Poesie d'amore


Scritta da: P. Metallo
in Poesie (Poesie d'amore)

Un meraviglioso dipinto

Dipinto come su una tela, un paesaggio,
con un pittore attento a coglier ogni dettaglio,
seppur non manchi nulla, resta un assaggio,
e quel disegno può sembrar solo un ritaglio.
Ciò che è impresso nei suoi occhi, è un incanto,
basterebbe un solo sguardo a calmar ogni pianto.
Un meraviglioso paesaggio, illuminato da un sorriso,
il sole raggiante e splendente in quel paradiso.
Le guance, due linee perfette come colline,
da lontano le vedi brillar, lucenti e cristalline.
Il suo viso, un meraviglioso paesaggio definito,
che nel profondo, il mio cuor ha colpito.
Composta giovedì 4 giugno 2020
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    Scritta da: Tonino
    in Poesie (Poesie d'amore)

    Forse non è troppo tardi

    Forse non è troppo tardi per cambiare davvero tutte le cose,
    forse posso chiedere qualcos'altro alla vita
    ascolto la voce del vento
    mi chiede uno sguardo più diretto e franco
    sono ancora in grado di rimediare
    basterebbe avere soltanto il tuo sostegno
    e potrò incantare il mondo.
    Sarei felice di averti ancora qui accanto,
    basti tu raggio di sole per illuminare una favola
    per indicarmi il sentiero da seguire
    sei ancora tu la cosa più importante
    per andare un poco più avanti
    in questo silenzio sento soltanto il battere del mio cuore
    non posso inoltrarmi nel mondo da solo,
    ho bisogno delle tue mani, che tu mi accompagni.
    Composta venerdì 29 maggio 2020
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      Scritta da: Blu Finch
      in Poesie (Poesie d'amore)

      Chiocciola!

      Lento e lungo codesto cammino
      ispirato dalle preziose mie,
      fragili e sensibili antenne

      cerchi la tua anima,
      per vivere e donare luce:
      senza di lei non discendi.

      Ermafrodite e ingannato,
      bramo con timida gioia
      per una armonica unione

      e fusi in un sol corpo
      lontano dal limite ignoto
      sboccia una passione affine.

      Unito nell'amore fino a un dì
      dal calar del sole all'indivenir
      maggio è solo il principio.

      Quanta ipocrisia nel tuo amore
      e quanto amore hai disperso.
      Non è l'unione che conta,

      ma il bianco e caldo balenio
      che gli altri non vedono
      che gli altri non osano.

      Sei calma e molto attenta
      sei unica nel tuo mondo
      che con pazienza hai creato;

      marmoreo è il mio guscio,
      solo io posso entrarci
      e proteggermi dalla ragione.

      Sei ligia e sei cauta
      veloce nei pensieri
      e aperta alle emozioni,

      non voglio stringerti per
      un giorno intero
      e neanche tre volte l'anno.

      Tu che ami, tu che ignori
      a me basta solo un intreccio
      con le tue dolci antenne

      in un tenero memento
      di questo amore che fugge,
      ma che ancora consola.

      Con il tuo piede ti adatti
      ad ogni ardua situazione,
      superi ogni infimo ostacolo

      i miei pensieri rimangono eterni
      in un altro lungo ameno letargo
      dall'inverno fino allà vera.

      Sei una fattrice premurosa
      consapevole dei rischi
      che l'amore regala e cagiona.

      Ho scelto di andare avanti
      con le mie antenne a percepir
      i tuoi pensieri e le emozioni,

      nessuno può fermarti
      neanche il mio amore
      celato nel mio sottosuolo.

      Con te nel cuore mi sveglio
      ogni giorno con te respiro,
      con te nei sogni mi addormento,

      mi cerchi nel calore del sole
      che scalda e illumina questa via
      tanto irta, ma tanto clemente.

      Vedo te e mi innamoro,
      i miei occhi nei tuoi
      vedi me e mi sorridi.
      Composta domenica 24 maggio 2020
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        Scritta da: Asianne Merisi
        in Poesie (Poesie d'amore)

        Ucciso a Capaci

        Giunse puntuale il pugno nero sull'odiata mano chiamata giustizia.
        Calò sulla pece la sua polvere di morte
        tra l'asfalto fatto di paura.
        Un uomo gridava la sua parola
        credeva nella verità e non aveva paura,
        cercava una vita diversa in una libertà persa.
        Nelle sue braccia corpi spenti dell'innocenza
        nei suoi occhi voglia di non voler tremore.
        Il silenzio e l'inferno, il respiro e il dolore
        nel vedere ancora un urlo alzato al cielo
        ad un Dio che non vede.
        L'odio nelle briciole di pane
        dove la forza cede e la vita ha smesso di essere.
        Ma quell'uomo credeva, conosceva, sentiva,
        sorprendendo quel muscolo che batte forte e sempre sorprende.
        Era ingombrante,
        per chi mai sazio di denaro ha creato vite ambigue sulla soglia dei tempi.
        E il tempo s'arretra, il bagaglio si svuota e il gelo avvolge tutto nell'odio
        che addormenta i figli della verità.
        Oggi quell'uomo non vede più il sole,
        ma la sua voce intona e fa rumore.
        E dice
        "la mafia non è affatto invincibile; è un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine."
        Giovanni Falcone.
        Composta sabato 23 maggio 2020
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          Scritta da: CLAUDIO CISCO
          in Poesie (Poesie d'amore)

          Bella Messina

          Come chiave d'oro che apre al paradiso,
          Messina spalanca la porta alla Sicilia perla incantevole.
          Bella Messina,
          che si lascia corteggiare da due mari,
          contemplata dall'alto dalle sue montagne,
          sempre spettinata dal vento,
          bagnata dal mare ed asciugata dal sole,
          Messina presa per mano dalla Madonna.
          Bella Messina
          quando dondola dolcemente le navi del suo porto,
          quando incoraggia e protegge il sudato lavoro dei suoi pescatori,
          quando saluta piangendo ma aspetta con ansia
          il ritorno d'un suo figliuolo che s'allontana senza lavoro,
          quando, nelle sue ville, accompagna il lento andare d'un vecchio,
          guarda commossa gl'innamorati delle sue panchine,
          gioca trasformata in bambina con i suoi piccoli.
          Bella Messina
          quando si tinge di giallorosso dietro la sua squadra,
          quando si pavoneggia per accogliere i forestieri,
          quando, tutta parata, si trucca con i colori della vara
          ed il mito dei Giganti,
          divertente e scapestrata come il suo dialetto.
          Messina lunga donna dagli esili fianchi
          con gli occhi blu come il suo mare
          ed i capelli d'oro come il sole delle sue spiagge,
          baciata sulla superficie del mare da mille gabbiani,
          che col suo stretto maliziosamente s'avvicina
          senza lasciarsi toccare,
          Messina che all'alba apre gli occhi sul mare
          e di notte s'addormenta sotto un lenzuolo di mille luci.
          Messina solare dalle ali libere verso l'orizzonte
          con gli occhi luminosi mai annebbiati,
          sposa d'un clima ch'è armonia in ogni stagione,
          Messina che con frutti e fiori profuma di primavera.
          Bella Messina
          defunta ma risorta dopo il 1908,
          Messina che vuole andare avanti,
          che non vuol morire più,
          vestita ormai di abiti sempre più moderni.
          Bella la mia Messina
          è la mia terra, la mia città,
          qui sto bene, sono felice.
          Ogni sua strada, ogni sua via
          è casa mia, il mio giardino.
          In lei sono nato
          ed in lei voglio morire.
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