Poesie d'Autore


Scritta da: Franco Vitale
in Poesie (Poesie d'Autore)

Ora

Ora vorrei
essere libero,
schiaffeggiato dal presente,
piuttosto che nulla,
sbriciolare la croce,
disegnarmi un passato.

Ora vorrei,
acqua fresca sul viso,
piedi tra i petali,
galleggiando sul nulla,
temperatura complice,
seni tra le dita.

Ora vorrei,
due occhi complici,
una voce serena,
un corpo di velluto,
linee regolari,
sesso simmetrico.

Ora vorrei,
tremolii di passione,
vapori di spezie proibite,
sudore caldo,
capelli tra le labbra,
muscoli pronti a tutto.

Ora vorrei,
voler volare,
assecondato al sole,
soffice
come sabbia di silice,
santo e soave...

Ora vorrei l'amore.
Composta martedì 12 aprile 2011
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    Scritta da: Giorgio De Luca
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    È sempre notte (nei loro cuori) Terremoto de l'Aquila 6 Aprile 2009 - 6 Aprile 2011

    C'era silenzio quando l'ombra
    sparse il velo sui loro occhi.

    L'orologio è fermo a quell'ora...

    Per ricordare.

    È sempre notte nei loro cuori,
    non c'è suono, né voce.

    Quel rumore resta vivo,
    non va via,
    riecheggia nella mente
    più forte di un tuono.

    Vorrebbero sradicarlo, ma batte
    come un batacchio di campana
    che annuncia l'inizio della messa.

    Aspettano che si accenda una luce.
    Composta mercoledì 23 marzo 2011
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      Scritta da: Ombra Nella Notte
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Il verme conquistatore

      Guardate! È una serata di gala
      In questi ultimi anni desolati!
      Uno stuolo d'angeli alati!
      Tra i veli e sommersi dal pianto,
      A teatro siede a vedere
      Un dramma di speranze e timori,
      L'orchestra emette a tratti in sordina
      La musica delle sfere.

      Parodiando Iddio nel cielo, i mimi,
      Sottovoce borbottano, sussurrano
      E si gettano qua e là. Marionette
      Soltanto che vengono e vanno
      Al cenno di cose immense informi
      E spostano gli scenari avanti e indietro
      Scuotendo dalle loro ali di Condor
      L'invisibile Affanno!

      Un dramma così variegato, non temete,
      Non sarà scordato!
      Col suo Fantasma per sempre inseguito
      Da una folla che mai non l'afferra,
      In un cerchio che sempre ritorna
      Nello stesso identico punto,
      E molta Pazzia, e ancor più Peccato,
      E Orrore animano la trama.

      Ma guardate, tra la ridda dei mimi,
      S'insinua una forma strisciante!
      Una cosa rossosangue si snoda
      Sbucando dalla scena deserta!
      Si snoda! Si annoda! Tra spasmi mortali
      Suo cibo diventano i mimi,
      Singhiozzano i serafini ai denti del mostro
      Di sangue rappreso imbevuti.

      Spente, spente le luci, tutte spente!
      E sopra ogni forma fremente,
      Funebre sudario il sipario
      Vien giù con fragor di tempesta,
      E gli angeli pallidi esangui,
      Levandosi, svelandosi, dicono
      Che quella è la tragedia "L'Uomo",
      E il Verme Conquistatore, l'eroe.
      Composta martedì 22 marzo 2011
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        Scritta da: Antonio Prencipe
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Seduto in mezzo ad un mare cruente

        Nebbia fitta dentro me.
        Piangerò e sorriderò nello stesso tempo.
        Piangerò seduto sulla
        scogliera di un mare cruente.
        Sorriderò per il dolore inflitto
        al mio cuore già devastato.
        Ho detto si,
        ti ho quasi amato in riva all'ombra
        innocente di un nuovo finto inizio,
        un nuovo riscatto alla mia vita,
        volevo ricominciare a vivere, a sognare
        e invece in un secondo tutto è volato via,
        in alto con la mia sensibilità storpiata,
        confusa dalla ridicola pioggia
        che bagna i miei capelli castani.
        Ma che senso ha, sorridere ed amare
        se poi dentro di te sei già morto
        e non sai come risuscitare?
        Dubbi, ansie, alberi nudi nei miei quartieri
        infuocati di passione per me,
        per quello che ero quant'ero con te,
        per quello che sono senza te,
        per un Addio non detto,
        per una foto strappata dalla mia anima,
        per ogni bacio che rimpiango,
        che maledico inginocchiato,
        cercando e pregando l'angelo più dannato
        di prelevarmi e portarmi con se,
        nell'infinito, nell'uragano senza giorni
        da sperare e notti appese
        alle maniglie delle porte in attesa
        di una guerra da vincere,
        da gettare in culo al mondo,
        spade affilate, bombe non esplose.
        In Amore vince chi dimentica.
        Nella Vita vince chi combatte
        e non si risparmia,
        chi getta sangue e raccoglie vento,
        chi soffre e non smette di sorridere.
        Composta lunedì 21 marzo 2011
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          Scritta da: Anna De Santis
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Non c'è più noi

