Poesie di Silvana Stremiz

Nato martedì 12 luglio 1960 a Port Arthur (Canada)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi, in Racconti e in Frasi per ogni occasione.

Scritta da: Silvana Stremiz

T' AMO

La verità è che t'amo
t'amo di un amore libero
t'amo di un amore pulito
t'amo di un amore "sporco"
t'amo di un sogno
t'amo di una follia
t'amo non per il tuo domani
t'amo non per il tuo ieri
t'amo per questo adesso
t'amo di passione
quasi folle, inspiegabile.
T'amo da rubare l'amore
all'amore,
a quell'amore
che mi lasci rubare
a te...
ma è
un t'amo senza impegno
un t'amo folle di te,
è un t'amo che vuole tutto
che non vuole niente
che ci permette di andare
di tornare
di prenderci
di lasciarci
di perderci e ritrovarci
di possederci
di amarci senza promesse
né inganni.
E se smetterà di essere t'amo
sarai sempre un pezzo di cuore.
Silvana Stremiz
Composta nel dicembre 2014
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    Scritta da: Silvana Stremiz

    In riva al nostro mare

    Stanotte mi sono seduta in riva
    al nostro mare
    a contare i granelli di sabbia
    con gli occhi aperti
    e il cuore spalancato sulla realtà
    dando il giusto peso al "sei".

    Ci sono stata mille volte
    ad occhi chiusi
    con le tasche piene di stelle
    a seminare "desideri"
    con cuore colmo
    del tutto e niente che componi
    a sognare ad occhi aperti
    mano nella mano abbracciati al silenzio
    delle mute parole
    a guardare le nubi che si rincorrono
    diventando draghi e angeli
    draghi dalla bocca fiammeggiante
    come fiammeggiante è la passione.

    Arrotolati nella sabbia
    con il sapore della tua pelle
    sulle mie labbra
    dove tutto è accaduto
    senza che nulla sia stato.

    Un battito improvviso
    scrive l'impossibile
    e la realtà la si confonde
    la notte ruba al giorno
    tutto l'amore che può
    per restituire all'alba
    il giusto senso del "sei".
    Silvana Stremiz
    Composta giovedì 1 gennaio 2015
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      Scritta da: Silvana Stremiz

      Ora... prima che...

      Siediti qui con me
      ancora un po'
      sul bordo di una nuvola,
      tienimi per mano
      per il tempo che rimane.

      Scriviamo una favola
      su misura
      che parli di Te
      che parli di Me
      che parli di Noi
      da raccontare ai figli
      che verranno.

      Ho bisogno di ricordi
      di memorie, di sorrisi
      di Natali ed aquiloni
      di una corsa in bici
      di quegli abiti cuciti
      di un abbraccio.

      Raccontami Mamma
      quella favola ancora
      mai raccontata,
      inventane una da portare
      con Te e da lasciare a Me
      per affrontare meglio
      il grande freddo
      della separazione.

      Ora...
      Prima che si spalanchi
      la porta dell'eternità.
      Silvana Stremiz
      Composta sabato 8 novembre 2014
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        Scritta da: Silvana Stremiz

        Dedicata a te

        A chi...
        abita le mie stagioni
        e ruga dopo ruga mi tiene per mano.

        A chi...
        abita il mio cuore
        a chi lo ha abitato per un po'.

        A chi...
        con il suo essere
        ha appoggiato la sua anima nel mio cuore.

        A chi...
        è sorriso o lacrima
        di un battito improvviso.

        A chi...
        è rimasto e
        a chi se n'è andato.

        A chi...
        "vedendomi" ad anima nuda
        non ha sbattuto la porta.

        A chi...
        scrivendo sa creare stelle cadenti
        nel mio cielo.

        A chi...
        con le parole "dipinge"
        toccando il cuore.

        A chi...
        per me è tutto
        senza essere niente e non lo sa.

        A te...
        che sai tirar fuori
        la parte più scema di me.
        Silvana Stremiz
        Composta giovedì 20 novembre 2014
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          Scritta da: Silvana Stremiz

          Un malinconico sorriso scriverà la parola fine

          Il freddo si sente quando arriva,
          penetra attraverso l'anima
          che si veste di ricordi
          per ripararsi dal grande gelo
          dell'ultima salita.

          Le lacrime inciampano
          tra le ferite donate e quelle subite
          che restano incastrate tra una ruga e l'altra
          di un'intera vita,
          mentre le rughe contano gli anni,
          sempre troppo pochi
          quando si arriva in cima.

