Poesie di Roberto Pozzi

Nato (Italia)
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Scritta da: ROBERTO POZZI

L' AMICIZIA PARTICOLARE

Finalmente,
è da troppo tempo
che questo pensiero mi frullava per la mente,
e per mia fortuna o sfortuna,
purtroppo solo di recente,
in questo mio triste presente,
si è materializzata questa ispirazione
al fine di condividere con te
questa mia sofferta riflessione!
Comunque sia il significato del discorso,
non c'è una morale da analizzare,
visto che questo scritto è solo un mio pensiero
che vuole esprimere,
malgrado tutto quello che è successo,
che non sento nessun livore
ma solo tanto dolore!
Anche se la tristezza è rimasta dentro di me,
spero nel giorno che scomparirà definitivamente,
ma tu ben sai che la fortuna non giocherà
così facilmente a mio favore
e neanche il passare del tempo
riuscirà a farmi dimenticare
la nostra lunga amicizia!
Cosa vuoi che ti dica,
mio caro amico
del mio passato
che è ormai andato,
non ho ancora represso la memoria
di quell'ultima brutta storia:
non era scritto nel nostro destino
di essere ancora amici
e quindi, quanto mi dispiace
che non farai più parte della mia storia!
Mio caro amico
posso solo dirti che ti voglio ancora bene
e non te lo dico per esigere il tuo affetto,
ma perché di fatto è la verità
che non ti serbo alcun rancore
e che vorrei regalarti solo dell'amore
visto che il mio affetto per te
è ancora una parte di me!
Il vaso del'noì è stato inevitabilmente frantumato,
è ormai finito in mille pezzi grazie all'ostile destino
che ha distrutto la nostra amicizia
perche'era troppo particolare
per essere una cosa normale!
Purtroppo, la nostra amicizia
era considerata strana da tutti,
era tollerata solo da qualcuno,
non era capita da nessuno
e particolarmente era invidiata dai troppi!
Alla fine della nostra trentennale amicizia,
i nostri 'cari amicì pettegoli ci sono riusciti
ad annientare definitivamente
la sua incompresa bellezza
con le loro incredibili calunnie!
Ancora una volta,
non mi resta che sognare
e sperare... in un'altra vita,
quando il crudele destino si pentirà
e magari ci restituirà
quella gioia dell'affettività,
che, almeno per il prossimo giro,
sarà solo nostra... per l'eternità!
Roberto Pozzi
Composta sabato 27 ottobre 2012
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    Scritta da: ROBERTO POZZI

    Capovolto

    In questo mondo distorto,
    non devi sentirti sconvolto,
    se devi essere per forza stravolto
    dalla natura stessa
    che ti ha fatto un torto!
    Tu devi sembrare alterato
    dal tuo vero essere deviato
    per non essere chiamato rovesciato
    ed essere continuamente detestato!
    Anche se poi
    è il mondo stesso
    ad essere capovolto,
    a pochi importa
    che tu sei solo un essere stravolto
    per essere accettato
    e non odiato
    da tutti!
    Roberto Pozzi
    Composta mercoledì 18 luglio 2012
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      Scritta da: ROBERTO POZZI

