Le migliori poesie di Giorgio De Luca

Nato giovedì 27 luglio 1950 a Chieti (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi, in Umorismo, in Racconti, in Frasi per ogni occasione e in Diario.

Scritta da: Giorgio De Luca

Noi ragazzi della via

Siamo nati in quella via
noi bambini scanzonati.
Per poterci divertire
mille giochi abbiam creato.

L'allegria accomunava,
l'amicizia affratellava.
Nelle piazze si giocava,
si sfidavano i rioni.

Noi ragazzi del cinquanta
siamo amici ancora adesso.
Ricordiamo con tristezza
i bei tempi ormai passati.

Soldi in tasca non ce n'eran,
senza droga siam cresciuti.

Voi ragazzi del tremila,
se vorrete campicchiare
come noi dovrete fare.
Giorgio De Luca
Composta sabato 26 ottobre 1991
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Giorgio De Luca

    Nel rispetto della memoria (a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino)

    Falso Profeta,
    distributore di morte,
    i tuoi tentacoli
    hanno ucciso figli
    che profumavano d'aranci.

    Li hai uccisi
    perché avevano seminato
    il principio di libertà
    alla Vita.

    Sconcia creatura
    degli abissi,
    come un serpente strisci
    nella tua scia di morte.

    Cambiamo pagina
    nel rispetto
    di chi ci ha guidati
    a non avere più paura di te.
    Giorgio De Luca
    Composta martedì 18 maggio 1993
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Giorgio De Luca

      La via crucis del dolore - l'Aquila, Venerdì 10 Aprile 2009 - ore 11.00

      Duecentocinque bare allineate,
      ognuna con una corona di spine
      poggiata sopra...

      Le campane restano mute,
      la bocca incerottata,
      insanguinata.

      Gesù,
      hai vestito di morte la Vita:
      "Perché!"

      Sei stato messo in croce
      perché qualcuno ti ha tradito:

      "Adesso chi è stato il traditore,
      il ladro di anime?"

      Guarda quelle bare,
      duecentocinque pezzi di legno,
      lo stesso legno della croce
      che Tu portavi sulle spalle.

      Sfilano in processione
      tra il pianto di questa Terra martoriata
      e i singhiozzi dei violini...

      Gli stessi violini che stasera
      ti accompagneranno per le strade
      con la voce rotta dal dolore...
      Giorgio De Luca
      Composta lunedì 6 aprile 2009
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Giorgio De Luca

        Loro sapevano...

        Loro sapevano degli orrori
        nella Risiera di San Sabba,
        dei campi di sterminio di Mauthausen,
        delle camere a gas di Auschwitz,
        dei forni crematori di Zacao.

        Loro sapevano dell'odio spietato
        contro l'ebraismo, dei treni che partivano
        carichi di carne umana asserragliati
        dentro vagoni sprangati.

        Loro sapevano degli ebrei polacchi, russi,
        ungheresi, tedeschi, cechi, olandesi,
        internati nei lager di Dachan, Buchenwald,
        Sachsenhausen, Chelmno, Treblinka,
        Sobibor, Belzec.

        Loro sapevano del genocidio degli ebrei,
        dei crimini commessi dal Terzo Reich,
        dei numeri sulle braccia marchiati a fuoco,
        del disprezzo per il risveglio della libertà.

        Loro sapevano...
        della distruzione degli ebrei
        Loro sapevano...
        Giorgio De Luca
        Composta giovedì 27 gennaio 2005
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Giorgio De Luca

          L'isola felice

          Quand'è sera la bruma scende,
          s'addormenta.

          Nella piccola baia
          ode il fluttuare delle onde,
          concerto mozartiano
          di infinite dolcezze.

          Cammina felice tra i pruni selvaggi
          ove il tramonto disegna il cielo
          e la luna intreccia
          corone di stelle.
          Giorgio De Luca
          Composta sabato 16 febbraio 2002
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Giorgio De Luca

            Una rosa per te

            Una rosa per te,
            per i tuoi baciati giorni
            di primavere fiorite.

            Boccio delicato tra venti d'estate,
            di freschezza nutri l'ubertosa terra.

            Stille di rugiada nei tuoi smeraldi occhi,
            rivoli lucenti nel bianco splendore del viso.

            Il felice suono dell'allegra cetra
            nell'autunno di sogni e di passioni
            il cuor m'inonda d'armonie e di colori.

            Oh sole che riluci nei suoi bei occhi,
            nella dorata luce dell'aurora
            il più bel fiore colsi!
            Giorgio De Luca
            Vota la poesia: Commenta