Scritta da: Franco Mastroianni
in Poesie (Poesie personali)
Ho adagiato
pensieri
d'amore
tra le pietre
e
i
rigagnoli d'acqua
che
raggiungono
il
fiume.
Nel silenzio
la
corrente
ora
intona
il tuo
nome.
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Ho adagiato
pensieri
d'amore
tra le pietre
e
i
rigagnoli d'acqua
che
raggiungono
il
fiume.
Nel silenzio
la
corrente
ora
intona
il tuo
nome.
Le parole non hanno
padroni
ma
chi scrive
le
impregna
delle
proprie
emozioni.
Siano esse
stampate
disegnate
sui muri
o
scritte sui fogli
le
teniamo per mano
come fossero
figli
e
una volta
cresciute
le
lasciamo andare.
Le parole
non hanno padroni
sono
ali
con cui puoi volare
e
chi
scrive.
Lo sa fare.
Sarebbe stato bello ma non lo è stato
cantare insieme a te a perdifiato
Averti senza mai aver cercato
perderti senza mai aver trovato
Rincorrerti e raggiungerti di lato
e insieme distenderci nell'erba
fino a diventare prato
Sentire il tuo pulsare nel vivere l'amore
cospargersi di miele
e con te spiegar le vele
Solcare mille mari assaporar profumi
cullati dalle onde lontani dalle sponde.
Ma tutto questo amore il cuore mi confonde
continuerò a giocar col vento
lui si che mi risponde
Mi piace questa storia... storia mai nata
continuerò a scriverci parole
parole senza data
scrivendo tutto quello che il cuore mi fa dire
e sono assai felice
perché una storia mai nata non potrà mai finire.
Nostalgiche e dolci figure si cibano dei miei pensieri
il lento movimento ferma le immagini
nel magico colore di questo bel vedere
La pace trova spazi immensi mentre il cuore
si posa sopra campi seminati d'emozione che rifioriscono
ad ogni mio pensare a te
Ed io mi lascio andare
perso dentro i colori avvolto in questo mio tuo... nostro sentire
Ti amo dolce donna... sei tu queste parole... sei tu il mio dire.
Ma quante bocche piene
di frasi che non trovano
l'insieme
Ma quanti colli adorni
di perle di saggezza
mostrate con fierezza
Mi chiedo... come faranno
a stare su
se non c'è ombra
d'emozione
che le lega insieme... senza un filo
Trovo piu concretezza... e sento piu emozione
leggendo le parole dei bambini
scritte
sui muri dell'asilo.
Sono un mulinello
sì
quei mulinelli
di
polvere sollevata
dal vento
il
profumo
di
un
momento
un
fotogramma
un
gemito
un
lamento
sono
il
presente
il
passato
e
credo
d'essermi
anche
respirato
tra
i
passaggi
delle vite
che
ho
vissuto.
Le frasi dolci
le
parole
che si usano
a
Natale
le
teniamo tutto
l'anno
sopra ad uno scaffale
riposte con amore
dentro una scatola
di
cartone
che
guarda caso
è
quella
del
panettone.
Finiranno questi giorni ancorati alle incertezze
nuovi soli e nuove lune
accompagneranno i nostri voli oltre le più alte dune
senza più toccar la sabbia dove affondano i pensieri positivi.
Ci saranno nuovi giorni i tuoi baci le carezze... i nostri sospiri.
Quante rughe... quanti segni
siamo fogli dove il tempo si diverte a far disegni
quanti i giorni senza nome... tra lo scorrere veloce degli impegni.
Sempre poco questo tempo per pensare anche ai bisogni.
Quante rughe... quanti segni.
Quanti sogni.
C'è una casa di riposo dove il vento passa spesso
una casa di riposo che non ospita persone
ma parole non più usate che di vivere però... non hanno smesso
sono fatte di giocosità infantile
di scordati girotondi di ginocchia un po' sbucciate delle grida in un cortile
sono fatte di rumore di silenzi... di fervore
mano a mano all'emozione la natura... la passione
di sospiri e di carezze
di colori che rinfrescano la mente
pronte ad arrivare al cuore al palpitar di tenerezze
basterebbe solamente...
C'è una casa di riposo che non ospita persone
ma parole colorate
ed il vento si diverte a miscelarle
ora il giallo insieme al verde ora il verde insieme al blu.
C'è una casa che strabocca di parole colorate
che non usiamo più.