Poesie di Ileana Mihaela Almen

Operatore spa, nato sabato 25 ottobre 1975 a Alba Iulia (Romania)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi, in Umorismo, in Racconti, in Frasi per ogni occasione, in Proverbi e in Diario.

Io resto a casa e scrivo poesie

Ieri ho scritto con inchiostro rosso sangue
Oggi, con verde erba, pieno di speranze.
Riscrivo tutto e dipingo sulla tela
Emozioni nuove da scoprire sulla terra.
Sentiamo solitudine
Taciamo isolati
Odiamo il Presente
Avendo bisogno di tante certezze
Carezze di vento
Abbracci virtuali
Scrittori banali
Attori d'un ora
È tutto ciò che offre il momento.
Scriverò poesie scese dal sole
Con calde parole di me inventate
Riaprirò i vostri occhi
In nuovi orizzonti
Visti solo nelle poesie
Oggi il 1 aprile.
Ileana Mihaela Almen
Composta mercoledì 1 aprile 2020
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    La Primavera. Il ritorno

    Salve, gente!
    Sonno appena tornata dalla mia gemella, dall'America.
    Ho preso una mini vacanza
    e ho lasciato il mio fratello, l'Inverno
    a farvi compagnia.
    Spero che non è stato troppo freddo con voi...
    Mi dispiace se vi sembro egoista
    ma ci tenevo tanto, forse da un secolo
    se non di più,
    di festeggiare insieme a lei
    la festa di San Patrizio,
    sapete, Saint Patrick's Day!
    È stato molto divertente! Mi sono ubriacata e mi sono messo a cantare...
    Uno spettacolo...
    Eh, sì, mi sento imbarazzata
    ma il bello è che ho insegnato a tutti cantare!
    "Abbracciami" e "Azzurro" hanno conquistato tutti quanti!
    Ah, dimenticavo: vi ho portato un pensierino, basterà a tutti voi:
    ho riempito le tasche con trifoglio, e dal volo
    ho sparso dappertutto:
    ho fatto il giro del mondo... shhhhhh...
    Ne ho ancora un cestino pieno
    di foglie tenere e fresche...
    le metterò alle finestre quando dormite
    e la Mattina vi porterà Speranza.
    Sì, Speranza, Fortuna e Allegria.
    Ho trovato anche un quadrifoglio:
    questo raddoppierà la fortuna che ci serve.
    Basta crederci: sono benedette proprio da San Patrizio, ragazzi!
    Più tardi vi leggerò la leggenda di questo Patrick.
    Adesso rimango qui, con voi, e vi leggo.
    Important'è di rimanere in casa, con me.
    Adesso scapo un momento
    a mettermi qualcosa addosso
    che fa un freddo cane, fino all'osso
    Ah, un mantello verde, l'ho preso dal'Irlanda
    per la parata
    Oddio, mio fratello, inverno... ha buttato un sacco di neve...
    Aspettatemi, torno in un batter d'occhio, ascoltate un po' di musica fra tempo. Bye-bye!
    "Azzurro, il pomeriggio è troppo azzurro
    e lungo per me..."
    Ileana Mihaela Almen
    Composta giovedì 26 marzo 2020
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      A te

      A te,
      che hai lasciato cadere le lacrime
      come due gomitoli di sale
      sfilandosi senza nodi dietro alle spalle
      e scivolare lentamente, tra sospiri e singhiozzi
      lungo alla schiena curvata in avanti
      e stai ancora in ginocchio
      con le mani fredde unite, le dita intrecciate
      A te, io, poeta senza nome
      cittadino dei paesi quasi scomparsi
      fantasma dei tuoi sogni morti
      e dei tuoi morti sognati
      Io, ologramma dell'agonie
      e degli urli lanciati verso le stelle
      affogate nel fumo dei crematori
      e delle croci troppo nuove e lucidi.
      Io che avevo già perso tutto
      quando non era rimasto più niente
      cosa potrei dire per renderti meno sofferente!
      A te
      che ti sei perso nel labirinto di te stesso
      ti posso dare se mi guardi
      un po' di forza vitale
      per farti cominciare a camminare
      come fanno i bambini, un passo a volta
      come sarebbe il tuo prima volta.
      Fidati, staccati da quel pavimento
      raggiungimi, vieni così, piano, nel salotto
      vicino al caminetto. Siediti, io accenderò il fuoco.
      A te
      ti vorrei riscaldare anima e corpo
      A te, che sei immenso come il mondo
      A te, ti dedico il mio sguardo puro ma bugiardo
      e dico ciò che tutti vogliono che dico
      sarà tutto bene, anche s'è un mito!
      Ma io ti alzo e ti chiedo stai al caldo!
      E pur se ti ferisce fino al infinito
      questo dolore fresco, impunito
      A te
      che sei simbolo di tutto ciò che è colpito, esausto, impaurito
      A te regalo il pensiero di ringraziare un attimo al cielo perché sei vivo e qualcuno senza volto
      senza nome
      ti pensa e ti offre una spinta
      verso la primavera, verso la vita.
      Ileana Mihaela Almen
      Composta giovedì 26 marzo 2020
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        Angeli in camice bianco e ali sudate

