Poesie di Roberto Pozzi

Nato (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi, in Racconti e in Frasi per ogni occasione.

Scritta da: ROBERTO POZZI

La realtà della fantasia

In questo viaggio temporale
l'illuso viaggiatore
ciecamente cerca
la verità di un altro mondo
in cui sa di poter appartenere.
Immagini sacre dell'angelo custode,
riaffiorate nella mente di un sognatore,
ricostruiscono il paradiso perduto
del vero amore
in chi non ha mai amato.
Perdonando la caducità del sé
per non aver realizzato al momento
il futuro da sempre sognato,
scompare l'insopportabile disperazione
che l'ha sempre accompagnato
nell'interminabile cammino spirituale.
Nel tenero cuore
come nel luminoso spirito
di un alternativo presente,
la realtà della sua fantasia
ha pertanto cambiato il passato.
Roberto Pozzi
Composta lunedì 17 novembre 2014
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    Scritta da: ROBERTO POZZI

    Domani

    A qualche anima fortunata
    è stata pure concessa
    la facoltà di sprecare
    la preziosa vita,
    alla fine dei conti,
    arriviamo tutti al quel fatidico dunque.
    Riflettendo sullo scorrere del tempo
    non ne rimane mai abbastanza,
    il futuro che uno s'immagina
    può non esistere,
    neanche nei sogni.
    Cosa si vuole veramente fare
    nell'ultimo giorno
    della propria esistenza
    è la domanda che ha un senso,
    cosa stiamo aspettando...
    finché siamo in tempo
    è meglio scoprire
    per cosa vale la pena
    vivere... domani.
    Roberto Pozzi
    Composta lunedì 10 novembre 2014
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      Scritta da: ROBERTO POZZI

      Il coraggio d'amare

      Alla fine quella Cassandra
      non aveva sbagliato la profezia,
      il riservato principe dei tuoi sogni
      ha poi continuato il suo cammino
      con il cuor di pietra distrutto
      da un'abbaglio d'amore.

      Se le dimensioni corporee
      sono abbastanza ravvicinate,
      nella tua fuga dal mio presente
      i nostri spiriti sono rimasti così distanti
      non permettendo ulteriori condivisioni
      di quelle malaugurate vite
      che ancora ci appartengono.

      Nei panni del profano,
      ingenuo ma romantico sognatore,
      sempre sconvolto dal male oscuro,
      senza apparente motivazione
      abbandonato a contemplare
      nell'infernale limbo
      quel vuoto del nulla
      a me ben noto.

      La paura di guardare
      all'interno della tuo essere
      o nella mia anima ferita
      non ha fatto che annientare
      il mio infinito desiderio d'affetto,
      chiudendomi nel profondo sé
      sono così diventato
      la tua copia speculare.

      Dietro quel muro di gomma
      eretto per respingere a priori
      un'eventuale delusione,
      non si può vivere
      il nobile sentimento
      che ci rende umani,
      il coraggio d'amare.
      Roberto Pozzi
      Composta martedì 21 ottobre 2014
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        Scritta da: ROBERTO POZZI

        Chissà

        Tra le lacrime
        che non riesco a trattenere,
        piango perché non so che fare
        o perlomeno su quale percorso
        mi dovrei orientare
        per andare avanti.
        Continuo sulla mia strada
        come un mulo accecato
        dall'amaro destino
        con la mia unica fede
        a sperare nella luce
        alla fine del tunnel,
        chissà,
        mi continuo a domandare,
        se il mio Signore
        mi farà mai conoscere
        il sentimento divino!
        Roberto Pozzi
        Composta giovedì 9 ottobre 2014
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          Scritta da: ROBERTO POZZI

          La vergogna dell'amore

          A cosa serve
          sentirsi in colpa
          per sentirsi diversi
          da una normalità
          che non è mai esistita?

          Vivere un'esistenza dettata
          dalla falsa moralità
          creata dai padri eterni dell'inferno
          per sentirsi vivi!

          Nessuno in qualsiasi mondo
          non ha il diritto
          di giudicare l'amore,
          di rovinare l'esistenza
          di un altro essere umano,
          costringerlo a sentirsi un peccatore
          per chi desidera sorridere
          la mattina dopo!

