Poesie d'Autore


Scritta da: Anna De Santis
in Poesie (Poesie d'Autore)

Capirò 2009

Capirò che m'ami
dai lunghi silenzi
da pochi sguardi
dalle tue mani che cercano il mio viso
da quell'intenso abbraccio
ed il sorriso...

hai lasciato sul letto e sul cuscino
il tuo profumo
così in ogni momento mi sei vicino.

Ogni volta che vuoi
capirò se di me hai bisogno
senza parlare
e quando ancora
e quanto basta
dal tuo respiro.

Saprò farti felice
lo sarò anch'io
capirò che sete e fame avrai
ti disseterò
e sarò il tuo pane.

Avrò cura di te
nella tempesta
ma poco sentirai
per il tempo che resta
perché la notte durerà poco
ti terrò sveglio
e mi sentirai urlare.

Coprirò il tuono e la pioggia
e ti verrò a cercare
anche nei tuoi sogni.

Capirò che questo fuoco
che mi arde dentro
è forte sentimento
niente lo potrà fermare
tu continua ad amarmi
aspettami
non arrivare.
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    Scritta da: Marzia Ornofoli
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    È pieno inverno

    È pieno inverno, sono nudi gli alberi
    Tranne là dove si rifugia il gregge
    Stringendosi sotto il pino.
    Belano le pecore nella neve fangosa
    Addossate al recinto. La stalla è chiusa
    Ma strisciando i cani tremanti escono fuori,
    Scendono al ruscello gelato. Per ritornare
    Sconsolati indietro. Avvolti in un sospiro
    Sembrano i rumori dei carri, le grida dei pastori.
    Le cornacchie stridono in cerchi indifferenti
    Intorno al pagliaio gelato. O si acquattano
    Sui rami sgocciolanti. Si rompe il ghiaccio
    Tra le canne dello stagno dove sbatte le ali il tarabuso
    e allungando il collo schiamazza alla luna.
    Saltella sui prati una povera lepre,
    Piccola macchia scura impaurita
    e un gabbiano sperso, come una folata improvvisa
    Di neve, si mette a gridare contro il cielo.
    Composta martedì 11 agosto 2009
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      Scritta da: Marzia Ornofoli
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Se non avessimo amato

      Se noi non avvessimo amato,
      Chi sa se quel narciso avrebbe attratto l'ape
      Nel suo grembo dorato,
      Se quella pianta di rose avrebbe ornato
      Di lampade rosse i suoi rami!
      Io credo non spunterebbe un foglia
      In primavera, non fosse per le labbra degli amanti
      Che baciano. Non fosse per labbra dei poeti
      Che cantano.
      Composta martedì 11 agosto 2009
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        Scritta da: Marzia Ornofoli
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Noi opprimiamo la nostra natura

        Ma noi opprimiamo la nostra natura, affamati,
        Nutrendoci di pentimenti vuoti
        -Dio o destino nostri nemici.
        Siamo nati troppo tardi, non possiamo
        Trovare sollievo in un seme secco di papavero,
        Noi, che in un solo battito di tempo
        Costringiamo la gioia dell'amore infinito
        e il dolce dolore feroce dell'infinito peccato.
        Siamo stanchi di questo senso di colpa,
        Stanchi della disperazione cruda del piacere,
        Stanchi dei templi che abbiamo costruito
        e delle preghiere giuste inascoltate.
        L'uomo è debole, Dio dorme.
        Il cielo è in alto. Una scintilla.
        Grande Amore. Morte.
        Composta lunedì 10 agosto 2009
        dal libro "Pantea" di Oscar Wilde
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          Scritta da: Marzia Ornofoli
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Santa Dacca

