Poesie d'Autore


Scritta da: Anna De Santis
in Poesie (Poesie d'Autore)

Ultima edizione

Sono un libro che nessuno ha mai interamente letto
lasciato pagine intere da rivedere
con correzioni ancora da prevedere
ma mi sorge un sospetto
che forse non sia stato scritto interamente
per mio volere
ma vi garantisco con tanto amore.
Le pagine sono state combinate
dal tempo e dalle circostanze
dalla vita e dalle varie presenze
forse qualche frase và cambiata
qualcuna aggiunta e separata
studiarlo tutto capisco... è solo un emozione
ma ve lo raccomando
anche perché sarò sicuramente un ultima edizione.
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    Scritta da: Anna De Santis
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Anche se

    Anche se qualche volta sembra che il sole non splenda
    anche se pare girare tutto all'incontrario
    e velocemente strappi il calendario
    ed è passato ancora.
    Un anno e poi un altro
    senza trovare il modo per poter cambiare
    senza la forza e senza coraggio
    per poter scappare.
    E intanto tutto scorre lento
    come un fiume ormai chiuso nel suo letto
    senza salite né discesa alcuna... senza lamento.
    Mi ritroverò la neve sui capelli
    e non andrà via scivolando
    si perderà in lacrime
    e guarderò nello specchio chi non riconosco
    chi amava il bosco
    e tutte le paure aveva allontanato
    il lupo... io l'avevo incontrato e combattuto
    poi ti lasci andare
    e senza sogni tenti di arrivare
    ma dentro grida quella voglia ancora
    di osare e di distruggersi da sola
    e non si può fermare ed una corsa ancora verso il mare
    per liberare l'ultimo sogno
    che grida e preme per uscire
    vivere ancora... si... lo voglio fare.
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      Scritta da: Gabriella Bellino
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Solidità nascoste

      Sasso,
      quanto dici
      pur se non parli.
      Fai guizzare l'animo
      quando ti si lancia
      a pelo d'acqua,
      sei simbolo di catastrofe
      quando ti si vede ammucchiato
      ai piedi di rovine,
      mentre sei fonte di ricerca
      se ti si scorge sui resti
      di siti archeologici,
      diventando anche
      esempio significativo
      in tante parabole di Gesù
      sia da pietra che da sasso.
      Vivi la storia
      di chi ti calpesta
      anche solo
      parlando di te,
      quando mettiamo
      una pietra sopra
      su qualsiasi cosa
      fino al giorno in cui
      verrai posta come lapide
      ad eterna compagnia
      della nostra storia.
      Ed ora concludo
      con quella mia,
      costruita su un sasso
      che non va più via,
      di gran lunga
      il mio preferito,
      perché mi ha fatto godere
      della sua frescura
      quando abitavo
      tra delle mura
      fatte di sassi,
      arroccate
      su di una montagna
      a sua volta anch'essa
      poggiata su sassi,
      qualità che l'ha salvata
      dal terremoto dell'ottanta
      insegnandomi a non soccombere
      ai terremoti della vita,
      che mi hanno provata
      ma non distrutta,
      forse perché le mie radici
      affondano in quelle pietre
      origine della mia poesia
      di cui mi domando
      se sia altrettanto solida.
      La risposta l'avrò
      solo e soltanto
      se riuscirò ad arrivare
      a scagliarne il sasso.
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        Scritta da: Gabriella Bellino
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        La sveglia per l'infinito

        Zero,
        simbolo di un cerchio
        senza fine
        né principio
        come quando
        si ricomincia da zero,
        senza pensare
        che ci si addentra
        nell'Infinito,
        quell'Infinito racchiuso
        nel proprio IO,
        ed ecco presentarsi
        una "O"
        simile ad uno zero
        ma questa volta
        simbolo di meraviglia
        verso un mondo
        che non ti assomiglia
        per cui hai deciso
        di varcare la soglia
        di quello zero
        che scoprirai
        molto più vero
        di quel mondo esterno,
        così la realtà
        non sarà più sfuocata
        ma ben delineata.
        Ed il cerchio si chiuderà
        non perché sei uno zero
        ma perché sei diventato
        un intero,
        non più schiavo
        di una società dormiente
        a cui se vorrai
        potrai sempre regalare
        la tua sveglia per l'infinito.
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          Scritta da: Gabriella Bellino
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Come un filo d'erba

          Filo d'erba
          che cresci dove
          meno te l'aspetti...
          sul ciglio di una strada,
          su un muro disabitato,
          su delle rovine datate...
          contro ogni regola
          ed ogni limitazione umana,
          quasi a voler ribadire
          che nulla può l'uomo
          contro le leggi della natura.
          La vera padrona
          di quella che crediamo
          la nostra libertà,
          sicuramente inferiore
          a quella di quel filo d'erba
          con cui entriamo in contatto
          solo e soltanto
          se facciamo nostro
          il respiro della natura
          attraverso quello
          della nostra anima
          che scopriremo essere
          l'alito di Dio
          se ci lasceremo scuotere
          dal vento del creato
          per diventare così
          quella bandiera di libertà
          sventolante le acquisite
          parole di verità.
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            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Il figlio

            Sai da dove vieni?
            ... vicino all'acqua d'inverno
            io e lei sollevammo un rosso fuoco
            consumandoci le labbra
            baciandoci l'anima,
            gettando al fuoco tutto,
            bruciandoci la vita.
            Così venisti al mondo.
            Ma lei per vedermi
            e per vederti un giorno
            attraversò i mari
            ed io per abbracciare
            il suo fianco sottile
            tutta la terra percorsi,
            con guerre e montagne,
            con arene e spine.
            Così venisti al mondo.
            Da tanti luoghi vieni,
            dall'acqua e dalla terra,
            dal fuoco e dalla neve,
            da così lungi cammini
            verso noi due,
            dall'amore che ci ha incatenati,
            che vogliamo sapere
            come sei, che ci dici,
            perché tu sai di più
            del mondo che ti demmo.
            Come una gran tempesta
            noi scuotemmo
            l'albero della vita
            fino alle più occulte
            fibre delle radici
            ed ora appari
            cantando nel fogliame,
            sul più alto ramo
            che con te raggiungemmo.
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              Scritta da: mor-joy
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              La fiera dei miracoli

              Un miracolo comune:
              l'accadere di molti miracoli comuni.

              Un miracolo normale:
              l'abbaiare di cani invisibili
              nel silenzio della notte.
              Un miracolo fra tanti:
              una piccola nuvola svolazzante,
              che riesce a nascondere una grande pesante luna.
              Più miracoli in uno:
              un ontano riflesso sull'acqua
              e che sia girato da destra a sinistra,
              e che cresca con la chioma in giù,
              e non raggiunga affatto il fondo
              benché l'acqua sia poco profonda.
              Un miracolo all'ordine del giorno:
              venti abbastanza deboli e moderati,
              impetuosi durante le tempeste.
              Un miracolo alla buona:
              le mucche sono mucche.
              Un altro non peggiore:
              proprio questo frutteto
              proprio da questo nocciolo.
              Un miracolo senza frac nero e cilindro:
              bianchi colombi che si alzano in volo.
              Un miracolo – e come chiamarlo altrimenti:
              oggi il sole è sorto alle 3,14
              e tramonterà alle 20.01
              Un miracolo che non stupisce quanto dovrebbe:
              la mano ha in verità meno di sei dita,
              però più di quattro.
              Un miracolo, basta guardarsi intorno:
              il mondo onnipresente.
              Un miracolo supplementare, come ogni cosa:
              l'inimmaginabile
              è immaginabile.
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