Poesie d'Autore


Scritta da: Marilù Rossi
in Poesie (Poesie d'Autore)
Un walzer di chopin riempie la sala
una danza selvaggia e scatenata.
Alla fine pallido chiarore,
il pianoforte adorna un'appassita ghirlanda.

Il piano tu, il violino io,
così suoniamo e non smettiamo
e attendiamo inquieti, tu e io,
chi per primo spezza la magia.

Chi per primo interrompe il ritmo
e scosta da sè le candele,
e chi per primo pone la domanda,
a cui non vi è risposta.
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    Scritta da: Marilù Rossi
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Nella nebbia

    Strano, vagare nella nebbia!
    È solo ogni cespuglio ed ogni pietra,
    né gli alberi si scorgono tra loro,
    ognuno è solo.
    Pieno di amici mi appariva il mondo
    quando era la mia vita ancora chiara;
    adesso che la nebbia cala
    non ne vedo più alcuno.
    Saggio non è nessuno
    che non conosca il buio
    che lieve ed implacabile
    lo separa da tutti.
    Strano, vagare nella nebbia!
    Vivere è solitudine.
    Nessun essere conosce l'altro
    ognuno è solo.
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      Scritta da: Marilù Rossi
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Fuga di giovinezza

      La stanca estate china il capo
      specchia nell'acqua il suo biondo volto.
      Erro stanco e impolverato
      nell'ombra del viale.

      Tra i pioppi soffia una leggera
      brezza. Il cielo alle mie spalle è rosso
      di fronte l'ansia della sera
      e il tramonto e la morte.

      E vado stanco e impolverato
      e dietro a me resta esitante
      la giovinezza, china il capo
      e non vuole più seguire la strada con me.
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        Scritta da: MARINA PADOVAN
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Istanti

        Se io potessi vivere un'altra volta la mia vita
        nella prossima cercherei di fare più errori
        non cercherei di essere tanto perfetto,
        mi negherei di più,
        sarei meno serio di quanto sono stato,
        difatti prenderei pochissime cose sul serio.
        Sarei meno igienico,
        correrei più rischi,
        farei più viaggi,
        guarderei più tramonti,
        salirei più montagne,
        nuoterei più fiumi,
        andrei in posti dove mai sono andato,
        mangerei più gelati e meno fave,
        avrei più problemi reali e meno immaginari.
        Io sono stato una di quelle persone che ha vissuto sensatamente
        e precisamente ogni minuto della sua vita;
        certo che ho avuto momenti di gioia
        ma se potessi tornare indietro cercherei di avere soltanto buoni momenti.
        Nel caso non lo sappiate, di quello è fatta la vita,
        solo di momenti, non ti perdere l'oggi.
        Io ero uno di quelli che mai andava in nessun posto senza un termometro,
        una borsa d'acqua calda, un ombrello e un paracadute;
        se potessi vivere di nuovo comincerei ad andare scalzo all'inizio della primavera
        e continuerei così fino alla fine dell'autunno.
        Farei più giri nella carrozzella,
        guarderei più albe e giocherei di più con i bambini,
        se avessi un'altra volta la vita davanti.
        Ma guardate, ho 85 anni e so che sto morendo.
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          Scritta da: Cheope
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          In te la terra

          Piccola
          rosa,
          rosa piccina,
          a volte,
          minuta e nuda,
          sembra
          che tu mi stia in una
          mano,
          che possa rinchiuderti in essa
          e portarti alla bocca,
          ma
          d'improvviso
          i miei piedi toccano i tuoi piedi e la mia bocca le tue labbra,
          sei cresciuta,
          le tue spalle salgono come due colline,
          i tuoi seni si muovono sul mio petto,
          il mio braccio riesce appena a circondare la sottile
          linea di luna nuova che ha la tua cintura:
          nell'amore come acqua di mare ti sei scatenata:
          misuro appena gli occhi più ampi del cielo
          e mi chino sulla tua bocca per baciare la terra.
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            Scritta da: Cheope
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Canti e a sole e cielo

            Canti e a sole e cielo col tuo canto
            la tua voce sgrana il cereale del giorno,
            parlano i pini con la lor lingua verde:
            gorgheggiano tutti il uccelli dell'inverno.

            Il mare empie le sue cantine di passi,
            di campane, di catene e di gemiti,
            tintinnano metalli e utensili,
            suonano le ruote della carovana.

            Ma solo la tua voce ascolto e sale
            la tua voce con volo e precisione di freccia,
            scende la tua voce con gravità di pioggia,

            la tua voce sparge altissime spade,
            torna la tua voce carica di viole
            e quindi m'accompagna per il cielo.
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