Scritta da: Giorgio De Luca

La via crucis del dolore - l'Aquila, Venerdì 10 Aprile 2009 - ore 11.00

Duecentocinque bare allineate,
ognuna con una corona di spine
poggiata sopra...

Le campane restano mute,
la bocca incerottata,
insanguinata.

Gesù,
hai vestito di morte la Vita:
"Perché!"

Sei stato messo in croce
perché qualcuno ti ha tradito:

"Adesso chi è stato il traditore,
il ladro di anime?"

Guarda quelle bare,
duecentocinque pezzi di legno,
lo stesso legno della croce
che Tu portavi sulle spalle.

Sfilano in processione
tra il pianto di questa Terra martoriata
e i singhiozzi dei violini...

Gli stessi violini che stasera
ti accompagneranno per le strade
con la voce rotta dal dolore...
Composta lunedì 6 aprile 2009

Immagini con frasi

    Info

    Scritta da: Giorgio De Luca
    Riferimento:
    Per onorare la memoria di quanti hanno perso la vita durante il terremoto dell'Aquila il 6 Aprile 2009, la Processione del Cristo Morto che si svolge a Chieti, si è fermata alla Civitella, dove, un coro composto da circa 160 elementi, con altrettanti musici, intona lo struggente Miserere con lo sguardo rivolto verso l'Aquila.

    La Processione del Cristo Morto che si svolge a Chieti il Venerdì Santo è una delle più suggestive e famose d'Abruzzo.

    All'imbrunire, per le vie cittadine illuminate dalla fiamma di alti tripodi e dai ceri di migliaia di fedeli, avanzano, distanziati in mezzo al corteo, i Simboli della Passione, accompagnati dalle Confraternite che indossano l'abito del proprio sodalizio e procedono incappucciati a passo cadenzato.

    Un fremito di commozione vibra nella impressa intimità di ognuno al canto grave e solenne del "Miserere", composto dal Maestro teatino Saverio Selecchy (vissuto tra il XVIII e XIX sec.).

    Anche a l'Aquila viene cantato il Miserere di Selecchy durante la drammatica solennità alla Sacra Rievocazione.
    Dedica:
    In prossimità delle festività del Santo Natale e l'inizio del Nuovo Anno, desidero esprimere ai miei fratelli d'Abruzzo l'augurio che presto possano far rientro nelle loro case per vivere nell'intimità e nella dignità il proprio dolore e poter respirare l'aria di una nuova e felice stagione ricca di serenità, amore, speranza.

    Commenti

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    2
    postato da , il
    E' un brivido che percorre le strade dell'anima e non si ferma mai... giorno dopo giorno.
    Grazie Barbara
    Un caro abbraccio a te
    1
    postato da , il
    Mi hai fatto sentire parte di quella Terra martoriata, ho sentito il singhiozzo dei violini... sei bravissimo, Giorgio, ma soprattutto hai una sensibilità "vera". Vera, perché si sente...
    Un carissimo abbraccio *****

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