2016
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              Scritta da: Marta Emme
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              La mente fallace

              C'è da dire che
              il mondo è profondamente bello,
              fin nel più minuscolo granello
              e se dispiace morire
              è anche perché per sempre
              non se ne può gioire; ma
              su questo l'uomo è
              un essere ancora da capire.
              Di certo non è d'animo gentile,
              tanto che a pensarci c'è proprio
              da impazzire; come non è
              da creder che la sua
              evoluzione come specie,
              potesse dare tanta delusione
              a chi s'ispira a qualunque
              religione o ha laica visione
              o alla naturale selezione,
              giacché lui segue così bene
              la logica pura dell'autodistruzione.
              Ha smarrito lo spirito
              di conservazione e non vede
              che questa è davvero una priorità,
              non un'opzione.
              Composta domenica 8 maggio 2016
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                Scritta da: Giorgia Stella
                in Poesie (Poesie d'Autore, Poesie d'amore)

                La persona sbagliata

                Pensandoci bene,
                in tutto ciò che vediamo, viviamo intensamente,
                ascoltiamo e pensiamo
                non esiste una persona giusta per noi.
                Esiste una persona che,
                se ti fermi un attimo a pensare,
                è in realtà la persona sbagliata.
                Perché la persona giusta fa tutto giusto,
                arriva puntuale, dice le cose giuste,
                fa le cose giuste,
                ma non è che abbiamo sempre bisogno delle cose giuste.
                La persona sbagliata ti fa perdere la testa,
                fare pazzie, scappare il tempo
                morire d'amore.
                Verrà il giorno in cui la persona sbagliata non ti cercherà
                e sarà proprio in quel momento in cui vi incontrerete
                che il vostro donarsi l'un l'altra sarà più vero.
                La persona sbagliata è, in realtà,
                quello che la gente definisce
                una persona giusta.
                Quella persona ti farà piangere,
                ma un'ora dopo ti asciugherà le lacrime.
                Quella persona ti farà perdere il sonno,
                ma ti darà in cambio una notte d'amore
                indimenticabile.
                Quella persona forse ti ferisce
                e dopo ti riempie di gentilezze chiedendo il tuo perdono.
                Quella persona potrà anche non essere sempre al tuo fianco
                ma ti penserà in continuazione...
                è bene che ci sia una persona sbagliata per ognuno di noi
                perché la vita non è sicura,
                niente qui è sicuro,
                quello che è proprio sicuro è che dobbiamo vivere,
                ogni momento,
                ogni secondo,
                amando, sorridendo, piangendo,
                emozionando, pensando, agendo,
                desiderando, ottenendo.
                È solo così è possibile che si arrivi
                a quel momento della giornata,
                in cui diciamo:
                "Grazie a Dio, è andato tutto come doveva andare"
                Quando in realtà,
                tutto ciò che lui vuole,
                è che noi incontriamo la persona sbagliata,
                in modo che le cose inizino veramente
                a funzionare per il verso giusto
                per noi.
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                  Scritta da: Andrea De Candia
                  in Poesie (Poesie d'Autore)
                  Vieni a rapirmi e dentro questo ardente
                  panorama di sogno a rinverdirmi.
                  Vieni allo spazio della vita mia,
                  cambiamento di tempo: se sei uomo
                  devi divaricare la mia mente,
                  ma se sei donna non avrai salute
                  né fame né ricordo maledetto.

                  Rammento solo che son fatta eguale
                  al tuo fango e resisto al tuo costato;
                  chiamami nume e poi chiamami Athena
                  ma soprattutto chiamami tua donna,
                  o fiore di domanda doloroso.
                  Composta martedì 3 maggio 2016
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                    Scritta da: Mariella Buscemi
                    in Poesie (Poesie d'Autore)
                    Dell'amore e sull'amore
                    ho cercato il non sapere
                    ho spento lumi
                    franato strade
                    tra il dubbio e il rifiuto
                    resa tabula rasa
                    ho trasfuso noumeno di china
                    sotto il fenomeno d'ogni dolore
                    nel dolere intangibile
                    bagnato per due volte nello stesso sangue
                    -soffro dunque sono-
                    d'ogni inganno estetico
                    sull'anima estatica
                    del cuore ho fatto cosmo
                    arché di carne e battito
                    sui giudizi universali
                    maieutica del desiderio
                    sulla dialettica scettica tra me e la pelle
                    ho elevato le potenze d'ogni atto
                    schiudendomi sulle mie verità
                    eclettica tra le emozioni
                    stoica nella perdita.
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