Poesie d'Autore


Scritta da: Silvana Stremiz
in Poesie (Poesie d'Autore)

O Giorni Miei…

Solo a sera m'è dato
assistere alla deposizione
della luce, quando
la vita, ormai
senza rimedio, è perduta.

Mio convoglio funebre
di ogni notte: emigrazione
di sensi, accorgimenti
delle ore tradite, intanto
che lo spirito è rapito
sotto l'acutissimo arco
dell'esistenza: l'accompagna
una musica di indicibile
silenzio.

Invece dovere
ogni mattina risorgere
sognare sempre
impossibili itinerari.
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    Sei bella

    "Sei bella"
    Come un disco nella testa
    una corsa a svegliare
    una spugna bianca cade
    e cominci a morire.
    "Sei bella"
    il gioco continua
    nel giorno inoltrato
    di chi attende invano
    tu scenda le scale.
    "Sei bella".
    Apri la finestra
    che l'aria notturna
    non sopisca ancora
    la replica dolce.
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      A piedi nudi

      Ogni giorno
      corretevi incontro rifiutando la bestia
      noi più dell'amore non sappiamo darvi
      ascoltate e ricordate sempre
      vegliate le menti capaci
      uscite dal torpore della bestia
      domani quando aprirete gli occhi
      vi sveglierete e vi accorgerete
      di camminare finalmente
      a piedi nudi
      nel grande prato
      che avete seminato.
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        Mi venderò

        Non vi favorirò che dolori
        da questa mia natura infame
        che non si vince.

        No alle recite
        e chinare la testa
        di me, mia patibolo.

        Da un perpetuare
        eremita in mezzo alla calca
        toccata, non vista.

        Forse sono folle
        di eccessi di malumori
        forse non sono qui.

        Mi venderò ai mercenari
        che hanno avuto cavillo
        inventandomi.

        O mi incamminerò ai limiti
        di non so quale paese
        bagagli di ombre, scorrere senza tempo.
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          Non è tardi

          Non è tardi
          fino all'ora prima
          del candido buio
          ricercherò il turbamento di trine
          unioni di mani
          e richiami di occhiate profonde
          e coraggio di liquidi abbracci.
          Tappe come canzoni
          cantate su labbra rosse
          corpi puri a giocare
          fuggire da schermi nemici
          perché fare all'amore
          è come dondolare
          nel vento
          su di un'altalena.
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