Poesie d'Autore


Scritta da: MASSIMO GRILLI
in Poesie (Poesie d'Autore)

Ti lascio al mare

La sera comincia a far freddo
te ne accorgi dai fiori che si nascondono,
rimangono i colori nei pensieri.
Cammino solitario gabbiano con un alito di mare che leggero
punge il viso, mentre guardo ad oriente cercando la luna.
Al mattino comincia a far freddo
te ne accorgi quando le prime carezze di luce
che filtrano tra le fessure di persiane dispettose fanno male.
Silenzioso viandante nei giorni che compiono
il ciclo, con quel lento incedere
come lo scandire di una malinconia latente
che non vuole abbandonare l'anima e si culla nei pensieri.
Sono stanco, inciampo nei mie passi
a volte barcollo, a volte mi ritrovo occhi al cielo.
Vorre che tu fossi qui
a regalarmi quell'odoroso silenzio d'amore
che aiutassi queste tremolanti mani
a rovistare nei colori dell'anima
Sono il poeta dell'amore che si fa beffe delle emozioni
eppure lo dipingo con i colori più belli,
quelli dei tuoi occhi Amore mio, lo vivo con la gioia di un bambino
che ancora non sa quanto sia amaro vivere.
Questo Amore nascosto tra le pieghe dei fiori
dimenticati nelle fessure dei muri che il tempo segna
con delle profonde cicatrici.
Questo amore timida stella per cieli troppi grandi.
Forse è il tempo di smettere di fare finta,
lasciare parlare le emozioni.
Ti racchiudo in una conchiglia e ti lascio al mare
capita magari che un onda ti riporti da me.
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    Scritta da: MASSIMO GRILLI
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    La rosa d'inverno

    Scusa ho voglia di te
    in questa notte uggiosa
    con la pioggia che scende piano
    per non disturbare il mio desiderio.
    Avrei voglia di respirarti al lume di una candela
    che gioca a nascondino con le tende
    di una casa abbandonata accarezzata dal mare,
    in una stanza dove ci siamo solo io e te,
    la nostra pelle la nostra passione.
    È una notte uggiosa,
    difficile prendere sonno quando ho voglia di te
    di sentirti respirare sulla mia pelle
    mentre la luce di una candela si fa piccola,
    restano i nostri sospiri affannosi
    che rimbombano nella notte.
    Aspetterò l'alba
    appoggiato ad una fredda finestra
    accarezzata dall'inverno,
    mi scalderà l'idea di te.
    La luce del mattino mi sorprenderà.
    Spoglia il tuo cuore
    dalle catene della ragione,
    soffia via la quotidianità del vivere
    cogli la rosa d'inverno
    che sorprende
    tra i campi spenti di Novembre
    prova a respirare il suo profumo
    portala con te
    sul cuore.
    Capirai molte cose.
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      Scritta da: Arilor
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Mani che guardano, occhi che camminano

      Ti guardo
      e sorrido
      le tue mani sono nodose e sono
      mani che vivono
      mani che lavorano
      mani che ascoltano
      mani che guardano
      mani che amano.

      Il tuo sorriso è delicato ed è un
      sorriso che comunica
      sorriso che partecipa
      sorriso che soffre
      sorriso che canta
      sorriso che ama.

      I tuoi occhi sono vivi e sono
      occhi che comprendono
      occhi che camminano
      occhi che accarezzano
      occhi che parlano
      occhi che amano.

      Grazie per accompagnarmi.
      Grazie per amarmi.

      Grazie nonno.
      Composta giovedì 24 novembre 2011
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        Scritta da: Egizia Russo
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Il tuo ritratto

        Dipinsi
        il tuo ritratto
        senza sapere
        il tuo nome...
        t'ho dipinto
        con i colori
        dell'arcobaleno
        per i miei occhi!
        Riflessi rosa
        spennellati
        di luce...
        i miei sogni!
        Cieli limpidi
        senza nuvole...
        gemme lucenti
        per il mio cuore!
        Stormi di rondini
        in volo
        la mia anima!
        L'esser libera
        d'amarti
        senza inibizioni...
        t'ho baciato
        con sentimento
        stretto
        al mio seno
        chiamandoti
        ... mio amore!
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          Scritta da: Tania Scavolini
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Appunti di un addio

          Prendi nota su un foglio sgualcito
          di parole che hanno avuto un senso
          e fanno ancora male
          come lame a ferire il cuore.
          Beffarde suonano false
          solo ora,
          che il tempo ha reso
          una straziante verità.
          Appunti di un addio,
          scritti con mano tremante
          e intrisi di inchiostro
          che si scioglie al pianto.
          Vedi quelle parole
          deformarsi in macchie
          sempre più estese
          e sparire inghiottite nel nulla.
          E riparti da lì,
          da quel vuoto di parole,
          sollevi il capo chino
          ribellandoti al dolore.
          Respiri la vita che non è finita
          come per riprendere fiato,
          più forte risorgi
          e te stessa ritrovi...
          Composta martedì 6 aprile 2010
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            Scritta da: Tania Scavolini
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Maledetto amore

