in Poesie (Poesie d'amore)
Buon giorno
Trovarsi
ogni giorno di fronte
al caffè
che scalda
che abbraccia
che muove
nuovi odori
nuovi colori
nuove memorie
nuovi corsi.
Tu e me.
Senza noi.
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Trovarsi
ogni giorno di fronte
al caffè
che scalda
che abbraccia
che muove
nuovi odori
nuovi colori
nuove memorie
nuovi corsi.
Tu e me.
Senza noi.
Se fossi
un violino
inventerei una musica per la notte
per cullare fino al mattino
per scaldare ogni brivido
per riparare ogni paura
per lenire ogni lacrima
per abbracciare ogni solitudine.
Una nota nuova
per ogni vecchio guaio
per una notte di tregua
prima che ricominci
la guerra.
Lasciami
in quel bacio
oltre ogni paura.
Il tuo profumo
risveglia i miei
ricordi,
è come se tu fossi
accanto a me,
ovunque io vada
la tua anima
come una nuvola
mi copre di amore,
e mi ricorda
i tuoi occhi dolci
che deliziavano
i momenti più belli
mai vissuti.
Avrei voluto essere la tua scelta
Non l'alternativa
Restando invece a bocca asciutta
Senza più saliva
Speravo con te di poter fare
Un lungo viaggio
Credevo di esserti compagno
Mi son ritrovato ostaggio
Prigioniero in una gabbia
Senza sbarre
Un soldato sopravvissuto
a spaventose guerre
Ti ho amata ti amo
e ti amerò per sempre
Finché ci saranno luci
Che illumineranno le ombre.
Una dose per la notte,
qualche traccia da leccare.
E fuori sul prato
la ricerca si dispera,
sa di centesimi poveri di pace
e punge di cespugli
frugati, arresi,
senza nulla da mostrare.
Cerco sonno in grammi
che migri sisparato,
tirato per la manica
dal tempo che non manca.
La pelle sedata
dal sudore
dietro la montagna della tua schiena
è un trampolino per la luna.
Con quante manette
si arresta il sogno
per fermarlo sulle tue ciglia?
Siamo due in un cuore solo.
Le due ali di uno stesso corpo.
Le due gambe nello stesso percorso.
Le due mani che modellano il vaso.
Incoscienti di questo non si
modella,
non si cammina,
non si vola,
non si vive
non si ama.
Tutto mi tempra nulla mi doma bradi i respiri
ti amo fino al petto fino al sorriso fino all'apnea del cuore
nel sangue ho sistemato lì il tuo ricordo per non curare l'insonnia
per capire quando sia freddo l'inverno che uccide senza i tuoi occhi.
Tanti anni fa
quando tu non eri ancora nato
io sono stato nel tuo ventre caldo
e bisbigliavo e sussurravo e fischiavo
alla nicchia triangolare nel bassoventre
e poi man mano sonno andato più su
dove la luce risorge e si moltiplica
nelle cave delle due melegrane
e sonno rimasto li desiderando i fuochi
nei occhi.
Amore mio che sei in terra
che in terra non cammini mai
la tua strada è di aria e di colori
invasori. Quando passi
in mezzo al mio petto
fai si che tutto si brucia
con le mie costole ardenti
fai un alloggio per il prossimo
inverno interno.