          Inutile soffrire
          per delle bigotte credenze,
          è meglio dimenticare
          la vergogna degli altri
          e amare chi si desidera
          con tutta la propria anima!
          Roberto Pozzi
          Composta sabato 27 settembre 2014
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            Scritta da: ROBERTO POZZI

            Fantasma del passato

            Come altre precedenti promesse
            avevo giurato a me stesso
            di cancellare il ricordo di te,
            quel fantasma del mio recente passato
            che non volendo morire,
            rimaneva immobile ad aspettare
            la mia divina assoluzione
            nel limbo delle emozioni fallite
            da cui ero incapace di lasciare.

            Nel profondo del mio essere
            speravo che quel tuo ignobile gesto
            fosse stato un'elaborata farsa
            per ritornare con la tua vecchia fiamma,
            immagino dalle ultime malinconiche poesie,
            sei tuttora un caro angelo senza ali
            vagando per il mondo senza un esplicito perdono
            non è facile trovare dell'acqua santa
            con cui lavare la propria anima
            dal sudiciume dei peccati commessi.

            È tardi per recuperare il passato
            il tuo fantasma è ancora nel mio presente
            continuando a vivere in me
            io non so più chi sono,
            ho di nuovo perso me stesso
            nell'oscurità dei sentimenti.
            Mi sento tremendamente solo
            spoglio di tutti gli indumenti
            che una volta mi avevano difeso,
            giacendo sul pavimento
            di quella stanza nera,
            piango quello che sono diventato,
            uno spirito rovinato dalla vita
            che neanch'io riesco
            ad amare!
            Roberto Pozzi
            Composta domenica 13 luglio 2014
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              Scritta da: ROBERTO POZZI

              Chiaro di luna

              Sentendomi addosso
              l'appiccicoso bollore
              di un altro interminabile giorno,
              dall'augusta camera
              dei desideri mai vissuti
              volevo fuggire dalla mia asfissiante vita,
              inconsciamente ne cercavo la sua morte
              nella fresca brezza del sontuoso giardino.

              Da giorni era sempre notte
              nel mio cuore svuotato,
              il buio esterno entrava
              dall'enorme finestra spalancata,
              l'onirica visione della luna piena
              non placava le urla di rabbia
              del mio animo distrutto,
              le tenebre vivevano dentro di me
              già dal giorno che ero nato.

              In quella notte insonne
              la mia ombra non mi dava pace,
              riflettere sul niente del nulla:
              sarebbe stata
              la migliore evasione
              per non pensare a te.

              Non sopportavo il chiarore nel cielo
              mentre ammiravo la totale maestosità
              sfoggiata dal tuo venerato corpo celestiale
              ma poi non vedevo oltre
              quegli affascinanti fasci di luce
              che avevano accompagnato
              il mio zoppicante cammino.

              La tua stella era sparita
              dal mio cielo stellato
              per rinascere in chissà
              in quale altra galassia,
              il chiaro di luna offuscava
              il ricordo della tua luminosità.
              In un mio ritorno al passato,
              per un breve movimento
              del vecchio pendolo,
              il tempo si era infatti fermato
              e il mio sconsolato cuore
              aveva smesso di battere
              sperando soltanto
              nel romantico sogno
              del tuo ambivalente amore.

              Un appassionato sorriso
              era tuttavia ritornato
              sul mio insofferente viso,
              nel piccolo firmamento
              del mio ristretto universo,
              la debole luce della tua stella
              continuava stranamente a brillare
              tra le stelle di tutte le costellazioni
              illuminando quel buio profondo
              della mia anima
              ancora ferita!
              Roberto Pozzi
              Composta mercoledì 25 giugno 2014
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                Scritta da: ROBERTO POZZI

                Immagini nella mente

                Sfavillanti immagini
                all'estremo confine
                della mortale libidine,
                indescrivibili ritratti di fantasia
                e rara bellezza
                che non neppure
                un dio onnipotente
                oserebbe mai ostentare
                tale incredibile creazione.

                Dal profondo inconscio,
                certe rappresentazioni,
                fotografie mentali,
                banali metafore nate
                dalla nostra cultura
                smodatamente popolare,
                spesso invadono
                il conscio presente
                creando un domani
                mai veramente vissuto,
                un'eterea visione
                completamente riservata
                di un mondo proprio.