        Cara mammina,
        Quando sei volata lassù
        ho visto tra le nuvole
        il volto di Gesù.
        Lo sguardo suo mi mantiene
        serena, andrà tutto bene.
        Mi manchi ma non piango più
        sapendo che hai ali blu
        e ti riposi finalmente
        nel paradiso infinito, pieno di stelle
        più grande di un continente.
        La zia scrive poesie
        e parla con le fresie e i giacinti
        io faccio cartoline e dipinti
        per tutti quanti, vincitori o vinti.
        Non piango più, ascolto poesie
        e prego sempre che sparisca
        ma senza ali,
        la mamma delle pandemie.
        Ileana Mihaela Almen
        Composta martedì 31 marzo 2020
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          Evviva la Poesia!

          La Poesia è la musica dell'anima
          La Poesia è lo spumante del cuore
          Apriamolo adesso per festeggiare il suo nome
          Oggi non deve rimanere anonima
          La Poesia...
          Brindiamo alla sua esistenza
          Alla sua forza e bellezza!
          Ne basta poco: qualche rima e cadenza
          Auguri alla sua permanenza
          sul continente della Fantasia
          Giornata Internazionale della Poesia!
          Auguri a voi poeti, auguri a voi profeti
          in questo giorno di grande turbolenza
          quando nel mondo regna la paura e sofferenza...
          La Poesia porta luce e calore
          laddove l'occhio ha lacrime e l'anima dolore
          e la parola la trasforma in una fiamma
          che fa lume senza fumo, senza ologramma
          solamente profumo postumo di agrumo
          La Poesia rimane come una quercia monumentale
          come un platano o un secolare castagno
          che stanno oggi a distanza per decreto
          e piangono, soffrendo per la gente in silenzio, in segreto.
          Ma gli alberi che sbocciano con frenesia
          stano brindando per il giorno della Poesia
          con le bandiere di freschezza, contro la forza della pandemia.
          Evviva la Poesia.
          Ileana Mihaela Almen
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            Un punto rosso

            Il mondo intero è diventato un paesino
            un punto rosso sulla mappa del destino.
            I confini dei paesi, i mari e gli oceani
            si sono stretti fortemente le braccia, i sogni e le mani.
            I continenti hanno perso i confini bruciando i concetti
            di "insieme" o "vicini"...
            il giorno è notte, la notte è giorno
            la morte è vita, la veglia è sonno.
            La luna abbraccia il sole, il sole stringe e bacia la luna
            la stella che comprende è solo una...
            l'universo cambia l'ora, la storia si trasforma
            in sangue e balade: all'asse della terra
            piangono vene e cascate.
            La bilancia della vita è carica di tombe
            tra nuvole appena nate
            s'inchina e si rompe.

            Inutile parlare...
            nessuno vuole guardare.
            All'improvviso il mondo, né rosso, né rotondo
            spezzò in due tutto: veleno e antidoto.
            Un paradosso che fa male alla mente
            è la delusione che mi prende
            pensando che in questo mondo
            non c'è bilancia giusta, non c'è modo
            per misurare ogni frodo, che ritmi strani la inchina
            verso il male che fa rima con tutto ciò che ci decentra
            dalla giustizia divina.
            Bilancia onesta non ci trovo tra le parole e concetti,
            perché bilancia è bilancia solamente
            quando astuta, misurando beffa, mente.
            Un punto rosso ci rimane ancora il mondo
            fin quando la bilancia farà il giusto conto.
            Ileana Mihaela Almen
            Composta giovedì 19 marzo 2020
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              Sakura in quarantena

              Pallidi, timidi e spaventati
              sbocciano i primi fiori di ciliegi a Milano.
              Aprono gli occhi, guardano in giro
              e vedono un'immense deserto strano.
              Silenzio... silenzio... silenzio...
              Il vento tacce sotto un piccolo ramo.
              Preoccupati, hanno domandato un castagno
              perché tutto questo silenzio vuoto è sovrano.

              Il vecchio castagno, scambiandosi sguardi con i tulipani,
              raccontò cosa successe nei tempi della fioritura
              di queste puerili, fragili Sakura.
              I fiori di ciliegi hanno capito la sciagura
              poi, abbassando con tristezza i rami
              hanno cominciato a preparare
              un lutto di profumo e stupore,
              con tinta rosa, dolce e amore,
              in un silenzio soave, con calma e dolore.
              Sapevano che in Giappone le vallate
              abbondano di onde profumate,
              che la Cina ha i ciliegi già in fiore
              e troppa gente questo anno
              che non li vede perché muore...

