Vallate devastate di colore. Campi strapieni di rose, luogo sacro, aria pura. Spirito libero in volo fra le fronde degli alberi. Un urlo di gioia per la felicità di essersi liberati dalle catene della vita. Fantasia sboccata da una bottiglia di vetro, chiusa da un tappo fatto di realtà nera. Insicurezza di vivere, barriere omesse da mentalità chiuse. Un solo stato variabile, con la speranza di cambiare le cose, una strada, un sentiero che porta alla libertà.
Dolcezza statica. Coperta che riscalda il cuore in un giorno disfatto. Aria tiepida, brivido lungo la pelle. Sublime apparenza, lacrima fuggente lascia la scia, morbida e lucente cade su un velo roseo, mano vellutata, profumo d'amore. Ansia sconfitta e paura soffocata. Sicurezza di essere amati.
La proiezione della luna sopra un bicchiere di cristallo. Libertà brillante e fuga impossibile. L'immenso spazio dipinto di nero, un solo chiarore, una sola salvezza. Grandi ombre grigie coprono l'oscurità, e il cuore viaggia attraverso i sogni.
Suona sintetica questa paura, come finte rose che riforniscono il prato di gioia nel tempo in cui esso disperato cerca colore per coprire il vuoto della ruggine scricchiolante. L'aspirazione più sentita è ora sotto il nero macigno dell'inaspettato freddo mascherato da punto interrogativo.
Leggero petalo di un fiore non morto, sorgente di fiato e respiro del mondo vendutosi per un bacio, morbido desiderio forte di follia tenebrosa e terrorizzante come l'incubo del cielo che impaurisce i cuori più coraggiosi con i salti dell'amore.
Bianca voglia profana di rubar un violento istinto, generale sorriso pronto a reagire al bivio del sentiero. Crudele invisibile strada fatta di fangose sabbie mobili.