                Immagini dal paradiso
                mi vengono in mente...

                una bianca stanza,
                abbastanza spoglia
                di superflui soprammobili,
                e di tanti inutili ieri,

                armadi colmi d'oscuri pensieri
                appoggiati sul legno consumato
                dello scuro pavimento,

                numerose candele di rigida cera
                con deboli fiamme virtuali
                a malapena illuminano
                l'intimo seducente ambiente
                volutamente semi buio
                dove intravedo te

                mio Amore

                sull'enorme letto ribassato
                d'aspetto giapponese
                adiacente al vassoio di pot-pourri
                gentilmente profumati,

                annuso
                il forte aroma dell'incenso purificante
                ma nel piacevole rumore
                di una celestiale melodia

                vivo
                in quelle sentimentali
                figure retoriche,
                reminiscenze liriche del
                sublime ricordo

                la passionale fusione
                del mio
                spirito e corpo
                con la mia anima gemella!
                Roberto Pozzi
                Composta lunedì 2 giugno 2014
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                  Scritta da: ROBERTO POZZI

                  Forse

                  Forse...

                  non sono
                  l'unico esemplare
                  una rarità da esibire
                  come reperto archeologico,
                  l'anacronistico simbolo
                  di una specie estinta,
                  la pecora nera
                  in un bianco gregge
                  la mosca bianca
                  tra le tante nere

                  e forse,
                  solo forse,
                  l'universo non è così infinito!

                  Non voglio
                  essere innamorato
                  soltanto dell'amore stesso
                  ma vivere la concreta versione,
                  credere nell'unica
                  vera certezza
                  della mia dannata esistenza:

                  io sono nato per amare!

                  Forse...

                  non sono così
                  diverso da te,

                  non posso
                  continuare a vivere
                  da solo,
                  aspettare l'alba
                  di ogni mattino

                  senza...
                  assaporare il respiro sensuale
                  del mio squisito amante

                  sentire l'umano calore
                  della sua morbida pelle

                  vedere nei suoi espressivi occhi
                  il mio amore per lui!
                  Roberto Pozzi
                  Composta giovedì 22 maggio 2014
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                    Scritta da: ROBERTO POZZI

                    L'anima persa

                    Non sono più
                    dove andare,
                    quale percorso
                    devo seguire,
                    cambiare direzione.
                    o continuare ancora
                    sul presente cammino,
                    non farà
                    la differenza.

                    Lo specchio
                    è ormai stregato
                    dal triste passato,
                    non riflette più
                    la nobile essenza
                    che si osservava,
                    non si riconosce
                    il proprio sé
                    nel lucido riflesso
                    di quel freddo vetro.

                    La mia anima
                    si è persa per strada,
                    ormai in quella spoglia cornice
                    si intravede l'incarnazione
                    di uno spirito rovinato
                    che ha smarrito
                    la sua stella polare
                    a furia di seguire
                    le luci oscure
                    dell'ultima tempesta.

                    Il ripetuto scrutare
                    in quel disincantato specchio
                    non risparmierà a nessuno
                    l'angoscia del momento,
                    pur implorando tutti gli dei
                    di qualsiasi creato,
                    la mia anima pura
                    non riceverà mai
                    la sospirata risposta.
                    Inutile interrogare l'oracolo,
                    l'olimpo della saggezza
                    ha già chiuso i battenti
                    nell'antichità del tempo,
                    non rimane che chiedere
                    quell'assurda domanda
                    all'unico superstite della tua vita
                    che ti sta ancora osservando
                    dinanzi quel vetro appannato:

                    Ma vale la pena
                    vivere la propria vita
                    alla disperata ricerca
                    del vero amore?

                    Come una
                    delle tante anime perse,
                    non sussiste alcun dubbio
                    nel profondo del mio io,
                    l'unica e autentica risposta
                    è nella domanda stessa...

                    Ma per cosa
                    d'altro
                    vale la pena
                    vivere la vita
                    se non per
                    il vero amore!
                    Roberto Pozzi
                    Composta giovedì 1 maggio 2014
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