Poesie d'Autore


Scritta da: Cinzia Coppola
in Poesie (Poesie d'Autore)

Il silenzio dell'Amore

Il nostro Amore è fatto di silenzi,
Silenzi che parlano,
Silenzi che odono,
una dolce sinfonia
sprigionata dalle nostre calde e umide bocche
che si cercano avidamente,
si baciano e si riempiono d'anima.

Silenzi asciugati dal fuoco
che arde nei nostri cuori,
un fuoco rovente
che ci consuma piano piano
fino a renderci fitta nebbia,
una nebbia di calore
che comincia a planare
librandosi nell'aria che sa di noi.

Ci respiriamo
invasi di infinite goccioline,
tanto somiglianti a minuscole perle intrise d'amore.

Un'amore dal silenzio assordante,
un'amore incapace di intendere,
ma capace di volere.

Questo amore che non sa rinunciare,
quest'amore che vuol farci morire di desiderio,
lasciandoci senza fiato.

Una morte di passione,
una morte che ci porterà ad una nuova nascita, dove insieme rinasceremo e mai ci divideremo,
continuando a comprendere i nostri inconfondibili silenzi,
violentati dall'eterna passione.
Composta mercoledì 7 dicembre 2011
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    Scritta da: Egizia Russo
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Le ali dell'amore

    Nella mente
    affiorano
    momenti
    fugaci
    rapiti
    dal cuore
    volteggia
    il tuo viso
    sfiorandomi
    l'anima
    sentir
    l'ebbrezza
    di quei giochi
    innocenti
    avvolti
    nelle ali
    leggere
    dell'amore...
    d'un tempo
    passato!
    Un tempo
    che scolora
    ma non
    cancella
    l'essersi
    amati...
    sulle ali
    dell'amore
    io
    ti amai...
    Composta martedì 6 dicembre 2011
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      Scritta da: barbis
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Amori e disamori n. 3

      ... Aprirono porte
      illuminarono stanze
      visitarono pagine
      furono anarchia
      corsero nell'ironia
      e nel "De profundis"... .

      ... tornando.
      Tu non so.
      Io sorridendo
      ho aspettato
      l'alba...

      ... non si replica.
      Così dicono i libri
      l'orologio il metro
      l'acqua che scende dal vetro
      e dietro la tua fotografia
      una minuta grafia e nebbie sottili
      che avvolgono passati prossimi
      passati remoti e trapassati.
      Come fili...

      ... ma ti ho voluto bene.
      Strano. Succede.
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        Scritta da: Silvana Moscati
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Una lacrima d'emozioni

        Piccola, minuscola goccia
        che viaggia dal cielo
        sorella maggiore di una lacrima che scende sul viso
        come la nuvola che sfoga la sua completezza.
        Scendono lacrime colme di amarezza
        oppur, piene di gioia insostenibile.
        Piccola, minuscola goccia
        che delinea i tratti del tuo viso
        timida testimone, di un'emozione che non sa trattenersi.
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          Scritta da: Silvana Moscati
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Oltre il tramonto

          Viaggerò...
          oltre il tramonto...
          a piedi nudi...
          superando le intemperie...
          gli ostacoli...
          viaggerò...
          per raggiungerti...
          oltre il tramonto...
          con addosso un solo abito...
          per tutte le stagioni...
          a scaldarmi il cuore...
          basterà chiudere gli occhi...
          oltre il tramonto...
          saprò riconoscerti...
          fra i colori dell'arcobaleno...
          perderò la strada del ritorno...
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            Scritta da: Antonio Prencipe
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Amore nero nel cuore ghiacciato

            Il cervello è caduto
            assieme all'anima sul pavimento di ceramica...
            Non si rompe... si squarcia
            come un cristallo troppo fragile.
            E le mie angosce divengono vertigini,
            i passi inquieti come le mura
            del mio egoismo si sgretolano
            funesti al suono della tua voce.
            In fondo all'estate non c'è più
            l'anima dispersa tua.
            Solo grasso dolore che invade
            il tuo grigio è scheggia assordante
            tra le polveri della tua anima infranta
            alle sorde orecchie dei finti cuori.
            Nascondendo le preghiere fatte sotto le coperte
            stringevo forte il respiro
            annunciando il mio canto spietato
            contro l'immane dramma che è la vita
            porgendo alla mia dignità
            le mie più sentite condoglianze.
            Diviene inverno e non so più muovermi
            il ghiaccio penetra e tu lecchi
            avventata il ghiacciolo
            amaro delle mie ferite.
            Speri di spegnere questa macchina
            infernale senza amore
            che spara sentimenti nel tuo ventre viscido.
            Io sono quello che il tempo
            e il dolore mi hanno fatto diventare
            scuoti la testa ignara,
            mi porgi il fagotto dolce
            del tuo cuore pulsante cercando
            di ridar vita a noi.
            Sei intrepida ma la risposta è sorda,
            cieca... si perde nel baratro
            delle preghiere nere.
            Guerra fredda, silenzio assoluto
            sotto le labbra sole
            come i raggi dell'amore che ormai
            non ci sfiorano più.
            Rinasceremo insani domani
            in un campo di grano nero
            emarginati dal tempo e da noi stessi.
            Composta venerdì 2 dicembre 2011
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              Scritta da: Antonino Gatto
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Caro Happy