          E non c'è più niente
          eppure forse, eppure ora
          tento di ricordare
          quello che siamo stati
          tu dici che può bastare
          ed è così lontano quel tempo
          e ti inseguo ancora...
          Ormai come un fantasma
          senza voglia e senza forze
          ti lascio dove sei
          e l'affanno di cercarti è passato ora
          non hai più la mia stessa aria
          non hai compagnia
          d'amore nemmeno ormai l'odore....
          Il tempo passerà lento
          sul mio cuore stanco
          lenirà anche questo dolore.
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            Scritta da: Egizia Russo
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Primavera

            Sai esser dolce
            meravigliosa
            nei tuoi mutamenti...
            Non vi è
            bellezza estasiante
            nelle tue vesti
            Colori tenui
            baciati dal sole
            nascono in te
            piccoli tesori
            della natura.
            Unica magia!
            unica ebbrezza
            al polline del tuo
            germogliare
            delizie della
            tua freschezza...
            Profumi intensi
            al tuo fiorire
            rosa candido
            è la tua veste
            rosa profumata
            è il tuo nome...
            Fior di pesco!
            l'arrivo della primavera!
            Composta lunedì 21 marzo 2011
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              Scritta da: Duilio MARTINO
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Abruzzi... i monti ed il mare

              Massicci e le profonde gole scavate,
              tratturi arditi, squarci che secolari,
              son madidi sudari d'aspre vallate,
              eterne segnature già leggendarie.

              Da indomite tribù di terre Sannite,
              temibili briganti, genti efferate,
              il grido scuote i miei monti impoveriti
              turbando le coscienze meno assonnate.

              La vivace e sorgiva acqua da sui monti
              è giunta sull'adriatico litorale
              or sosta stanca tra le globali sponde
              quietata e poi confusa dall'aspro sale.

              Non voglio udire quel fraudolento amico
              il patto secolare non fu onorato,
              ridare alla sorgente il suo fluido antico
              da nuvole e dal vento l'aiuto dato.

              Trafitto dai frammenti dei mille inganni
              il vento sulle cime mi condurrà
              e giunto in quota alla fine dei miei anni
              sfiorar le amate vette in eternità.
              Composta sabato 17 luglio 2010
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                Scritta da: Antonio Prencipe
                in Poesie (Poesie d'Autore)

                In silenzio

                Chi in silenzio ama
                in silenzio vive.
                Chi muore gridando l'amore sbiadito
                come un tatuaggio inciso sulla pelle,
                in silenzio affoga, nelle proprie urla
                soffocate da un'anima
                ossidata sull'asfalto sconfinato
                dalla luce del sole
                che lacrima raggi e sangue dal color ruggine.
                Chi sposa l'eternità
                vive sospeso ad un filo di nylon
                dal tempo spezzato, fuoco eterno dell'inverno
                freddo come la notte ma dolce
                come il rumore dei tulipani
                che piangono nel vento arido d'incanto.
                Chi ha paura dell'odore
                soffocato d'erba bruciata in silenzio piange
                neve e smeraldi sbattuti al suolo,
                condannati dalla scia intrepida
                di mille stelle comete dorate come l'aurora
                illuminata dal riflesso lunare
                di un paradiso già morto.
                Stelle comete cadenti in un
                bicchiere rotto e sul fondo
                inchiostro e cenere si perdono
                tra le gocce inebrianti d'alcol e follia.
                Chi nella notte scrive poesie
                in silenzio canta l'aborto spontaneo
                di un cuore disarmato e senza emozioni.
                Chi nel mare coltiva sogni e amori
                in silenzio strangola i peccati disciolti e gettati
                nella sabbia armonica, sublime
                di finti miracoli e finte destinazioni,
                spezzate dal dolore tristemente
                colpito dall'ombra maleducata
                di un cielo inappropriato
                senza lucciole e finti tesori
                in questo strano territorio misterioso.
                Composta domenica 20 marzo 2011
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                  Scritta da: Silvio Squillante
                  in Poesie (Poesie d'Autore)

                  No Title #1

                  Brillante pioggia
                  illuminò le rughe
                  di quel salice dalla pelle spessa.
                  Ritto nella sua vetusta anima
                  implorava pietà,
                  si sporse in un impeto d'amore
                  supplicando Dio di non portargli via
                  il suo ultimo pezzo di vita,
                  di non far piangere
                  il suo vecchio cuore.
                  Cadde distrutto nel portico
                  ma si tirò su in primavera
                  in tempo per raccontar la storia
                  dell'aquila che maestosa volo via
                  aprendo le sue possenti ali.
                  Composta mercoledì 16 marzo 2011
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