Poesie d'Autore


in Poesie (Poesie d'Autore)
Perché tu possa ascoltarmi
le mie parole
si fanno sottili, a volte,
come impronte di gabbiani sulla spiaggia.

Collana, sonaglio ebbro
per le tue mani dolci come l'uva.

E le vedo ormai lontane le mie parole.
Più che mie sono tue.
Come edera crescono aggrappate al mio dolore antico.

Così si aggrappano alle pareti umide.
È tua la colpa di questo gioco cruento.

Stanno fuggendo dalla mia buia tana.
Tutto lo riempi tu, tutto lo riempi.

Prima di te hanno popolato la solitudine che occupi,
e più di te sono abituate alla mia tristezza.

Ora voglio che dicano ciò che io voglio dirti
perché tu le ascolti come voglio essere ascoltato.

Il vento dell'angoscia può ancora travolgerle.
Tempeste di sogni possono talora abbatterle.
Puoi sentire altre voci nella mia voce dolente.
Pianto di antiche bocche, sangue di antiche suppliche.
Amami, compagna. Non mi lasciare. Seguimi.
Seguimi, compagna, su quest'onda di angoscia.

Ma del tuo amore si vanno tingendo le mie parole.
Tutto ti prendi tu, tutto.

E io le intreccio tutte in una collana infinita
per le tue mani bianche, dolci come l'uva.
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    in Poesie (Poesie d'Autore)
    Il vento è un cavallo:
    senti come corre
    per il mare, per il cielo.

    Vuol portarmi via: senti
    come percorre il mondo
    per portarmi lontano.

    Nascondimi tra le tue braccia
    per questa notte sola,
    mentre la pioggia rompe
    contro il mare e la terra
    la sua bocca innumerevole.

    Senti come il vento
    mi chiama galoppando
    per portarmi lontano.

    Con la tua fronte sulla mia fronte,
    con la tua bocca sulla mia bocca,
    legati i nostri corpi,
    all’amore che che brucia,
    lascia che il vento passi
    senza che possa portarmi via.

    Lascia che il vento corra
    coronato di spuma,
    che mi chiami e mi cerchi
    galoppando nell’ombra,
    mentre, sommerso,
    sotto i tuoi grandi occhi,
    per questa notte sola
    riposerò, amor mio.
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      Scritta da: Silvana Stremiz
      in Poesie (Poesie d'Autore)
      Darei valore alle cose non per quello che valgono
      ma per quello che significano.

      Dormirei poco, sognerei di più.

      So che per ogni minuto che chiudiamo gli occhi
      perdiamo 60 secondi di luce di cioccolata.

      Se Dio mi concedesse un brandello di vita,
      vestito con abiti semplici, mi sdraierei, al sole
      e lascerei a nudo non solo il mio corpo
      ma anche la mia anima.

      Dio mio, se avessi cuore, scriverei il mio odio sul ghiaccio
      e aspetterei che si alzasse il sole.

      Dipingerei le stelle con un sogno di Van Gogh.
      con un poema di Benedetti, una canzone di Serrat
      sarebbe la mia serenata alla luna.

      Bagnerei con le mie lacrime le rose
      per sentire il dolore delle spine
      ed il bacio vermiglio dei petali.

      Dio mio, se io avessi ancora un brandello di vita
      non lascerei passare un solo giorno
      senza dire alla gente che io amo, io amo la gente.

      Convincerei ogni uomo ed ogni donna
      che sono i miei favoriti
      e vivrei innamorato dell'amore.

      E dimostrerei agli uomini quanto sbagliano
      quando pensano di smettere di innamorarsi
      quando invecchiano senza sapere che invecchiano
      quando smettono di innamorarsi.

      Darei ad ogni bambino le ali
      ma lo lascerei imparare, da solo, a volare.

      Ai vecchi insegnerei che la morte
      non arriva con la vecchiaia ma con l'oblio.

      Ho imparato molte cose da voi, dagli uomini...
      Ho imparato che tutti, al mondo,
      vogliono vivere in cima alla montagna
      senza sapere che la vera felicità
      sta in come si sale la china.

      Ho imparato che quando un neonato afferra,
      per la prima volta, con il suo piccolo pugno,
      il dito di suo padre, lo terrà prigioniero per sempre.

      Ho imparato che un uomo
      ha diritto di guardare un altro uomo
      dall'alto verso il basso solo quando lo aiuta a rialzarsi.

      Sono tante le cose che ho potuto imparare da voi
      ma non mi serviranno davvero più a molto
      perché quando guarderanno in questa mia valigia,
      infelicemente io starò morendo.
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        in Poesie (Poesie d'Autore)
        Demoni e meraviglie
        Venti e maree
        Lontano di già si è ritirato il mare
        E tu
        Come alga dolcemente accarezzata dal vento
        Nella sabbia del tuo letto ti agiti sognando
        Demoni e meraviglie
        Venti e maree
        Lontano di già si è ritirato il mare
        Ma nei tuoi occhi socchiusi
        Due piccole onde son rimaste
        Demoni e meraviglie
        Venti e maree
        Due piccole onde per annegarmi.
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          Scritta da: Silvana Stremiz
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Amate gli esseri umani

          Amate gli esseri umani senza aspettarvi
          mai niente in cambio:
          Aiutateli, illuminateli, ecco ciò che dovete imparare a fare
          spontaneamente esattamente come il sole brilla,
          come le sorgenti zampillano, come gli uccelli cantano,
          come i fiori sbocciano
          e gli alberi danno i frutti.
          Non ha importanza che vi si veda o meno;
          questo è il lavoro che va fatto
          ed è questo il vero sacrificio
          che ci ha insegnato Gesù.
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            Scritta da: Silvana Stremiz
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Crescere

            Dopo un po' impari la sottile differenza
            tra tenere una mano e incatenare un'anima.
            E impari che l'amore non è appoggiarsi a qualcuno
            e la compagnia non è sicurezza.
            E inizi a imparare che i baci non sono contratti
            e i doni non sono promesse.
            E incominci ad accettare le tue sconfitte a testa alta
            e con gli occhi aperti con la grazia di un adulto
            non con il dolore di un bimbo.
            Ed impari a costruire tutte le strade oggi
            perché il terreno di domani è troppo incerto
            per fare piani. Dopo un po' impari che il sole scotta,
            se ne prendi troppo.
            Perciò pianti il tuo giardino e decori la tua anima,
            invece di aspettare che qualcuno ti porti i fiori.
            E impari che puoi davvero sopportare,
            che sei davvero forte, e che vali davvero.
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