      Il perché di te

      Io conosco bene il perché di me,
      la mia motivazione era il semplice bisogno d'amore,
      ma riguardo al perché di te,
      beh, questo è il vero dramma di questa opera:
      tu sei sempre stato il protagonista di questa incredibile storia,
      di quel strano concerto in discoteca,
      quando tu che mi avevi trovato interessante,
      che mi avevi corteggiato
      ma poi mi avevi lasciato,
      senza alcun apparente motivo,
      come atto finale di questa moderna tragedia
      dai risvolti così sentimentali!
      Dal momento della tua presentazione,
      ti avevo già considerato un tipo gentile,
      incredibilmente solare,
      uno che sprigionava un carisma
      davvero particolare
      che ti rendeva molto attraente,
      e, almeno, ai miei occhi,
      quella parte della tua personalità era così bella
      ed evidente!
      Anche se non ne ero sicuro...
      tu eri il mio sogno vivente
      perché non eri frutto della mia immaginazione
      ma tu esistevi veramente!
      Tu eri quel ragazzo carino.
      dentro e fuori,
      che con quel tuo sorriso amichevole,
      in solo pochi minuti dopo averti incontrato,
      mi avevi già fatto sentire a mio agio
      come solo un vecchio amico avrebbe saputo fare!
      Tu eri quello che aveva compreso chi ero,
      e cosa inconsciamente cercavo,
      ed in attimo,
      mi avevi sorpreso con la tua riposta,
      accarezzandomi la spalla,
      mi avevi scaldato molto di più del mio corpo
      ma mi avevi infiammato il mio spirito
      di allora,
      che tuttora,
      sta ancora bruciando dentro me
      pensando a te!
      Come l'oggetto del tuo desiderio,
      mi sarebbe piaciuta l'opportunità
      d'approfondire quell'attrazione a prima vista
      che tu mi avevi appena accenato,
      ma, purtroppo,
      che non avevi più continuato
      con quella passione degna di una rovente storia d'amore!
      Con il senno del poi,
      posso solo intuire il perché di te,
      di cosa ti era capitato,
      e probabilmente
      neanche tu conoscevi la vera ragione
      della tua obiezione:
      il perché non avevi mai più osato
      quell'amore considerato...
      innaturale,
      ma che tu l'avevi reso spontaneo
      che mi era sembrato del tutto così...
      naturale
      per me
      essere attratto da te
      e pensare
      che non c'era niente di male
      nel desiderare
      l'affetto di un altro ragazzo!
      Roberto Pozzi
      Composta lunedì 12 novembre 2012
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        Scritta da: ROBERTO POZZI

        MI DIMENTICO SEMPRE DI TE

        Carissimo,
        inutile dirti che non ho una valida scusa
        per essermi dimenticato di te
        e del giorno che oggi effettivamente è:
        oltre ad essere il primo di novembre,
        il giorno di Ognissanti,
        è anche quello del tuo compleanno,
        perciò non ti considerare sfortunato
        che nessuno ancora beatificato
        anzi sei già sulla buona strada
        per diventare un vecchio santo!
        Scherzi a parte,
        carissimo,
        mi devi davvero scusare,
        non volevo farti arrabbiare,
        ma di questi tempi
        non sono più dove sono girato;
        ti prego di non chiedermi il perché
        perché non saprei risponderti alla domada
        manco a quella banale di come mi chiamo!
        Negli ultimi tempi,
        mi sento così stordito dagli eventi
        che mi sono dimenticato
        che tu sei sempre la persona
        più importante della mia vita:
        a te devo l'espressione
        della mia personalità,
        non solo della mia originalità,
        o della mia sensibilità,
        ma anche della mia spirituale nobiltà
        che mi hanno reso un tipo così speciale!
        Non ti devi mai dimenticare,
        carissimo,
        specialmente in questi tuoi giorni oscuri,
        quando non vedi la Luce all'orizzonte,
        non devi sentirti uno dei tanti perdenti
        che non riesce ad essere felice
        perché non capisce
        il Grande Piano Divino
        che il Signore ha in mente
        per tutti noi!
        Ti devi ricordare che tu conti,
        sempre...
        per Lui
        e per tante altre persone
        che ti stimano
        e che ti amano
        proprio come me...
        la tua Anima!
        Roberto Pozzi
        Composta giovedì 1 novembre 2012
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          Scritta da: ROBERTO POZZI

