Poesie anonime migliori


Scritta da: Federico
in Poesie (Poesie anonime)

A Silvio

Silvio caro, mio grande amore
portami sempre nel tuo cuore.

Tu che fai tutto in quattro e quattr'otto
rubaci presto l'articolo 18.

Giacché sei senza coscienza
rubaci pure la contingenza.

Visto che sei senza pietà
levaci pure l'anzianità.

E se vuoi fare le cose serie
lasciaci anche senza ferie.

Per migliorare la situazione
togli di mezzo la liquidazione.

Se l'inflazione ancora dilaga
fregaci pure la busta paga.

E per far dispetto ai sindacati
aumenta la schiera dei disoccupati.

Affinché sia tutto normale
facci pagare l'ospedale.

Perché vada tutto a buon fine
facci pagare le medicine.

Per evitare ulteriori danni
ti prego, mandaci in pensione a novant'anni!

Santo Silvio da Arcore
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Elisabetta
    in Poesie (Poesie anonime)

    Il denaro

    Il denaro può comprare una casa ma non un focolare.
    Può comprare un letto ma non il sonno.
    Può comprare un orologio ma non il tempo.
    Può comprare un libro ma non la conoscenza e la saggezza. Può comprare una posizione ma non il rispetto.
    Può pagare il dottore ma non la salute. Può comprare il sesso ma non l'amore.
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Silvana Stremiz
      in Poesie (Poesie anonime)

      Sei...

      Sei bella come un fiore che profuma le mie giornate.
      Sei splendente come il sole che illumina lo scorrere dei miei giorni.
      Sei luminosa come la luna che illumina anche le più oscure notti.
      Sei leggiadra come una farfalla che pur sapendo la brevità della loro vita continuano a volare e a portare felicità dovunque essa vada.
      Sei laboriosa come un'ape che porta l'unica fonte vitale al centro dell'alveare.
      Sei come una stella cadente che mi fa esprimere desideri pieni di amore e speranza.
      Vota la poesia: Commenta
        in Poesie (Poesie anonime)

        Quella parte di te

        Ti porto con me, qui dentro...
        nel mio cuore...
        Non potrò mai dimenticarti
        né ti chiedo di aiutarmi a non pensarti...
        La vita è anche questo:
        accorgersi di capirsi
        ma non poter stare insieme
        perché troppo diversi in tutto.
        Sappi soltanto che ti ho
        voluto e ti voglio un gran bene...
        Voglio ricordare quella parte di te
        che mi ha fatta stare bene...
        Voglio ricordare quella parte di te
        che mi ha aperto il cuore.
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Pablo L.
          in Poesie (Poesie anonime)

          E penso ancora a te

          Profumo di mare da una finestra sconosciuta
          Un ricordo fugge dalla porta mentre una speranza invade la stanza
          E penso ancora a te
          Sarà la brezza che porta i tuoi occhi?
          Un respiro profondo e cado giù
          Ubriaco senza aver bevuto
          Stanco di camminare, provando a correre
          E penso ancora a te
          Sarà che ho tanto aspettato, che molto ho sbagliato
          Poi rido, rido di me.
          E penso ancora a te
          La tua pelle bianca è il sogno perfetto
          Il cammino ideale che porta al tuo seno
          Al tuo ventre morbido dove trovo un rifugio sicuro
          Chiudo gli occhi e ti cerco vicino a me
          Ma tu non ci sei, io rido di me
          E stranamente, sarà il cuore, la mente o od un brivido
          Io, penso ancora a te.
          Composta sabato 19 aprile 2014
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Grinch
            in Poesie (Poesie anonime)

