Poesie d'Autore


Scritta da: Silvana Stremiz
in Poesie (Poesie d'Autore)

Dentro la mia stanza regala agli altri

Io so bene che dentro la mia stanza
c'è un amico invisibile,
non si rivela con qualche movimento
né parla per darmi una conferma.
Non c'è bisogno che io gli trovi posto:
è una cortesia più conveniente
l'ospitale intuizione
della sua compagnia.
La sola libertà che si concede
è di essere presente.
Né io né lui violiamo con un suono
l'integrità di questa muta intesa.
Non non potrei mai stancarmi di lui:
sarebbe come se un atomo ad un tratto
si annoiasse di stare sempre insieme
agli innumerevoli elementi dello spazio.
Ignoro se visti anche altri,
se rimanga con loro oppure no.
Ma il mio istinto lo sa riconoscere:
il suo nome è Immortalità.
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Silvana Stremiz
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Il gioco degli dei

    Gli dei lanciano i dadi, ma non domandano se vogliamo partecipare al gioco.
    Non vogliono sapere se hai lasciato un uomo, una casa, un lavoro, una carriera, un sogno.
    Gli dei non badano al fatto che tu vuoi avere una vita in cui ogni cosa sia al proprio posto,
    in cui ogni desiderio si possa esaudire con il lavoro e la pertinacia.
    Gli dei non tengono conto dei nostri piani e delle nostre speranze.
    In qualche luogo dell'universo, loro lanciano i dadi e, casualmente, vieni scelto tu.
    Da quel momento in poi, vincere o perdere è solo questione di opportunità.
    Gli dei lanciano i dadi e liberano l'amore dalla sua gabbia.
    Questa forza può creare o distruggere, a seconda della direzione in cui soffiava il vento
    nel momento in cui si è liberata dalla prigione. L'amore può condurci all'inferno o in paradiso,
    comunque ci porta sempre in qualche luogo. É necessario accettarlo, perché esso
    è ciò che alimenta la nostra esistenza.
    Se non lo accettiamo, moriremo di fame pur vedendo i rami dell'albero della vita carichi di frutti:
    non avremo il coraggio di tendere la mano e di coglierli.
    É necessario ricercare l'amore la dove si trova, anche se ciò potrebbe significare ore,
    giorni, settimane di delusione e di tristezza. Perché nel momento in cui partiamo in cerca dell'amore,
    anche l'amore muove per venirci incontro. E ci salva. E nell'amore non esistono regole.
    Possiamo tentare di seguire dei manuali, di controllare il cuore, di avere una strategia di comportamento.
    Ma sono tutte cose insignificanti. Decide il cuore.
    E quando decide è ciò che conta.
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Silvana Stremiz
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Ricominciare il meglio di te

      Se sei stanco e la strada ti sembra lunga,
      se ti accorgi che hai sbagliato strada,
      Non lasciarti portare dai giorni e dai tempi, Ricomincia.

      Se la vita ti sembra troppo assurda,
      Se sei deluso da troppe cose e da troppe persone
      Non cercare di capire il perché, Ricomincia.

      Se hai provato ad amare ed essere utile,
      Se hai conosciuto la povertà dei tuoi limiti,
      Non lasciar là un impegno assolto a metà, Ricomincia.

      Se gli altri ti guardano con rimprovero,
      Se sono delusi di te, irritati,
      Non ribellarti, non domandar loro nulla, Ricomincia.

      Perché l'albero germoglia di nuovo dimenticando l'inverno,
      Il ramo fiorisce senza domandare perché,
      E l'uccello fa il suo nido senza pensare all'autunno,
      Perché la vita è speranza e sempre ricomincia...
      Vota la poesia: Commenta
        in Poesie (Poesie d'Autore)
        Questa volta lasciate che sia felice,
        non è successo nulla a nessuno,
        non sono da nessuna parte,
        succede solo che sono felice
        fino all’ultimo profondo angolino del cuore.

        Camminando, dormendo o scrivendo,
        che posso farci, sono felice.
        sono più sterminato dell’erba nelle praterie,
        sento la pelle come un albero raggrinzito,
        e l’acqua sotto, gli uccelli in cima,
        il mare come un anello intorno alla mia vita,
        fatta di pane e pietra la terra
        l’aria canta come una chitarra.

