Poesie di Roberto Pozzi

Nato (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi, in Racconti e in Frasi per ogni occasione.

Scritta da: ROBERTO POZZI

E se domani...

Non è una richiesta morbosa,
ma dignitosa e rispettosa
della vita umana,
quindi è lecito domandare
o meglio rimuginare:
E se domani fosse il tuo ultimo giorno?
Allora che penseresti?
Cosa faresti?
E con chi saresti?
Una bella domada che crea ulteriori questioni
e scomode posizioni
anche a quelli che si credono dio,
e in dio,
e che hanno sempre qualcosa da dire
non sapranno come ribadire!
Anche nella tua mente,
tu rifletterai,
e magari dubiterai,
ma anche se non me lo dirai,
lo penserai,
sollevando questa riflessione,
che forse io sono ormai andato
fuori di testa
a qualche festa,
comunque il dubbio ti rimarrà:
Cosa ti succederà
quando domani non verrà
e non ci sarà più niente da fare
e tanto meno più niente da svelare
su di te con me!
È una profonda riflessione esistenziale,
psicologicamente letale
per chiunque che non abbia mai ragionato sul sé
e al di fuori del sé!
L'infame domanda e'purtroppo con noi da una vita:
E se domani tu non ci sarai più?
Ma ci sarà ancora delle gente che ti penserà?
Come ti valuterà?
Ma soprattutto come ti ricorderà
una volta trapassato,
e il tuo ricordo sarà ormai offuscato
dal tempo passato,
la domanda rimarrà:
Quale immagine di te,
del tuo sé,
i tuoi cari
e quelli meno cari,
avranno
e si ricorderanno?
Anche se è sempre un dramma
ricercare la sentenza alla tragica domanda,
la tua anima è la risposta!
La tua vera essenza
nasce ed evolve con te,
e dunque dipende sempre da tè
il meglio di te
che sarà
e che rimarrà
in eredità all'eternità:
la maschera di te
o il vero te!
Roberto Pozzi
Composta mercoledì 3 ottobre 2012
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    Scritta da: ROBERTO POZZI

    Per una volta

    È forse troppo,
    per un mortale come me,
    la mia richiesta
    è forse troppo azzardata,
    senza dubbio inaudita,
    è forse una grande pretesa
    chiedere
    all'insensibile destino
    di provvedere
    alla mia triste esistenza
    con una felice provvidenza!
    E forse,
    almeno per una volta,
    mi piacerebbe
    che la vita mi sorprendesse
    con una storia che mi prendesse
    in modo positivo,
    e non cosi'negativo
    come di solito è abituata
    la sorte viziata
    ha donarmi
    per rovinarmi!
    E forse,
    almeno per una volta,
    il crudele destino potrebbe,
    se vorrebbe,
    davvero sorprendermi
    con un futuro
    più compassionevole
    e piacevole
    concedendomi
    attimi di vita
    che non siano all'insegna del profondo dolore
    ma dell'incredibile amore!
    Roberto Pozzi
    Composta giovedì 20 settembre 2012
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      Scritta da: ROBERTO POZZI

      Non è il mio giorno

      Si!
      Oggi non è il mio giorno
      ma potrebbe essere davvero il mio giorno!
      In passato ci sono stati troppi di questo tipo di giorno!
      Uno dopo l'altro,
      continuo a contare tutti i miei inconcludenti giorni
      mentre rifletto sulla fine dei miei giorni
      e se finalmente è arrivato il mio momento
      di esserci
      o non esserci
      il prossimo giorno!
      Continuo sempre ad aspettare il prossimo giorno,
      ovvero il settimo nelle nove vite passate,
      dopo tutto le altre sei vite sono già andate,
      quindi me ne rimangono solo altre tre
      per me
      con delle toccate e fughe,
      di rinvii a domani
      al fatidico giorno
      quando non ci sara più un altro giorno!
      Anche per me
      il destino ha già dato,
      già dal giorno che sono nato,
      ero già segnato,
      predestinato,
      o destinato
      a qualche cosa,
      magari ad una grande cosa,
      ma purtroppo non so che cosa
      perché Tu, mio Signore, non mi dici mai neanche una cosa!
      La mia domanda è semplice
      ed universale:
      Avrò mai una vita abbastanza felice, o una piuttosto infelice?
      Oh mio Signore
      Ti chiedo, visto che Tu hai creato anche la sofferenza,
      ma quanta sofferenza
      è sufficiente?
      è decente?
      o addirittura è indecente
      per imparare la Tua lezione di vita?
      Oh mio Signore,
      Ma ci hai veramente dato,
      con la vita che ci hai donato,
      libero arbitrio?
      È Una vita
      per me,
      e anche per te
      che mi stai leggendo
      ma che stai anche vivendo,
      giorno
      dopo giorno,
      solo per quel giorno
      di pace eterna!
      Visto il miracolo che più volte è successo
      perché Tu mi hai concesso
      il permesso
      di essere ancora qui
      e non lì
      con Te
      mi piacerebbe sapere il perché
      di questi continui rinvii di quel giorno,
      mente ogni nuovo giorno
      è un a replica del precedente
      e indecente
      crudele giorno!
      Oh mio Signore
      ti imploro, mio Signore
      dammi la Tua risposta,
      visto che ho bisogno di quella risposta,
      per essere
      quello che Tu hai deciso che io devo essere!
      Da anni rimango in attesa
      della tua risposta,
      aspettando il giorno della liberazione,
      o della ascensione
      da questa vita all'altra
      o qualsiasi altra
      quando,
      finalmente,
      alla fine,
      la Morte deciderà
      il giorno
      che sarà il suo giorno!
      Roberto Pozzi
      Composta giovedì 23 agosto 2012
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        Scritta da: ROBERTO POZZI

