Le migliori poesie di Giorgio De Luca

Nato giovedì 27 luglio 1950 a Chieti (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi, in Umorismo, in Racconti, in Frasi per ogni occasione e in Diario.

Scritta da: Giorgio De Luca

Ti voglio bene mamma

Nel giardino fiorito
luccica l'albero della vita.

Ho voglia di correre fra le tue braccia,
rivivere giorni di bambino scivolati via
come acqua del fiume sfociata nel mare
e sognare, volare.

Quanto sei bella Mamma!

Il tuo sorriso scalda
come un braciere acceso.

Come petali di rosa profumano i tuoi baci.

Nel tenero abbraccio ascolto ancora
la melodia del dolce carillon
che suonava nel mio cuore.

Ti voglio bene Mamma.

Un bene grande così...!
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    Scritta da: Giorgio De Luca

    Il Sacrario di Redipuglia

    Un drappo di bandiera
    sventola sul pennone più alto.

    Eterno è il silenzio...

    L'eco delle bombe è sepolto lì,
    sotto la trincea.

    Segnate da un numero,
    una croce,
    le loro case
    aspettano che qualcuno ricordi
    perché sono morti.
    Giorgio De Luca
    Composta lunedì 19 marzo 2001
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      Scritta da: Giorgio De Luca

      L'antico canto del fiume

      Nel lento fluir de l'acque vive
      scendea pel solatio sentiero
      tra sonori canti di fanelli e canapini.

      L'eco d'una musica giungea festosa,
      l'allegra voce del mattino
      accompagnava il lento andare.

      Sedette ad ascoltare i suoni dei liuti
      lungo le vie dei carpini bianchi
      e nontiscordardimè.

      Fragorosa digrada a valle
      l'antico canto del fiume
      mentr'ella,
      là dove un tempo rideano felici l'ore,

      mirò l'aurora tingersi d'oro
      e, nel confuso vocio dei boschi,
      sentì la dolce musica dei flauti cullare
      l'innocente infanzia...
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        Scritta da: Giorgio De Luca

        I suoi dieci anni... - l'infanzia rapita

        Un bel dì si svegliò
        ch'era diventato grande.

        Pesavano tutti quegli anni...

        Non sapeva come conciliare
        scuola e lavoro.

        Pensava, pensava...

        i nove anni li sentiva tutti
        sul groppone:
        erano tanti,
        ad un passo c'era la vecchiaia...

        Ci arrivò senza accorgersene:
        tanto fu breve il salto,
        che rimase indifferente!

        Erano dieci gli anni...

        Una vita vissuta intensamente.

        La mente torna indietro nel tempo,
        ai ricordi di bambino.

        A cinque anni, incontrò l'amore:
        gli regalò due gioie.

        Ora è tardi,
        è un poco malandato.

        Come pesano gli anni...

        Và a dormire, a dormire...
        Giorgio De Luca
        Composta giovedì 18 giugno 1992
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          Scritta da: Giorgio De Luca

          Lettera alla madre

          La prima vita,
          quella di bambina,
          morì in un campo di sterminio.

          Nei ripetuti silenzi,
          vorrebbe gridare a Dio dov'era
          quando il forno bruciava sua madre.

          Sentire quella voce
          che il vento di Auschwitz
          portò via.

          Nell'ultima lettera,
          l'ebrea,
          figlia d'Israele abbandonata da Dio,

          trovò il coraggio
          di leggerle il *"Kaddish"
          e chiederle perdono.
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