        Tu al mio fianco sulla sabbia, sei sabbia,
        tu canti e sei canto,
        Il mondo è oggi la mia anima
        canto e sabbia, il mondo oggi è la tua bocca,
        lasciatemi sulla tua bocca e sulla sabbia
        essere felice,
        essere felice perché si,
        perché respiro e perché respiri,
        essere felice perché tocco il tuo ginocchio
        ed è come se toccassi la pelle azzurra del cielo
        e la sua freschezza.
        Oggi lasciate che sia felice, io e basta,
        con o senza tutti, essere felice con l’erba
        e la sabbia essere felice con l’aria e la terra,
        essere felice con te, con la tua bocca,
        essere felice.
        Vota la poesia: Commenta
          in Poesie (Poesie d'Autore)
          Questo amore
          Così violento
          Così fragile
          Così tenero
          Così disperato
          Questo amore
          Bello come il giorno
          E cattivo come il tempo
          Quando il tempo è cattivo
          Questo amore così vero
          Questo amore così bello
          Così felice
          Così gaio
          E così beffardo
          Tremante di paura come un bambino al buio
          E così sicuro di sé
          Come un uomo tranquillo nel cuore della notte
          Questo amore che impauriva gli altri
          Che li faceva parlare
          Che li faceva impallidire
          Questo amore spiato
          Perché noi lo spiavamo
          Perseguitato ferito calpestato ucciso
          negato dimenticato
          Perché noi l'abbiamo perseguitato ferito
          calpestato ucciso negato
          dimenticato
          Questo amore tutto intero
          Ancora così vivo
          E tutto soleggiato
          É tuo
          É mio
          É stato quel che è stato
          Questa cosa sempre nuova
          E che non è mai cambiata
          Vera come una pianta
          Tremante come un uccello
          Calda e viva come l'estate
          Noi possiamo tutti e due
          Andare e ritornare
          Noi possiamo dimenticare
          E quindi riaddormentarci
          Risvegliarsi soffrire invecchiare
          Addormentarci ancora
          Sognare la morte
          Svegliarci sorridere e ridere
          E ringiovanire
          Il nostro amore è là
          Testardo come un asino
          Vivo come il desiderio
          Crudele come la memoria
          Sciocco come i rimpianti
          Tenero come il ricordo
          Freddo come il marmo
          Bello come il giorno
          Fragile come un bambino
          Ci guarda sorridendo
          E ci parla senza dir nulla
          E io tremante l'ascolto
          E grido
          Grido per te
          Grido per me
          Ti supplico
          Per te per me e per tutti coloro che si amano
          E che si sono amati
          Sì io gli grido
          Per te per me per tutti gli altri
          Che non conoscono
          Fermati là
          Là dove sei
          Là dove sei stato altre volte
          Fermati
          Non muoverti
          Non andartene
          Noi che siamo amati
          Noi ti abbiamo dimenticato
          Tu non dimenticarci
          Non avevamo che te sulla terra
          Non lasciraci diventare gelidi
          Anche se molto lontano sempre
          E non importa dove
          Dacci un segno di vita
          Molto più tardi ai margini di un bosco
          Nella foresta della memoria
          Alzati subito
          Tendici la mano
          E salvaci.
          Vota la poesia: Commenta
            in Poesie (Poesie d'Autore)
            Quando musica tu suoni, mia musica,
            su quel beato legno che alle dita
            gentili replica mentre conduci
            la vibrante armonia che mi smarrisce,
            quanto invidio quei tasti che in su e in giù
            tenendo il cavo di tua mano baciano -
            e dal raccolto le mie labbra escluse,
            lì accanto, si fan rosse a tanta audacia.
            Ben situazione e stato muterebbero,
            purché tu le sfiorassi, con quei rapidi
            in danza - e tu scorri sì che lieto
            fai morto legno più che vive labbra.
            Se tanta sorte hanno quegli sfrontati,
            dà lor le dita, a me le labbra al bacio.
            Vota la poesia: Commenta
              in Poesie (Poesie d'Autore)
              Come un pessimo attore in scena
              colto da paura dimentica il suo ruolo,
              oppur come una furia stracarica di rabbia
              strema il proprio cuore per impeto eccessivo,
              anch'io, sentendomi insicuro, non trovo le parole
              per la giusta apoteosi del ritual d'amore,
              e nel colmo del mio amor mi par mancare
              schiacciato sotto il peso della sua potenza.
              Sian dunque i versi miei, unica eloquenza
              e muti messaggeri della voce del mio cuore,
              a supplicare amore e attender ricompensa
              ben più di quella lingua che più e più parlò.
              Ti prego, impara a leggere il silenzio del mio cuore
              è intelletto sottil d'amore intendere con gli occhi.
              Vota la poesia: Commenta