              Caro amico mio fidato,
              ancora oggi ti ho sognato.
              Il ricordo del tuo amore non si spegne,
              e pensandoti ogni tanto si riaccende.
              Mi ricordo quando tenero e piccino,
              ti ho svezzato come fossi il mio bambino,
              e tu già grande, nonostante la tua età,
              mi hai trattato come fossi il tuo papà.
              È per questo che dall'alba, a notte fonda,
              tu hai vissuto, con me accanto alla mia ombra,
              e anche quando ricevevi pane secco,
              tu eri sempre a me fedele accanto al letto.
              Mille volti mi hanno avuto e poi lasciato,
              alcune donne ti hanno anche accarezzato,
              e mentre io perdevo tempo dietro l'amore,
              non mi accorgevo che era al mio fianco, senza parole.
              Quanto mi manchi amico fido prediletto?
              Quanto vorrei averti ancora accanto al letto,
              per rivedere l'amore in volto come allo specchio,
              ogni mattina, quando per sveglia, mi leccavi l'orecchio.
              Composta lunedì 5 dicembre 2011
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                Scritta da: Antonio Prencipe
                in Poesie (Poesie d'Autore)

                La guerra non ripaga le lacrime

                La parola Pace ormai insanguinata
                rinasce ogni volta dentro
                una bandiera colorata.
                Un corpo senza respiro...
                Si Dio prendi anche me,
                un'altra croce non fa rumore
                nel cimitero degli innocenti.
                I corpi immobili: vittime
                della guerra stesi a terra
                come sigarette calpestate dal vento.
                Parole gettate nel camino assieme
                alla disperazione dei folli.
                Pensieri sfuggenti sono i missili
                che sfiorano i capelli neri
                come il nulla che presto arriverà.
                Abbracciava sua mamma e sorrideva
                al suo carnefice il bambino
                dalle lacrime argentate...
                La sua purezza prima di diventar tempesta
                rimase a guardare il sangue grondare
                dalle labbra astemie di un soldato
                venuto da lontano per morire solo
                in quella pace che tanto aveva predicato.
                Il portinaio del paradiso attende
                le anime per salvarle definitivamente
                da questa guerra fredda scambiata per libertà.
                Dio si lavò le mani...
                I peccati perdonati e i corpi nei fiumi
                consumati, divorati dai falchi codardi.
                Scannati come animali e gettati
                nei pozzi troppo profondi per
                poter essere trovati dall'amore.
                Guerre Sante che non conoscono fame
                e preghiere di bambini morti sugli altari
                costeggiati da petali e lacrime d'angeli.
                Caccia all'uomo scambiata per incidente
                stradale nell'autostrada della vita.
                Un tulipano sui corpi deturpati
                nascerà ogni volta che una
                goccia di sangue sfiorerà
                il terreno prosciugato dal dolore.
                E camminare a piedi nudi sul filo spinato
                per poi squarciarsi l'anima
                con i cristalli di neve rovente.
                Aerei di carta un giorno torneranno in cielo
                ricordando al mondo che la guerra
                è solo una lacrima spezzata che cade
                dagli occhi di chi la guarda.
                Composta domenica 4 dicembre 2011
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                  Scritta da: Fabio
                  in Poesie (Poesie d'Autore)

                  Amore morte – Amorte

                  Ti sembra di essere come uno scrittore analfabeta,
                  come un tennista senza braccia,
                  come uno spazzolino senza setole.
                  Ti senti inutile nella tua funzione,
                  quando, il motivo per cui, mentre il sole si leva in cielo
                  tu ti levi dal letto
                  per uscire di casa;
                  andare di fretta per raggiungere un posto,
                  che non vuoi raggiungere,
                  fare un qualche cosa, che non vuoi fare
                  perdere del tempo, che non vuoi perdere
                  essere pieno di responsabilità,
                  che non vorresti avere.
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