Poesie di Roberto Pozzi

Nato (Italia)
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Scritta da: ROBERTO POZZI

Capovolto

In questo mondo distorto,
non devi sentirti sconvolto,
se devi essere per forza stravolto
dalla natura stessa
che ti ha fatto un torto!
Tu devi sembrare alterato
dal tuo vero essere deviato
per non essere chiamato rovesciato
ed essere continuamente detestato!
Anche se poi
è il mondo stesso
ad essere capovolto,
a pochi importa
che tu sei solo un essere stravolto
per essere accettato
e non odiato
da tutti!
Roberto Pozzi
Composta mercoledì 18 luglio 2012
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    Scritta da: ROBERTO POZZI

    Il perché di te

    Io conosco bene il perché di me,
    la mia motivazione era il semplice bisogno d'amore,
    ma riguardo al perché di te,
    beh, questo è il vero dramma di questa opera:
    tu sei sempre stato il protagonista di questa incredibile storia,
    di quel strano concerto in discoteca,
    quando tu che mi avevi trovato interessante,
    che mi avevi corteggiato
    ma poi mi avevi lasciato,
    senza alcun apparente motivo,
    come atto finale di questa moderna tragedia
    dai risvolti così sentimentali!
    Dal momento della tua presentazione,
    ti avevo già considerato un tipo gentile,
    incredibilmente solare,
    uno che sprigionava un carisma
    davvero particolare
    che ti rendeva molto attraente,
    e, almeno, ai miei occhi,
    quella parte della tua personalità era così bella
    ed evidente!
    Anche se non ne ero sicuro...
    tu eri il mio sogno vivente
    perché non eri frutto della mia immaginazione
    ma tu esistevi veramente!
    Tu eri quel ragazzo carino.
    dentro e fuori,
    che con quel tuo sorriso amichevole,
    in solo pochi minuti dopo averti incontrato,
    mi avevi già fatto sentire a mio agio
    come solo un vecchio amico avrebbe saputo fare!
    Tu eri quello che aveva compreso chi ero,
    e cosa inconsciamente cercavo,
    ed in attimo,
    mi avevi sorpreso con la tua riposta,
    accarezzandomi la spalla,
    mi avevi scaldato molto di più del mio corpo
    ma mi avevi infiammato il mio spirito
    di allora,
    che tuttora,
    sta ancora bruciando dentro me
    pensando a te!
    Come l'oggetto del tuo desiderio,
    mi sarebbe piaciuta l'opportunità
    d'approfondire quell'attrazione a prima vista
    che tu mi avevi appena accenato,
    ma, purtroppo,
    che non avevi più continuato
    con quella passione degna di una rovente storia d'amore!
    Con il senno del poi,
    posso solo intuire il perché di te,
    di cosa ti era capitato,
    e probabilmente
    neanche tu conoscevi la vera ragione
    della tua obiezione:
    il perché non avevi mai più osato
    quell'amore considerato...
    innaturale,
    ma che tu l'avevi reso spontaneo
    che mi era sembrato del tutto così...
    naturale
    per me
    essere attratto da te
    e pensare
    che non c'era niente di male
    nel desiderare
    l'affetto di un altro ragazzo!
    Roberto Pozzi
    Composta lunedì 12 novembre 2012
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      Scritta da: ROBERTO POZZI

      MI DIMENTICO SEMPRE DI TE

      Carissimo,
      inutile dirti che non ho una valida scusa
      per essermi dimenticato di te
      e del giorno che oggi effettivamente è:
      oltre ad essere il primo di novembre,
      il giorno di Ognissanti,
      è anche quello del tuo compleanno,
      perciò non ti considerare sfortunato
      che nessuno ancora beatificato
      anzi sei già sulla buona strada
      per diventare un vecchio santo!
      Scherzi a parte,
      carissimo,
      mi devi davvero scusare,
      non volevo farti arrabbiare,
      ma di questi tempi
      non sono più dove sono girato;
      ti prego di non chiedermi il perché
      perché non saprei risponderti alla domada
      manco a quella banale di come mi chiamo!
      Negli ultimi tempi,
      mi sento così stordito dagli eventi
      che mi sono dimenticato
      che tu sei sempre la persona
      più importante della mia vita:
      a te devo l'espressione
      della mia personalità,
      non solo della mia originalità,
      o della mia sensibilità,
      ma anche della mia spirituale nobiltà
      che mi hanno reso un tipo così speciale!
      Non ti devi mai dimenticare,
      carissimo,
      specialmente in questi tuoi giorni oscuri,
      quando non vedi la Luce all'orizzonte,
      non devi sentirti uno dei tanti perdenti
      che non riesce ad essere felice
      perché non capisce
      il Grande Piano Divino
      che il Signore ha in mente
      per tutti noi!
      Ti devi ricordare che tu conti,
      sempre...
      per Lui
      e per tante altre persone
      che ti stimano
      e che ti amano
      proprio come me...
      la tua Anima!
      Roberto Pozzi
      Composta giovedì 1 novembre 2012
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        Scritta da: ROBERTO POZZI