          Nella loro mente

          È un comportamento demente,
          che nella loro mente,
          le persone pensano sempre
          di avere ragione!
          È sottinteso,
          che nella loro logica,
          le persone credono che qualsiasi stupidità
          sia solo corretta,
          o peggio ancora,
          perfetta!
          È sorprendente
          che l'opinione della gente
          può essere democratica
          e prevalente
          ma che tu,
          come un libero pensatore,
          non ti può permettere
          nemmeno di scherzare
          sullo status quo
          del pensiero dominante!
          È evidente
          che contestare
          l'opinone generale
          non è consigliato
          da nessuno,
          anzi è severamente
          vietato
          dall'opinione comune,
          come se il tuo pensiero
          fosse la nuova eresia
          nel nostro nuovo mondo,
          stereotipato,
          e così uniformato
          ai dogmi della nuova Inquisizione
          dove la maggioranza di regime
          in questo mondo del noi,
          omogeneizzato,
          non permette
          al pensiero del io,
          personalizzato,
          di esistere!
          Roberto Pozzi
          Composta martedì 6 novembre 2012
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            Scritta da: ROBERTO POZZI

            Tempo

            Non c'è mai abbastanza tempo,
            disponibile
            o godibile,
            per pensare
            e sicuramente per fare
            ciò che ci rende più felici!
            Da sempre,
            il tempo rimane il bene più ricercato,
            ma è paradossalmente quello più sprecato:
            troppi lo pretendono
            ma solo pochi lo concedono
            con spontaneità,
            spesso solo di pessima qualità
            ed pure in limitata quantità!
            Dalla nascita dell'umanità
            Il tempo è stato
            una delle più grandi contraddizioni
            dato che troppi l'avevano considerato illimitato,
            ma solo pochi avevano realizzato che era molto definito,
            imparziale
            e democratico
            perché non aveva mai 'guardato in faccia nessuno,
            era andato avanti per la sua strada
            e non era mai tornato indietro
            per chiunque!
            Mi rendo conto,
            che volendo di più dalla vita,
            io non ho più tempo
            per godere la mia esistenza,
            allora,
            anch'io sono costretto a fuggire
            dalle mie assurde pretese
            e non pensare
            che sto perdendo tutto questo tempo
            a riflettere sul significato del tempo!
            Roberto Pozzi
            Composta lunedì 22 ottobre 2012
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              Scritta da: ROBERTO POZZI

              Non ero

              Non ero che un adolescente,
              quando mi soffermavo a rispondere alla gente
              che mi chiedeva:
              Ma ti piace vivere qua
              in Canada?
              Piuttosto che rispondere a quella domada,
              così tagliente
              ed inquietante,
              avrei preferito essere trucidato,
              ma dovevo essere un ragazzino educato,
              disposto a rispondere
              a una domada cosi'impertinente!
              Non avevo alcuna scelta
              e qualcosa dovevo dire,
              bastava anche una bugia insignificante,
              che sembrava conveniente
              e convincente
              per chiudere quell'indisponente discorso
              e riprendere per il mio opprimente percorso;
              ma i miei malconci pensieri
              mi tradivano
              e le risposte sfuggivano
              perché erano tanti i ricordi repressi,
              sempre gli stessi,
              consci
              o peggio inconsci,
              che ritornavano ferocemente
              nella mia mente
              con vivide immagini di dolore
              che non augurei neanche al mio nemico peggiore!
              La sofferenza che vivevo in quel periodo
              non era mai svanita,
              e mi perseguitava dappertutto
              perché non potevo fuggire,
              non allora né adesso,
              da me stesso
              e da quella dolorosa nostalgia
              a cui sarei ricorso perfino alla magia
              per non pensare più a nulla!
              Non ero cosi fortunato,
              e nemmeno così dotato
              di poteri divini
              per evitare
              d'immaginare
              il mio paese natale!
              Purtroppo,
              era davvero troppo
              la sofferenza,
              che volevo dimenticare
              di quando ero un tredicenne impaurito,
              addormentato,
              senza dubbio disadattato
              ed soprattutto emarginato
              in un altro continente ad abitare,
              e sopportare
              il mio stesso pianto
              perché mi mancavano, ma tanto
              il paese dove sono nato,
              gli amici con cui avevo sempre giocato
              e miei nonni che mi avevo sempre coccolato!
              In Canada, anche se non ero solo,
              e mi sentivo sempre solo
              a pensare a dove ero,
              e che non ero
              a casa mia
              in Italia!
              Roberto Pozzi
              Composta sabato 13 ottobre 2012
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                Scritta da: ROBERTO POZZI