        Alla mia sorellina

        Sto quardando la tuo foto,
        leggendo la tua poesia
        di quando eri bambina,
        con le scarpe della mamma
        quando eri cosi’ felice!
        Non riesco a trattenere le lacrime,
        continuo a pensare
        a quando eravamo
        e adesso come siamo,
        ma non riesco a smettere di piangere
        per il tempo andato
        da troppo passato,
        per i sogni purtroppo infranti,
        per gli amici che ora solo dei passanti
        e per gli amori che sono sempre andanti
        ma di una cosa
        sono certo
        in questa nostalgia incerta:
        il mio amore per te
        sara’ sempre con te
        e nel mio cuore da bambino
        tu sei sempre rimasta
        la mia sorellina
        e la mia bambina!
        Roberto Pozzi
        Composta venerdì 21 settembre 2012
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          Scritta da: ROBERTO POZZI

          Il paradiso musicale

          Un'altra serata da dimenticare,
          devo smettere di pensare
          per non vagare
          e andare
          all'altro mondo!
          Ancora una volta
          non riesco ad evadere
          la depressione che mi sta per annullare!
          Cerco una via di fuga
          dai pensieri che non mi lasciano dire
          dove fuggire!
          Lo so benissimo che non posso sparire
          da me stesso!
          Cerco un via d'uscita,
          sogno il paradiso
          che non ho mai vissuto
          ma sempre cercato!
          Mi rendo conto
          che sono solo un povero tonto,
          all'ultima spiaggia,
          che non ce la fa più
          a star su!
          Non so più che fare...
          dove andare,
          come sopportare
          le delusioni della vita
          e allora carico uno dei miei cd
          nello stereo lì
          per tentare di evadere
          da questo inferno
          e raggiungere il paradiso del padre eterno!
          Ho ben capito che il paradiso può attendere,
          ma io no, non posso aspettare,
          devo andare!
          Cerco con la mia musica una dolce espiazione
          dei miei peccati... una gentile comprensione
          per scappare dal bruciore
          del dolore
          di chissà quali peccati
          che ho commesso
          nell'essere me stesso!
          La musica mi continua a suonare
          e perdonare
          tanto che mi rendo conto
          che sono già in paradiso,
          ho saltato il purgatorio,
          e dall'inferno dei miei pensieri
          sono scappato
          e quindi sono già arrivato
          a questo paradiso musicale!
          Con queste note celestiali
          mi sento
          sprofondare
          nel mio io,
          verso la mia anima,
          mi sento
          di essere
          e di vivere
          la mia essenza
          di quello che sono
          e di quello che sarò
          poco importa...
          non importa!
          È tutta colpa della melodia
          che dire... è così bella
          che mi fa sentire fatto,
          o meglio strafatto,
          di felicità!
          Sono già in paradiso...
          nulla mi può turbare,
          con questa musica mortale
          mi sento immortale!
          Ormai nulla conta,
          sono così preso,
          forse per niente sorpreso
          dalla musica
          che mi ha cambiato,
          che mi ha reso felice...
          in pace con me stesso
          e con il mondo che sta intorno!
          Non penso piu'a nulla
          e capisco che sono
          un'anima salvata,
          quasi beata,
          in questo paradiso musicale!
          Roberto Pozzi
          Composta venerdì 21 settembre 2012
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            Scritta da: ROBERTO POZZI

            Fratello mio

            Fratello mio
            perché continui a trattarmi male?
            cosa ti ho fatto di male?
            È forse che ti voglio troppo bene,
            che non ti va bene,
            è forse che ti creo un problema
            ad essere il problema
            il fratello che tu vorresti che io fossi, ma non sono!
            Ma io sono
            il fratello che ti vuole un infinito bene,
            anche se adesso tu non mi vuoi bene,
            arriverà quel giorno,
            quando tutto cambierà
            e ci si vedrà
            mi guarderai negli occhi
            e mi parlerai con quei tuoi dolcissimi occhi
            che avevi da bambino,
            come avevo anch'io quando ero un bambino,
            e dirai senza parlare
            con il tuo guardare
            che mi vuoi bene, comunque,
            per non sono uno qualunque
            ma il tuo caro fratello!
            In quel momento,
            guardandomi negli occhi,
            vedrai
            la mia anima gentile
            e finalmente capirai
            il mio amore per te
            è sempre stato lì per te,
            caro fratello, con affetto, il tuo ed unico fratello!
            Roberto Pozzi
            Composta lunedì 17 settembre 2012
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              Scritta da: ROBERTO POZZI