              Per fratellanza, hanno scelto la distanza
              e si considerano anche loro in quarantena
              con tanto odio per ciò che avvelena
              con morte, panico, dolore
              la primavera che adesso prendeva vita e colore,
              la primavera quando mai nessuno muore.

              Un ramo ha fatto un inchino e le condoglianze
              e costruì d'un ramo secco un'antenna
              per dar speranze che la vita fa alleanze
              con la natura pura, com'è la Sakura,
              che lo spettacolo lo fa vedere anche se distanze
              dividono con i muri, abbracci, fiori, amici
              profumi e colori.

              I delicati fiori di ciliegi
              hanno detto tutti in coro
              persuasivo e con voce bassa:
              "Anch'io resto a casa!".
              Ileana Mihaela Almen
              Composta lunedì 9 marzo 2020
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                Halloween senza dolcetti

                Per Halloween vorrei trovare
                un bel costume, spaventoso,
                così, i bambini quando mi vedranno,
                scappano, si fanno addosso!

                Ma non riesco inventare,
                non è possibile, lo so...
                niente non può spaventare
                questi piccoli mostri, manco un po'...

                ma qualche maschera o trucco
                dovrei usare per far colpo,
                impaurire i diavoletti
                quando ci chiederanno dei dolcetti!

                Inutile... non è il momento...
                aspetto ancora, forse il vento
                mi porterà qualche concetto
                per far anch'io un scherzetto.
                Ileana Mihaela Almen
                Composta giovedì 24 ottobre 2019
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                  Poco dopo halloween,
                  un tipo brutto con i passi rumorosi e pesanti,
                  pieno di una grigia noia e passività,
                  girovagando per le strade tra i viventi
                  calmo, sottovoce, mormorò:
                  "io sono un cadavere, sono un morto!"
                  Ma nessuna mente non si disturbava per capire
                  e nessun testo non lasciava indietro la sua voce.
                  Come se non ci fosse, ma lasciava
                  delle pedate nere, di note e di morte.
                  Camminando sulle stesse strade strette
                  chi l'ho incontra, come me, lo sente.
                  Ma tutti lo ignorano, andando avanti,
                  camminando per i fatti loro, indifferenti arroganti.
                  In questo periodo dell'autunno
                  è facile incontrare come lui, qualcuno...
                  appaiano alcuni sguardi fissi
                  che riescono a fermarti,
                  ma sempre si va avanti.
                  Soltanto apparentemente come prima
                  perché i tuoi occhi
                  hanno assorbito almeno un raggio
                  dall'essenza dell'esistenza
                  nascosta e misteriosa
                  che giace nell'orbita come una tomba
                  aperta di un Dio invisibile
                  che li permette di girovagare
                  sulla terra fra i viventi,
                  sui resti di zucche dove,
                  se aguzzi bene la vista,
                  vedi lontano la fiammella
                  e senti il profumo della cera
                  gialla, fluorescente oppure nera.
                  Ma quella luce non è per guidarli
                  nel loro mondo. È solo per scherzare.
                  Ileana Mihaela Almen
                  Composta lunedì 21 ottobre 2019
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                    Scritte bianco sul bianco

                    Non voglio scrivere dei versi cantabili,
                    non intendo ragionare come i contabili,
                    voglio scrivere parole sfumate, un po' profumate
                    di fiori morte e foglie secche, di sudore,
                    voglio scrivere delle poesie d'orrore!
                    Parole cifrate, colori impolverate,
                    rime storte, disabili, smembrate.
                    Vorrei essere un'artista pienamente matta,
                    l'unica vampira che si nutre con la carta...
                    La pallore che mi prende
                    con le mani lunghe e fredde
                    dalle tempie verso il cuore, poi la vita
                    fino alle punta delle dita,
                    che rimanga la mia unica impronta di granita
                    di una poesia letta e mai scritta.
                    Non aspetto fama, piuttosto la follia
                    di una pena che scrive poesia
                    per i morti che amano leggere ancora
                    per un minuto o forse per un'ora...
                    Voglio l'anonimato per riuscir regnare,
                    un'ombra moribonda, crudele dittatrice,
                    un nome senza volto, caotica attrice
                    di un altro nuovo mondo che oggi sta creando
                    silenzi vuoti e sentenze per ogni gran peccato.
                    Voglio corrompere mentre insegno,
                    volare con angeli bianchi verso l'inferno,
                    crear delle pianete nel vuoto più profondo
                    di ogni iride che sfiora o scava fino al fondo
                    le sadiche cadenze, carenze e demenze...
                    E quando vado via, riempirò di carta tappeti e credenze
                    di fogli bianche solo, e senza referenze
                    e lascerò la finestra aperta per far entrare il vento
                    e portare lento
                    tutta la poesia di orrore
                    e senza di talento,
                    scritta bianco sul bianco.
                    Ileana Mihaela Almen
                    Composta sabato 23 novembre 2019
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