                Buon compleanno

                Pensare al tuo compleanno
                non è così difficile per me,
                ma ho ancora tanta incertezza in me
                perché io non so come ti comporterai,
                cosa penserai,
                quando riceverai
                la foto con il mio sorriso stampato
                sulla faccia!
                Mi preoccupa assai
                cosa penserai
                di questo mio strano augurio di buon compleanno,
                ma comunque ci provo lo stesso
                a regalarti questo mio intimo biglietto d'auguri,
                senza alcuna censura,
                evitando ogni mia paura,
                ti mando questo mio augurio di buon compleanno
                per un altro anno
                come quest'anno!
                Ho pensato anche al tuo regalo,
                un prezioso regalo,
                che non deve essere per forza costoso
                ma solo decoroso!
                Ho pensato al solito pensiero originale:
                un libro speciale,
                uno di quelli che piacciano solamente a te,
                ma ovviamente scelti da me;
                ma la distanza tra noi non lo permetterebbe mai,
                e, almeno per questa volta, non mi farai
                le solite paranoie
                che io non devo spendere niente
                perché non ti serve niente!
                Ma quest'anno è diverso,
                in certo senso anch'io sono diverso,
                nel senso che non voglio accettare l'inutile polemica
                che tra me e te
                ha generato solo diffidenza,
                piuttosto che credenza,
                nella bellezza della vita!
                Vista la lontananza
                che esiste tra di noi
                mi permette solo di regalarti un sogno reale
                che tu però non devi considerare irreale:
                la speranza,
                quello poco di cui ho,
                te l'ha do
                per renderti un po'
                più felice
                sperando che domani sia davvero
                un altro giorno migliore,
                non solo per me,
                ma più per te,
                così vivrai
                la tua vita
                piu'contenta che mai:
                Buon 88 esimo compleanno Papà
                Con affetto e stima, il tuo Bob, al suo caro papà:
                Ti Voglio Bene Papà!
                Roberto Pozzi
                Composta giovedì 11 ottobre 2012
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                  Scritta da: ROBERTO POZZI

                  QUANTI SOGNI NEL MIO CASSETTO

                  Incredibile è vero,
                  per davvero,
                  io non sto scherzando,
                  mentre sto annotando
                  i miei pensieri
                  di ieri,
                  sto continuando a ritornare al punto di partenza
                  della mia nuova credenza,
                  e della mia nuova ideologia
                  che è la filosofia
                  e la poesia!
                  Entrambe hanno giocato il ruolo fondamentale
                  a sbloccare irrevocabilmente
                  la mia mente
                  permettendomi di sognare
                  e di creare
                  la mia scrittura!
                  Quanti sogni che ho ancora nel mio cassetto
                  ma stanno uscendo da quell'armadio mentale,
                  plasmandomi come un libero pensatore
                  che sta realizzando,
                  lentamente,
                  ma regolarmente,
                  la sua rinascita spirituale!
                  Io ho sempre pensato,
                  che non ho mai sognato,
                  o meglio che ho sbagliato
                  a valutare i miei sogni come eventi impossibili
                  e quelli degli altri come probabili;
                  adesso è tutta un'altra storia
                  e quanti sogni stanno uscendo dal mio cassetto mentale
                  e stanno diventando,
                  o meglio stanno definendo,
                  la mia nuova personalità
                  alla ricerca di me stesso
                  e del senso della vita!
                  Anche se tanti sogni sono ancora rimasti nel cassetto,
                  il destino me ne ha realizzato almeno uno:
                  la passione per la scrittura,
                  una bellissima verità,
                  un dono da me trovato senza neanche averlo mai cercato,
                  proprio sulla strada di questo mio rinnovamento!
                  Non posso che essere riconoscente,
                  con infinita stima ed affetto,
                  ringrazio tutti i miei cari amici
                  che mi hanno guidato,
                  sostenuto
                  e spronato
                  a continuare,
                  fino a pubblicare,
                  la mia scrittura!
                  Roberto Pozzi
                  Composta sabato 6 ottobre 2012
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