            Amore

            Amore,
            Amore storpio, Amore Mio bello,
            mi fai male ogni volta che torni
            mi fai annegare quando torni
            vorrei morire
            solo per non sentirmi cosi bene
            per poi sentirmi cosi male;
            perché ogni volta che arrivi,
            so che te ne dovrai andare e,
            ogni volta che parti mi sento morire! Sei il sentimento più puro,
            dolce demente e stupido!
            Ogni volta che ti innamori,
            la tua ragione cade in un abisso
            dove diventa totalmente inutile! Diventi un coglione,
            dove tutto ha un colore perfetto,
            una forma perfetta...
            ma lui è al di la dell'immaginazione
            e della perfezione
            è eccesivamente perfetto e bello,
            è lui la persona del quale ti sei innamorata...
            Ma poi per una ragione
            o per un'altra la perdi,
            rimani solo e
            allora cominci ad odiarlo,
            quel sentimento che
            ti aveva reso cosi felice, cosi... meravigliosamente leggero e libero, adesso,
            sembra un'incudine,
            incollata alla tua schiena
            che non ti lascia rialzare,
            che non ti lascia reagire perché, quell'amore è ancora li,
            ti tormenta
            con tutti i momento belli vissuti,
            gli attimi passati,
            le esperieze insieme,
            tutto diventa piu doloroso e,
            sempre piu odiato;
            perché prima eri felice
            e adesso sei solo un corpo,
            senza anima, senza vita, senza amore.
            Vota la poesia: Commenta
              in Poesie (Poesie anonime)

              L'amore

              Quando ti ho visto per la prima volta
              ho capito che eravamo fatti per restare uniti.
              Ho cercato di parlarti,
              ma non mi degnavi di uno sguardo, e ho rinunciato.
              Ho cercato di avvicinarmi,
              ma ti allontanavi per quanto più ne era possibile, e ho rinnunciato.
              Ho cercato di conoscerti,
              ma il tuo essere troppo sicuro me lo impediva, e ho rinunciato.
              Ho cercato di dimenticarti,
              ma ogni volta qualcosa me lo impediva, ho rinunciato.
              Ho capito che qualcosa in me era cambiato.
              Ero innamorata... e bene si...
              l'amore mi metteva in confusione, ma non ho rinunciato!
              Vota la poesia: Commenta
                Scritta da: Rosarita De Martino
                in Poesie (Poesie anonime)

                Caro Gesù Bambino, ti voglio avvisare...

                Caro Bambino,
                ora che di nuovo nasci bambino sulla Terra,
                ti voglio avvisare:

                Non nascere nella cristiana Europa:
                ti metterebbero solo solo davanti alla Tv
                riempiendoti di pop corn e merendine
                e ti educherebbero a essere competitivo,
                uomo di potere e di successo,
                e a essere un "lupo" per altri bambini
                semmai africani, latinoamericani o asiatici.
                Tu che sei l'Agnello mite del servizio.

                Non nascere nel cristiano Nord America:
                ti insegnerebbero che sei superiore agli altri bambini,
                che il tempo è denaro,
                che tutto può essere ridotto a business, anche la natura,
                che ogni uomo "ha un prezzo"
                e tutti possono essere comprati e corrotti;
                e ti eserciterebbero a sparar missili e a fare embarghi
                che tolgono cibo e medicine ad altri bambini.
                Tu che sei il Principe della pace.

                Evita l'Africa:
                ti capiterebbe di nascere con l'aids
                e di morire di diarrea, ancora neonato
                oppure di finire profugo in un Paese non tuo
                per scappare a delle nuove stragi degli innocenti.
                Tu che sei il Signore della Vita.

                Evita l'America Latina:
                finiresti bambino di strada oppure ti sfrutterebbero
                per tagliar canna da zucchero o raccogliere caffè e cacao
                per i bambini del Nord del mondo
                senza mai poter mangiare una sola tavoletta di cioccolato.
                Tu che sei il Signore del creato.

                Evita anche l'Asia:
                ti metterebbero "a padrone" lavorando quattordici ore al giorno
                per tappeti oppure scarpe, palloni e giocattoli
                da regalare... a Natale... ai bambini del Nord del mondo,
                e tu andresti scalzo e giocheresti a calcio con palloni di carta o pezza.
                Tu che sei il Padrone del mondo.

                Ma soprattutto non nascere... di nuovo in Palestina:
                alcuni ti metterebbero un fucile, altri una pietra in mano
                e ti insegnerebbero a odiare i tuoi fratelli... di stesso Padre:
                gli ebrei, i musulmani e i cristiani.
                Tu che ogni anno sei inviato dal Padre per darci il suo amore misericordioso.

                Caro Bambino, a pensarci bene,
                devi proprio rinascere in tutti questi posti
                ma non nei cuori dei bambini,
                e dei Paesi "piccoli e deboli":
                là ci stai già,
                ma nei cuori dei grandi e dei Paesi "grandi e potenti"
                perché come hai fatto tu stesso:
                Dio potente che diventa bambino impotente, rinascano anch'essi:
                piccoli, innocenti e finalmente... deboli.
                Vota la poesia: Commenta