              NIENTE, SOLAMENTE NIENTE

              Guardandomi intorno,
              vedo la gente che pensa a niente,
              immagino la gente che desideri solo niente,
              ma rifletto sulla certezza che la gente non vive senza niente!
              Guardandomi dentro me stesso non sento che niente,
              penso che vorrei pensare a niente,
              ma non ci riesco e continuo a contare su niente.
              Anche se non voglio, mi preoccupo sempre di niente,
              purtroppo, come tutti, non riesco a smettere di sperare in niente,
              allora passo la mia vita a vivere per niente!
              Il niente è rappresentato da una valuta
              che si svaluta
              cercando nel niente
              il senso del tutto!
              Tutto conta niente
              se non a sperare
              di non desiderare
              sempre niente,
              ma di non smettere mai di desiderare
              quel niente che vale la pena di vivere:
              l'amore in tutte le sue espressioni
              è quel sogno,
              quel bel sogno,
              che è tutt'altro che niente!
              Roberto Pozzi
              Composta martedì 13 marzo 2012
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                Scritta da: ROBERTO POZZI

                L'anima gemella

                Tu sei sempre stata affettuosamente chiamata l'anima gemella,
                ma sei effettivamente la mia parte gemella,
                quel pezzo speculare e mancante della mia anima
                creata per essere la mia metà,
                o l'altra mia metà
                della mia personalità
                o delle mia spiritualità,
                destinata
                a me
                per essere amata
                da me
                perché parte integrale di me!
                Mia cara anima gemella,
                l'altra faccia della mia stessa medaglia,
                io sono triste da tempo,
                perché sei persa da troppo tempo
                nell'universo dello spazio e del tempo!
                Io sarò sempre un'anima persa
                che non avrà mai pace
                finché non farà pace
                con te,
                la mia anima gemella,
                la parte di me
                che sento che manca da me,
                non solo in me
                ma anche in te...
                da quando siamo nati!
                Comunque
                siamo al solito dunque,
                dove il mio
                ed il tuo
                percorso di vita,
                questa ricerca che dura da un vita,
                primo o poi
                finirà
                o spero presto che si concluderà
                in questa vita
                o magari nella prossima vita
                quando ci ritroveremo,
                e ci completeremo,
                interamente
                e infinitamente...
                tu ed io saremo felici
                per aver finalmente
                ricongiunto
                la mia parte di me
                con quella che compete a te
                in una sola indivisibile anima,
                non più persa e diversa,
                ma solo un unico sé
                composta da te e me!
                Roberto Pozzi
                Composta domenica 2 settembre 2012
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                  Scritta da: ROBERTO POZZI

                  ACCETTARE SE STESSO

                  L'Accettazione di se stesso
                  e'un processo molto complesso,
                  personale
                  ed infernale
                  sia nella sua visione,
                  che nella sua realizzazione!
                  Accettare se stesso è un infinito percorso
                  alla ricerca di sé
                  e della propria personalità
                  dove il:
                  rispettare se stesso, ammettendo la propria inferiorità,
                  perdonare se stesso, comprendendo la propria oscurità,
                  credere in se stesso, confidando nella propria potenzialità,
                  riconoscere se stesso, acconsentendo alla propria amabilità
                  permette di volere bene a se stesso in quanto un'anima originale
                  e speciale,
                  degna d'essere,
                  d'esistere,
                  di vivere,
                  e d'amare
                  chiunque
                  e comunque,
                  senza alcun dunque,
                  se stesso!
                  Roberto Pozzi
                  Composta venerdì 10 agosto 2012
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                    Scritta da: ROBERTO POZZI

                    Caro amico

                    Caro amico mio,
                    con infinita stima
                    e con più di una rima,
                    ti scrivo questa mia personale,
                    e particolare,
                    riflessione sull'amicizia
                    che m'è affiorata,
                    inaspettata,
                    nella mia mente
                    per ringraziarti
                    del tuo affetto
                    per me!
                    Caro Amico
                    con la'À maiuscola,
                    anche se nessuno è perfetto,
                    tu sei perfetto,
                    con i tuoi sentimenti d'amore
                    e d'affetto.
                    tu sei un caro Amico
                    perché...
                    non sei uno che mi tradisce
                    ma mi compatisce,
                    non sei uno che mi ferisce
                    ma mi guarisce,
                    non sei uno che si vergogna di me
                    ma sei orgolioso di me,
                    non sei uno che mi disprezza
                    ma anzi mi apprezza,
                    anche quando non me lo merito,
                    ed infine tu
                    mi ascolti,
                    e mi capisci,
                    ed inoltre sei sempre
                    presente
                    senza esser invadente
                    e quindi sei felice per me
                    ma sei anche triste senza di me
                    visto che hai sempre paura di perdermi,
                    ma anch'io non vorrei mai perderti...
                    Mio caro Amico... immaginario!
                    Roberto Pozzi
                    Composta mercoledì 15 agosto 2012
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