          La vita ti percorre davanti,
          un fotogramma dopo l'altro.
          Si mescolano infinite emozioni,
          soddisfazioni, dolore e qualche sorriso.
          Spettatore rassegnato
          in attesa dell'ultima scena
          dinnanzi una pellicola
          che nessuno potrà cancellare.

          Mentre il freddo ti spezza l'anima
          un malinconico sorriso
          scriverà la parola Fine.
          Silvana Stremiz
          Composta giovedì 4 settembre 2014
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            Scritta da: Silvana Stremiz

            Mi piace credere nei miracoli

            Mi piace credere nei miracoli
            e che l'ultima fermata
            sia ancora lontana.

            Che correremo nei campi di papaveri
            come mai abbiamo fatto
            tenendoci per mano.
            Che ti verrà donato del tempo
            che forse non hai.
            Che le lacrime che porti nell'anima
            siano senza sale.

            Che sorriderai con il cuore
            e non con le labbra,
            perché i miracoli accadono lo sai?

            A volte l'orologio si ferma
            ancora un po', prima battere
            l'ultimo Tic-Tac.
            Silvana Stremiz
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              Scritta da: Silvana Stremiz

              Mi domandi dispès pari...

              Mi domandi dispès
              pari
              quaal c'al é staat il moment
              chi tu sees muart.
              Ze chi tu podis ve provaat
              in chel ca ti ingrampave la fin.
              Se tu aas sintuut il freet
              di chel ultin flaat.
              O se la glaze e li sgrifadis da l'anime
              no fosin masse
              e i siums no fosin staaz masse votis cravaaz
              ju pa la "corse da la vite"
              par no provà caloor
              tal tiò slontanati.
              E se ducju chei se e chei ma
              no vesin za scrit
              la to fin.
              Se la tò anime
              no fos masse
              strache par
              fermati ancjemò.
              Mi domandi dispès pari
              ze chi tu aas provaat
              intant che la muart
              a ti robave a la vite
              o se la muart no
              ti fos rivade
              ancjemò quant
              chi tu eris in vite.
              Si tu aas vuut poure
              freet o liberazion
              tal moment dal cumiaat.

              Mi chiedo spesso

              babbo

              quale è stato il momento

              in cui sei morto



              Cosa puoi aver provato

              mentre ti abbracciava la fine.

              Se hai sentito il freddo

              di quell'ultimo respiro.



              O se il gelo e i graffi dell'anima

              non fossero troppi

              e i sogni non fossero

              stati troppe volte spezzati

              nella "corsa della vita"

              per non provare calore

              nell'andartene via.



              E se tutti quei se e ma

              non avessero già scritto

              la tua fine.

              Se la tua anima

              non fosse troppo

              stanca

              per fermarti ancora.



              Mi chiedo spesso babbo

              cosa hai provato

              mentre la morte

              ti rubava alla vita

              o se la morte non

              ti fosse giunta

              quando ancora

              eri in vita.



              Se hai provato paura

              freddo o liberazione

              nel momento

              dell'addio.
              Silvana Stremiz
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                Scritta da: Silvana Stremiz

                Hay palabras...Hay silencios...

                Hay huecos que llenan las palabras,
                otros que cavan las palabras.
                Hay silencios que soy un regalo,
                otros que matan que no tienen sentido.
                Hay palabras justas, palabras equivocadas,
                palabras dichas o calladas para no hacer mal.
                Palabras esperadas, suspiran.
                Hay palabras...
                Hay silencios...
                Un "yo soy" faltado,
                un "me siente" no pronunciado.
                Un "suspendido" no llenado.
                Hay silencios què esperan la llegada de una explicación
                para poder apagar el tormento de aquellos porque sin sentido.

                Ci sono vuoti che le parole colmano,
                altri che le parole scavano.
                Ci sono silenzi che sono un dono,
                altri che uccidono che non hanno senso.
                Ci sono parole giuste, parole sbagliate,
                parole dette o taciute per non fare del male.
                Parole attese, sospirate.
                Ci sono parole...
                Ci sono silenzi...
                Un "ci sono" mancato
                un "mi dispiace" non pronunciato.
                Un "sospeso" non colmato.
                Ci sono silenzi
                che attendono l'arrivo di una spiegazione
                per poter spegnere il tormento di quei perché senza senso.
                Silvana Stremiz
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