Amore parola semplice... luce e buio felicità... disperazione... Lamore non chiede l amore vuole razionale a volte... tormento ed estasi ma tutto vince l amore. Desideriamo l amore ma a volte si affronta con paura e riluttanza. É' aria fresca del mattino... fuoco di passione ... l amore si puo avere non si deve incatenare... Ma quando l amore chiama gli rispondi sempre si.
Il canto allegro della Vita si fa sempre più lento nel mio cuore. Una ninna nanna portata dalla freschezza lo avvolge, cullandolo dolcemente nella gioia dei suoi sogni. Piano piano, il colori spariscono, coperti da una morbida coperta bianca che scende lieve, dono dal cielo, sopra di loro. Li prega di tranquilizzarsi, perché per loro è arrivato il momento di dormire. Dormire... i miei occhi si chiudono pesanti, lasciandomi fluttuare nella fantasia del mondo. Com'è meravigliosa la pace.
Io, allegoria della pietà, accecato da te, venere monca, deliravo, lama tagliente. Saette invadevano il mio riduttivo involucro, e mentre stuprato e violentato dal tuo bagliore che invadeva il mio cuore, la mente capì che nessuno l'avrebbe mai più ritrovata.
Vorrei essere l'essenza della tua vita... Vorrei assaporare ogni tuo bacio... Vorrei perdermi nell'abisso dei tuoi sguardi... Vorrei piangere ogni sera sulla tua spalla... Vorrei specchiarmi nei tuoi sorrisi... Vorrei viverti fino all'ultimo respiro... Vorrei.
Era d'agosto. Un povero uccelletto ferito dalla fionda di un maschietto andò, per riposare l'ala offesa sulla finestra aperta di una chiesa.
Dalle tendine del confessionale il parroco intravide l'animale ma, pressato da molti peccatori che pentirsi dovean dei loro errori rinchiuse le tendine immantinente e si rimise a confessar la gente.
Mentre in ginocchio oppur stando a sedere diceva ogni fedele le preghiere, una donna, notato l'uccelletto, lo prese, e al caldo se lo mise in petto.
Ad un tratto improvviso un cinguettio ruppe il silenzio: cìo, cìo, cìo, cìo.
Rise qualcuno, e il prete, a quel rumore il ruolo abbandonò di confessore; scuro nel volto, peggio della pece s'arrampicò sul pulpito, poi fece: "Fratelli, chi ha l'uccello, per favore vada fuori dal tempio del Signore".
I maschi, un po' stupiti a tali parole, lesti s'accinsero ad alzar le suole, ma il prete a quell'errore madornale, "Fermi, gridò, mi sono espresso male! Rientrate tutti e statemi a sentire: sol chi ha preso l'uccello deve uscire!"
A testa bassa, la corona in mano, cento donne s'alzarono piangendo. Ma, mentre se n'andavano di fuora il prete rigridò: "Sbagliato ho ancora; rientrate tutte quante, figlie amate, che io non volevo dir quel che pensate!"
Poi riprese; "Già dissi e torno a dire che chi ha preso l'uccello deve uscire. Ma mi rivolgo, a voce chiara e tesa, soltato a chi l'uccello ha preso in chiesa!"
A tali detti, nello stesso istante, le monache s'alzaron tutte quante; quindi col viso pieno di rossore lasciarono la casa del Signore.
"Oh Santa Vergine! - esclamò il buon prete - Sorelle orsù rientrate e state quiete, poiché voglio concludere, o signori, la serie degli equivoci ed errori; perciò, senza rumori, piano piano, esca soltato chi ha l'uccello in mano".
Una fanciulla con il fidanzato, ch'eran nascosti in un angolo appartato dentro una cappelletta laterale, poco mancò che si sentisser male. Quindi lei sussurrò col viso smorto "che ti dicevo, hai visto? Se n'è accorto!"
Vorrei poter vivere solo nel ricordo di chi mi vuole bene e dissolvermi in questa realtà che mi comanda e mi giudica... solo allora potrò rendermi conto di chi mi apprezza veramente, perché se morirò dentro un ricordo, la mia vita non ha mai avuto senso, se vivrò dentro un rimpianto, vorrà dire che qualcuno mi ha amata.
La notte mi sveglio, Il mio unico pensiero lui Il mio unico sogno lui. La notte mi sveglio Penso ai suoi occhi Alle sue labbra. La notte mi sveglio E capisco che non potrò mai dirgli ti amo Che non potrò mai baciarlo. La notte mi sveglio Dal mio sogno impossibile E so che lui è di lei So che io non sarò mai sua.
Ed è quando ti perdo che ti ritrovo, Eri tu il mio animo dolce, la mia speranza e la mia gioia. Adesso ti perdo e tu non mi vedi, Ma son sempre qui ad aspettare che un giorno Il nostro amore torni in piedi. Uso questo ultimo fiato per dirti che t amo, anche se il freddo ormai i nostri cuori ha gelato, Sii serena e trova spazio per il mio ricordo, Sarà sempre lì il nostro ritrovo, Il tuo sorriso del mattino di fianco al mio, Questo è quello che mi porto, Nell'anima o nel cuore no di certo, Ma nel mio cervello dove tutto vivrà in eterno.