          Sono morti gli dèi, non più serti d'ulivo
          a Pallade dagli occhi grigi, o spighe offerte
          Alla figlia di Demetra. Non più canti
          Lieti di pastori al sole.
          Pan è morto, e con lui ogni piacere segreto
          In vallette nascoste tra anfratti:
          Più non cerca sorgenti il fanciullo.
          È morto Pan, regna i figli di Maria.
          Eppure... forse, in quest'isola rapita dal mare,
          Tra gli asfodeli, qualche Dio si nasconde,
          e morde amaro il frutto del ricordo.
          Se così fosse, amore, meglio fuggire
          Alla sua invidia, all'ire. Ma, forse... vedi
          Le foglie mosse? Stiamo un po' qui a guardare.
          Composta lunedì 10 agosto 2009
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            Scritta da: Marzia Ornofoli
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Les silhouettes

            Il mare è sriato di sbarre grig,
            Stonato e cupo è il vento.
            Come una foglia appassita, la luna
            Passa sulla baia di tempesta.
            Tagliandosi sulla sabbia pallida
            Resta una barca nera: un ragazzino
            Ridendo vi si arrampica,
            Le mani bagnate luccicanti.
            E là dove stridendo gli uccelli,
            Sull'erba scura passano
            i giovani abbronzati mietitori,
            Come silhouettes contro il cielo.
            Composta venerdì 7 agosto 2009
            dal libro "Poesie" di Oscar Wilde
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              Scritta da: Marzia Ornofoli
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Una bianca fanciulla

              Una banca fanciulla assetata d'amore
              Accanto a lui si distese.
              Lo chiamò dolcemente giocando coi riccioli,
              Ma gli straziò la bocca con labbra bollenti
              Per timore che non si svegliasse. Poi per timore
              Che si svegliasse troppo in fretta fuggì via,
              Folle rinnegata. E ritentò l'assalto
              Per l'intera giornata seduta al suo fianco.
              Cantava. E rideva del nuovo gioco,
              Gli stringeva la mano.
              Si incupì però vedendo come fosse restio
              a intrecciarsi con ei. Non sapeva
              Che ormai da tre giorni i suoi occhi
              Avevano visto Proserpina.
              Composta venerdì 7 agosto 2009
              dal libro "Poesie" di Oscar Wilde
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                Scritta da: Marzia Ornofoli
                in Poesie (Poesie d'Autore)

                Era un giovane greco

                Era un giovane greco, che tornando in patria
                Dalla Sicilia con fichi succosi e vino,
                Stava a prua del veliero, lasciando che la spuma
                Gli infradiciasse i ricci folti e bruni. Non badando
                Al vento con disdegno fanciullo, non badando alle onde
                Scrutava tra gli scrosci la notte tempestosa.
                Composta venerdì 7 agosto 2009
                dal libro "Poesie" di Oscar Wilde
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                  Scritta da: Marzia Ornofoli
                  in Poesie (Poesie d'Autore)

                  Chi non ha mai visto

                  Chi non ha mai visto in una stanza buia
                  Filtrare la luce del giorno
                  -Levandosi da un corpo adorato
                  Per accostare le tende
                  Con gli occhi sfiniti e pesti-
                  Non può capire quel che cerco di dire,
                  Quanto lungo fosse l'ultimo bacio, quanto lento
                  Quanto caldo il suo indugio.
                  Composta venerdì 7 agosto 2009
                  dal libro "Poesie" di Oscar Wilde
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                    Scritta da: Giorgio De Luca
                    in Poesie (Poesie d'Autore)

                    Va', non aspettarmi

                    A volte la mente vaga
                    dentro un labirinto
                    di vie intrecciate.

                    Ti assale il desiderio
                    di sfidare te stesso,
                    combattere il nemico
                    che si annida nel tuo "io".

                    La tua immagine si sdoppia,
                    la parte migliore di te
                    viene calpestata
                    dalla prepotenza del male.

                    Vuoi farti ergere ad eroe,
                    passare per colui che era forte,
                    invece troverai solo biasimo
                    per un gesto inutile.

                    Ci sarà pietà
                    solo per quella mente
                    corrosa dal dubbio
                    per una scelta.

                    Hai deciso di andare via:

                    "Va', non aspettarmi".
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