            Sorvolerò gli ignoti spazi
            e le distanze dei tuoi silenzi,
            busserò alla porta chiusa
            della tua coscienza,
            ti strapperò dalle spire
            della tua cieca indifferenza.
            Attirerò il tuo infido sguardo
            sulla mia umana presenza,
            mostrandoti i profondi solchi
            di quella sofferenza muta
            dovuta alla tua assenza,
            ombra svanita in un arido deserto.
            Solleverò una mano infine
            per una carezza lieve
            a voler sciogliere il ghiaccio
            che imprigiona il tuo cuore.
            Ma il tempo impietoso
            ora si è fermato,
            ... mio maledetto amore.
            Composta sabato 10 luglio 2010
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              Scritta da: ROSARIA MINOSA
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Lettera di una mamma

              I nostri sogni, si sono fermati quel maledetto giorno.
              Uno squillo di telefono... una corsa in ospedale... t u... eri già in sala operatoria
              all'improvviso per me e tuo padre,
              non c'era luce... non c'era sole... non c'erano parole... ma solo buio... fitto... nero.
              L'inferno era dentro di noi. L'inferno era attorno a noi.
              Da quel momento, i secondi... i minuti... le ore... i giorni, tutto sembrava andare lentamente.
              Il tempo si era fermato. Tutto era immobile... le persone... l'aria, tutto ciò che era attorno a noi.
              . Solo l'attesa... era viva. Attesa così lunga... amara... dolorosa.
              Ti avevano tagliato la strada, non avevano rispettato lo stop,
              a me e tuo padre, non interessava, era importante, solo il tuo respiro,
              sentire la tua voce, sentirsi chiamare "mamma e papà".
              All'improvviso, mano nella mano,
              io e tuo padre abbiamo iniziato a camminare in una nuova strada.
              I nostri sogni "distrutti". Vederci invecchiare assieme, tra le grida gioiose dei nostri nipoti,
              vederti davanti all'altare con la tua "sposa". Sogni lontani... Sogni svaniti.
              era come se io e tuo padre, ti avessimo partorito in quell'istante "UN NUOVO FIGLIO".
              Io e tuo padre, mano nella mano, piano piano, abbiamo dovuto conoscerti.
              Il nostro futuro, il tuo futuro,
              non sarà più di schiamazzi di bambini o vederti soffrire per le tue prime cotte.
              Il nostro futuro, è fatto e sarà di piccoli gesti
              guardarti negli occhi, e cercare di cogliere il tuo primo sorriso.
              Non possiamo più camminare assieme, le tue gambe non potranno più muoversi,
              le tue braccia non potranno più abbracciarci, la tua bocca non dirà più "MAMMA E PAPÀ".
              La nostra vita, la tua vita, và nello stesso binario. Il nostro treno non corre, ma procede.
              adagio, lento. La strada non è più scura,
              ma io e tuo padre riusciamo a vedere ogni giorno, un piccolo spiraglio di Luce.
              Luce che è presente, anche quando la sera tutto tace, e il buio e il silenzio
              prendono il sopravvento.
              Perché è quella "Luce", che ci dà la forza e il coraggio,
              di dire "DOMANI È UN ALTRO GIORNO".
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                Scritta da: Giorgio De Luca
                in Poesie (Poesie d'Autore)

                Il bambino che amava prendersi gioco della miseria

                Come ogni sera, rivive pagine di vita.

                Il nastro gira...

                Riconosce il bambino che camminava
                scalzo sulla neve e sognava di volare
                a due passi dal cielo nei giorni di sole.

                Lo rivede quando, stanco, sedeva sotto
                il portico chiedendo l'elemosina vestito
                di sorrisi.

                Vorrebbe svegliarsi...

                Fa ancora in tempo a vedere il rosario
                sul petto di un vecchietto che, bambino,
                amava prendersi gioco della miseria.
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                  Scritta da: Giorgio De Luca
                  in Poesie (Poesie d'Autore)

                  Il senso dell'amore

                  Luminosi occhi s'accendono
                  nell'ora gioiosa.

                  Germoglia nei coltivati campi
                  di primule bianche e gigli profumati
                  il senso dell'amore.

                  Dolce musica è primavera.

                  Il fiorire delle parole nelle pagine
                  di un libro senza titolo.

                  L'eco d'una voce apre ai ricordi...

                  ne ascolto il canto.
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