Poesie d'Autore


Scritta da: Silvana Stremiz
in Poesie (Poesie d'Autore)

Sparo

Salta la parola
dinanzi al pensiero
dinanzi al suono
la parola salta come un cavallo
dinanzi al vento
come un vitello di zolfo
dinanzi alla notte
si perde per le vie del mio cranio
dappertutto le tracce della fiera
sulla faccia dell'albero il tatuaggio scarlatto
sulla fronte del torrione il tatuaggio di ghiaccio
sul sesso della chiesa il tatuaggio elettrico
le sue unghie sul tuo collo
le sue zampe sul tuo ventre
il segnale violetto
il tornasole che vira fino al bianco
fino al grido fino al basta
il girasole che gira come un ahi scorticato
la sigla del senza-nome lungo la tua pelle
daqppertutto il grido che acceca
l'ondata nera che copre il pensiero
la campana furiosa che rintocca sulla mia fronte
la campana di sangue nel mio petto
l'immagine che ride i cima alla torre
la parola che fa scppiare le parole
l'immagine che incendia tutti i ponti
la fuggitiva a metà dell'abbraccio
la vagabonda che uccide i bambini
l'idiota la bugiarda l'incestuosa
la cerva inseguita
la mendicante profetica
la ragazza che nel mezzo della vita
mi sveglia e mi dice ricordati.
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Silvana Stremiz
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Torna

    Torna sovente e prendimi,
    palpito amato, allora torna e prendimi,
    che si ridesta viva la memoria
    del corpo e antiche brame trascorrono nel sangue
    allora che le labbra ricordano, e le carni,
    e nelle mani un senso tattile si riaccende.

    Torna sovente e prendimi, la notte,
    allora che le labbra ricordano, e le carni...
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Silvana Stremiz
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Arcipelaghi

      Alla fine di questa frase, comincerà la pioggia.
      All'orlo della pioggia una vela.

      Lenta la vela perderà di vista le isole;
      in una foschia se ne andrà la fede nei porti
      di un'intera razza.

      La guerra dei dieci anni è finita.
      La chioma di Elena, una nuvola grigia.
      Troia, un bianco accumulo di cenere
      vicino al gocciolar del mare.

      Il gocciolio si tende come le corde di un'arpa.
      Un uomo con occhi annuvolari raccoglie la pioggia

      e pizzica il primo verso dell'Odissea.
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Silvana Stremiz
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Lontano dall'Africa

        Un vento scompiglia la fulva pelliccia
        Dell'Africa. Kikuyu, veloci come mosche,
        Si saziano ai fiumi di sangue del veld.
        Cadaveri giacciono sparsi in un paradiso.
        Solo il verme colonnello del carcame, grida:
        "Non sprecate compassione su questi morti separati!"
        Le statistiche giustificano e gli studiosi colgono
        I fondamenti della politica coloniale.
        Che senso ha questo per il bimbo bianco squartato
        nel suo letto?
        Per selvaggi sacrificabili come Ebrei?

        Trebbiati da battitori, i lunghi giunchi erompono
        In una bianca polvere di ibis le cui grida
        Hanno vorticato fin dall'alba della civiltà
        Dal fiume riarso o dalla pianura brulicante di animali.
        La violenza della bestia sulla bestia è intensa
        Come legge naturale, ma l'uomo eretto
        Cerca la propria divinità infliggendo dolore.
        Deliranti come queste bestie turbate, le sue guerre
        Danzano al suolo della tesa carcassa di un tamburo,
        Mentre egli chiama coraggio persino quel nativo terrore
        Della bianca pace contratta dai morti.

        Di nuovo la brutale necessità si terge le mani
        Sul tovagliolo di una causa sporca, di nuovo
        Uno spreco della nostra compassione, come per la Spagna,
        Il gorilla lotta con il superuomo.
        Io, che sono avvelenato dal sangue di entrambi,
        Dove mi volgerò, diviso fin dentro le vene?
        Io che ho maledetto
        L'ufficiale ubriaco del governo britannico, come sceglierò
        Tra quest'Africa e la lingua inglese che amo?
        Tradirle entrambe, o restituire ciò che danno?
        Come guardare a un simile massacro e rimanere freddo?
        Come voltare le spalle all'Africa e vivere?
        Vota la poesia: Commenta