Scritta da: Psiche

Scivolando nel blu

Si divertiva, lui.

Tra il serio e il compiaciuto,
sordo ai miei gridi d'aiuto,
mirava dritto al mio cuore
con le sue tristi parole.

Io mi incupivo e mi voltavo a nascondere
il viso, e lui con le dita mi prendeva e
mi rimetteva al mio posto, come
si fa con un quadro, che non
è più dritto ma obliquo, e
pende dalla parte dove
ha perso l'appoggio,
e scivolando va giù
sempre più
giù...

E mi guardava negli occhi, lui.
Due grosse polle d'acqua in cui scrutava
di lampi di gelosia.

Sciocco, lui.
E ingenua, io.
Io che restavo, e sognavo, e speravo...

Non ci fu mai gelosia.
C'erano solo orizzonti viola
disciolti in due oceani di malinconia.

E laggiù in fondo, persa laggiù sullo sfondo cadente, su quella linea insensata e
invisibile dove lo sguardo osa ma non si posa, su quella ferita
del mondo che non è più cielo e non è ancora mare,
lontano, laggiù nel vuoto, dove l'azzurro
si macchia di blu, c'era la mia anima
sola, obliquamente
appesa.
Anonimo
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    È da sempre

    È da sempre che ti cerco
    in ogni dove invento il tuo sguardo
    a piedi nudi ascolto i tuoi passi
    nella notte che allontana i rumori
    tra pagine bianche che vorrebbero traboccare di poesie
    tra rami di alberi secolari che sfidano il cielo

    È da sempre che ti cerco con la lanterna del cuore
    per far luce senza abbagliare
    sottovoce per non violare il tuo silenzio
    nell'alba che dicevi di amare
    al tramonto che mi rende incapace di parlare

    È da sempre che ti cerco
    nella musica che ha segnato il nostro viaggio
    dal ritmo lento dal quale ci siamo lasciati cullare
    nelle notti senza tempo come gabbiani in cerca di pace

    E sul sentiero che fiancheggia la collina della luce
    ti ho ritrovato com'eri, con gli occhi pieni di gioia e le mani
    calde di piacere! È bastato uno sguardo, l'incontro
    delle nostre voci fuse come melodie, il nostro percepirci,
    il solo esserci, il riscoprirci ancora misteriosamente attratti,
    per ritornare a quell'incanto che sapevamo da sempre solo nostro!
    Anonimo
    Composta domenica 8 settembre 2013
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      Un solo minuto

      Un solo minuto per darmi ascolto,
      leggero ma intenso, per guardarmi dentro,
      di pace, di silenzio eloquente, di intesa,
      di evasione, di emozioni che si fondono,
      di pensieri che si annullano;

      un solo minuto per abbracciarti ancora,
      spegnere la rabbia che logora,
      accogliere il tuo pianto, stringere i tuoi affanni,
      perdonarci gli errori, accoglierci senza pretese;

      un solo minuto di pelle, di te e di me,
      di noi, sempre assorti, mai distolti, profondamente complici,
      eternamente fuoco, irrefrenabilmente pazzi!
      Anonimo
      Composta domenica 8 settembre 2013
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        Scritta da: Nastjia

        Notte tormentata

        Anime dannate siamo,
        l'oscurità è il nostro divenire.

        L'orrore si cela nel silenzio sordo degli ultimi.

        La rabbia dimenticata accende gli occhi,
        sinistro bagliore diviene:

        in questa notte di spettri erranti
        urla il dolore che trafigge la mente.

        Agghiacciante la paura tutto domina
        e tutto consuma.

        Veglio il lume del mio niente
        canto ignoto della ragione
        che candela al vento,
        vacilla.
        Anonimo
        Composta mercoledì 10 luglio 2013
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          Scritta da: Nastjia
          Vivo di te,
          di sogni fatti al mattino
          di delicate confidenze
          in apparenze cammuffate
          d'odio.
          Speranza, non sazia
          banchetta sublime.
          Realtà ride
          ed io guardo...
          è forse pazzia
          o è questo pazzo mondo
          di pazzi compagno?
          Nel groviglio arzigogolante
          di zeta, sorrido.
          Anche tenerezza mi fa compagnia
          zanzara che zampetta
          aspetta te con nostalgia.
          Anonimo
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            Scoprii

            Scoprii che eri vento, caldo e leggero, e mi feci sabbia
            perché mi trasportassi ovunque volessi trovare pace

            Scoprii che eri sole, che inaridisce e sgretola, e mi feci acqua
            per dissetare la terra che volevi bruciasse

            Scoprii che eri fuoco, che implacabile incenerisce, e mi feci pietra
            per sfidare e vincere la tua rabbia

            Scoprii che eri spina, che ferisce e infetta,
            e mi feci unguento che sana e ristora

            Scoprii che eri paura e mi feci coraggio
            per coprirti di certezze e svelarti il mio nome.
            Anonimo
            Composta mercoledì 28 agosto 2013
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              Scritta da: Maria Grazia R.

              Ossessione

              Crogiolarsi nella malinconia,
              pensieri ossessivi
              attraversano la mente.
              Sguardo che guarda,
              ma non vede.
              Risposte date senza sentire.
              Cuore sanguinante
              senza sentimenti.
              Una figura si dondola
              al ritmo di una musica,
              come un pupazzo.
              Uno scaccia pensieri
              che si muove col vento,
              scandisce il tempo che passa.
              Bambola di pezza con occhi vuoti
              abbandonata al suo destino,
              muta, racconta la sua vita.
              Un bicchieri vuoto
              come vuota l'esistenza
              che se ne va!
              Anonimo
              Composta domenica 25 agosto 2013
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