        Nella loro mente

        È un comportamento demente,
        che nella loro mente,
        le persone pensano sempre
        di avere ragione!
        È sottinteso,
        che nella loro logica,
        le persone credono che qualsiasi stupidità
        sia solo corretta,
        o peggio ancora,
        perfetta!
        È sorprendente
        che l'opinione della gente
        può essere democratica
        e prevalente
        ma che tu,
        come un libero pensatore,
        non ti può permettere
        nemmeno di scherzare
        sullo status quo
        del pensiero dominante!
        È evidente
        che contestare
        l'opinone generale
        non è consigliato
        da nessuno,
        anzi è severamente
        vietato
        dall'opinione comune,
        come se il tuo pensiero
        fosse la nuova eresia
        nel nostro nuovo mondo,
        stereotipato,
        e così uniformato
        ai dogmi della nuova Inquisizione
        dove la maggioranza di regime
        in questo mondo del noi,
        omogeneizzato,
        non permette
        al pensiero del io,
        personalizzato,
        di esistere!
        Roberto Pozzi
        Composta martedì 6 novembre 2012
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          Scritta da: ROBERTO POZZI

          Tempo

          Non c'è mai abbastanza tempo,
          disponibile
          o godibile,
          per pensare
          e sicuramente per fare
          ciò che ci rende più felici!
          Da sempre,
          il tempo rimane il bene più ricercato,
          ma è paradossalmente quello più sprecato:
          troppi lo pretendono
          ma solo pochi lo concedono
          con spontaneità,
          spesso solo di pessima qualità
          ed pure in limitata quantità!
          Dalla nascita dell'umanità
          Il tempo è stato
          una delle più grandi contraddizioni
          dato che troppi l'avevano considerato illimitato,
          ma solo pochi avevano realizzato che era molto definito,
          imparziale
          e democratico
          perché non aveva mai 'guardato in faccia nessuno,
          era andato avanti per la sua strada
          e non era mai tornato indietro
          per chiunque!
          Mi rendo conto,
          che volendo di più dalla vita,
          io non ho più tempo
          per godere la mia esistenza,
          allora,
          anch'io sono costretto a fuggire
          dalle mie assurde pretese
          e non pensare
          che sto perdendo tutto questo tempo
          a riflettere sul significato del tempo!
          Roberto Pozzi
          Composta lunedì 22 ottobre 2012
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            Scritta da: ROBERTO POZZI

            Non ero

            Non ero che un adolescente,
            quando mi soffermavo a rispondere alla gente
            che mi chiedeva:
            Ma ti piace vivere qua
            in Canada?
            Piuttosto che rispondere a quella domada,
            così tagliente
            ed inquietante,
            avrei preferito essere trucidato,
            ma dovevo essere un ragazzino educato,
            disposto a rispondere
            a una domada cosi'impertinente!
            Non avevo alcuna scelta
            e qualcosa dovevo dire,
            bastava anche una bugia insignificante,
            che sembrava conveniente
            e convincente
            per chiudere quell'indisponente discorso
            e riprendere per il mio opprimente percorso;
            ma i miei malconci pensieri
            mi tradivano
            e le risposte sfuggivano
            perché erano tanti i ricordi repressi,
            sempre gli stessi,
            consci
            o peggio inconsci,
            che ritornavano ferocemente
            nella mia mente
            con vivide immagini di dolore
            che non augurei neanche al mio nemico peggiore!
            La sofferenza che vivevo in quel periodo
            non era mai svanita,
            e mi perseguitava dappertutto
            perché non potevo fuggire,
            non allora né adesso,
            da me stesso
            e da quella dolorosa nostalgia
            a cui sarei ricorso perfino alla magia
            per non pensare più a nulla!
            Non ero cosi fortunato,
            e nemmeno così dotato
            di poteri divini
            per evitare
            d'immaginare
            il mio paese natale!
            Purtroppo,
            era davvero troppo
            la sofferenza,
            che volevo dimenticare
            di quando ero un tredicenne impaurito,
            addormentato,
            senza dubbio disadattato
            ed soprattutto emarginato
            in un altro continente ad abitare,
            e sopportare
            il mio stesso pianto
            perché mi mancavano, ma tanto
            il paese dove sono nato,
            gli amici con cui avevo sempre giocato
            e miei nonni che mi avevo sempre coccolato!
            In Canada, anche se non ero solo,
            e mi sentivo sempre solo
            a pensare a dove ero,
            e che non ero
            a casa mia
            in Italia!
            Roberto Pozzi
            Composta sabato 13 ottobre 2012
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              Scritta da: ROBERTO POZZI

              Buon compleanno

              Pensare al tuo compleanno
              non è così difficile per me,
              ma ho ancora tanta incertezza in me
              perché io non so come ti comporterai,
              cosa penserai,
              quando riceverai
              la foto con il mio sorriso stampato
              sulla faccia!
              Mi preoccupa assai
              cosa penserai
              di questo mio strano augurio di buon compleanno,
              ma comunque ci provo lo stesso
              a regalarti questo mio intimo biglietto d'auguri,
              senza alcuna censura,
              evitando ogni mia paura,
              ti mando questo mio augurio di buon compleanno
              per un altro anno
              come quest'anno!
              Ho pensato anche al tuo regalo,
              un prezioso regalo,
              che non deve essere per forza costoso
              ma solo decoroso!
              Ho pensato al solito pensiero originale:
              un libro speciale,
              uno di quelli che piacciano solamente a te,
              ma ovviamente scelti da me;
              ma la distanza tra noi non lo permetterebbe mai,
              e, almeno per questa volta, non mi farai
              le solite paranoie
              che io non devo spendere niente
              perché non ti serve niente!
              Ma quest'anno è diverso,
              in certo senso anch'io sono diverso,
              nel senso che non voglio accettare l'inutile polemica
              che tra me e te
              ha generato solo diffidenza,
              piuttosto che credenza,
              nella bellezza della vita!
              Vista la lontananza
              che esiste tra di noi
              mi permette solo di regalarti un sogno reale
              che tu però non devi considerare irreale:
              la speranza,
              quello poco di cui ho,
              te l'ha do
              per renderti un po'
              più felice
              sperando che domani sia davvero
              un altro giorno migliore,
              non solo per me,
              ma più per te,
              così vivrai
              la tua vita
              piu'contenta che mai:
              Buon 88 esimo compleanno Papà
              Con affetto e stima, il tuo Bob, al suo caro papà:
              Ti Voglio Bene Papà!
              Roberto Pozzi
              Composta giovedì 11 ottobre 2012
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                Scritta da: ROBERTO POZZI

                QUANTI SOGNI NEL MIO CASSETTO

                Incredibile è vero,
                per davvero,
                io non sto scherzando,
                mentre sto annotando
                i miei pensieri
                di ieri,
                sto continuando a ritornare al punto di partenza
                della mia nuova credenza,
                e della mia nuova ideologia
                che è la filosofia
                e la poesia!
                Entrambe hanno giocato il ruolo fondamentale
                a sbloccare irrevocabilmente
                la mia mente
                permettendomi di sognare
                e di creare
                la mia scrittura!
                Quanti sogni che ho ancora nel mio cassetto
                ma stanno uscendo da quell'armadio mentale,
                plasmandomi come un libero pensatore
                che sta realizzando,
                lentamente,
                ma regolarmente,
                la sua rinascita spirituale!
                Io ho sempre pensato,
                che non ho mai sognato,
                o meglio che ho sbagliato
                a valutare i miei sogni come eventi impossibili
                e quelli degli altri come probabili;
                adesso è tutta un'altra storia
                e quanti sogni stanno uscendo dal mio cassetto mentale
                e stanno diventando,
                o meglio stanno definendo,
                la mia nuova personalità
                alla ricerca di me stesso
                e del senso della vita!
                Anche se tanti sogni sono ancora rimasti nel cassetto,
                il destino me ne ha realizzato almeno uno:
                la passione per la scrittura,
                una bellissima verità,
                un dono da me trovato senza neanche averlo mai cercato,
                proprio sulla strada di questo mio rinnovamento!
                Non posso che essere riconoscente,
                con infinita stima ed affetto,
                ringrazio tutti i miei cari amici
                che mi hanno guidato,
                sostenuto
                e spronato
                a continuare,
                fino a pubblicare,
                la mia scrittura!
                Roberto Pozzi
                Composta sabato 6 ottobre 2012
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                  Scritta da: ROBERTO POZZI

                  OGNI VOLTA

                  Ogni volta che tu mi dici:
                  'Non capisco cosa vuoi da me?
                  su qualsiasi cosa che io chiedo da te,
                  è una pugnalata,
                  gratuitamente a me data,
                  visto che questa tua inquisizione
                  è un'affermazione
                  solo per ferirmi
                  con quel tuo dirmi
                  che io sono sbagliato
                  perché tu pensi di avermi dimostrato
                  il mio torto
                  e quindi la tua ragione:
                  È così facile per te pensarlo
                  e poi farlo,
                  come il detto dice:
                  'è come sparare sulla croce rossa,
                  che importa che sia blu o rossa,
                  la croce io la porto da sempre
                  dentro la mia mente
                  e che tu me lo ricordi continuamente
                  per il mio bene,
                  ma ciò non mi fa sentire per niente bene,
                  anzi mi distrugge a tale punto
                  che non so più quale è il punto,
                  o la morale
                  che devo imparare
                  per cambiare,
                  per poter accettare
                  e quindi perdonare,
                  me stesso
                  dal peccato che tu hai affibbiato
                  e purtroppo per il quale tu mi hai già condannato!
                  Roberto Pozzi
                  Composta sabato 6 ottobre 2012
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