Poesie d'amore


Scritta da: ENRICO DANNA
in Poesie (Poesie d'amore)

Nell'attesa d'un silenzio d'amore

Si spegne il sorriso
come luna celata ai corvi
quando nel respiro si distingue l'affanno
e le parole muoiono
su rintocchi di fiato indeciso.

Com'è dolce la tempesta
se la osservi al tepore dell'anima.

Si frantuma l'incantesimo
in rigagnoli di gocce autoritarie
che cancellano il sudore lieto
e le labbra sono cantilene stanche
d'una musica che non sa più suonare.

Osserverò l'inverno
aspettando un'altra primavera arida.

Si scaglia l'oblio
su quegli occhi infranti
da lacrime senza vie d'uscita
e falene caduche
in attesa di resurrezione.

Accoglierò l'estate
nell'attesa d'un silenzio d'amore.
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    Scritta da: Egizia Russo
    in Poesie (Poesie d'amore)
    Nell'oscurità della notte
    soffia il vento
    sibila accorato una voce
    sussurrando ti amo.
    Fulgenti stelle brillano come non mai
    in questa notte d'agosto
    danzando riflettono ricordi
    accecando lacrime e sorrisi
    ed è al vento
    che canti il mio nome.
    La tua voce risuona
    portandomi in un mare lontano
    t'amo!
    Mio gabbiano infelice
    t'amo amore mio
    immutato nel tempo.
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      Scritta da: Carmela Genduso
      in Poesie (Poesie d'amore)

      Sento

      Nel silenzio, seduta su questo vecchio divano
      da lontano guardo il mare,
      ma ne sento il respiro.
      Tra le righe di questo diario ogni pagina,
      parla di speranza, di te.
      Sole segreto sulla mia anima.
      Sento che si sono aperti
      i cancelli d'autunno
      ed io mi sto vestendo di foglie secche.
      Sento ancora parole filanti
      nell'agonia di questa estate, la malinconia
      dei rimpianti senza orizzonti.
      L'estate, l'avevo sognata, anelata.
      Ora, in questo autunno, smarrita,
      reprimo le emozioni.
      Vorrei urlare al vento della mia favola.
      Sento tra le dune della mente il tuo nome
      un grido che nel vento si perde.
      Sento diluvi di parole che non riesco a dirti,
      ora è come parlare al vento
      e il vento le flagella sugli scogli,
      mentre il cuore mio frana.
      Un giorno lo sento, tra i pensieri stanchi
      racconterò la fine della mia favola:
      "come una foglia al vento
      il ramo la lasciò cadere, precipitare nel vuoto.
      L'amore conservò il suo segreto
      tra le pagine di pietra piene di speranza del suo diario."
      L'anima sente che presto si compirà
      il tempo delle foglie!
      Composta martedì 10 novembre 2015
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        Scritta da: Carmela Genduso
        in Poesie (Poesie d'amore)

        Vorrei scrivere di te

        Una bugia:
        di te che entrasti nella mia vita
        come un fulmine a ciel sereno
        e di me che non ti aspettavo
        e nel trovarmi impreparata.
        Tu come un ladro
        hai forzato l'uscio,
        sei entrato e ti sei preso il mio cuore.
        Vorrei scrivere di te.
        La verità:
        di te che piano piano,
        quasi in punta di piedi sei entrato nella mia vita.
        Quasi come l'alba
        dopo una lunga e buia notte,
        non ti aspettavo
        ma nel trovarti
        il mio cuore giorno dopo giorno
        gioiva!
        Seduto ai bordi del mio cuore,
        mi raccontavi di te,
        ti raccontavo di me,
        e nel tuo parlare
        e nel mio ascoltarti
        c'era un'intesa meravigliosa,
        una sintonia armoniosa,
        una sinfonia di note d'amore e di rispetto.
        Le tue parole,
        come una lieve carezza
        mi sfioravano l'anima.
        Vorrei parlare di te
        per dirti grazie:
        grazie di esistere.
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          Scritta da: M. La Russa
          in Poesie (Poesie d'amore)

          Abissi

          Nell'albeggiare incerto del crepuscolo vagano i miei pensieri
          raggiungono una vetta incerta,
          percorrono tortuosi tornanti e poi ripiegano
          al punto di partenza.
          È un rimando continuo alle mie barriere.
          Vorrei sfidarle, demolirle, oltrepassarle
          ma la viltà ha la meglio.
          So di non poterti avere, di non poterti raggiungere,
          di tornare ad amarti come un tempo,
          il tempo dei ricordi.
          Placidi gli abissi si preparano ad accogliere
          le mie spoglie emozionali, il mio cuore vacuo di promesse.
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            Scritta da: Angela Mallimo
            in Poesie (Poesie d'amore)

            Amore contro dolore

            Quel maledetto assurdo e assoluto senso di vuoto, quando penso di averlo sepolto,
            in fondo a qualche nascosto anfratto dell'anima eccolo che lui risorge
            dalle ceneri di quel dolore
            che mi aveva bruciato dentro.
            Come araba fenice risorge dalle sue ceneri
            lasciandomi esterrefatta,
            confusa e incapace di difendermi.
            Violento ed inaudito come
            una scarica da migliaia di volt,
            quell'antico dolore che fino
            a quel momento sonnecchiava
            in fondo alle mie viscere inizia
            a risvegliarsi.
            Perché il bisogno di amarti
            era così forte da abbattere
            ogni ragionevole dubbio?
            Forse non lo saprò mai,
            o forse in quella magica
            alchimia di sguardi si celava
            il bisogno di curare il mio dolore
            curando il tuo.
            Intravvedo in lontananza
            quel bisogno di associare
            il dolore all'amore,
            un'eterna lotta tra amore e
            dolore dove il vincitore
            era sempre quel maledetto
            e sordo dolore che rompeva
            i timpani per farsi ascoltare
            e che adesso mi spacca il cuore
            facendomi scoprire che forse
            non ti ho amato mai.
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              Scritta da: Maurizio Orsi
              in Poesie (Poesie d'amore)

              Eterno era l'attimo

              Eterno era l'attimo, del mio ricordo di te!
              Era un fiore od un palpito,
              forse uno sbattere d'ali,
              forse un fruscio,
              forse un cenno o un saluto sull'uscio,
              nella presenza quasi improvvisa
              di quella tua assenza.

              Eppure; ancora è tanta la luna nel cielo,
              e la sua magica voglia di alzare il mare
              nel rimpiattino scherzare col mondo,
              e poi l'incanto, di quel ruotare incessante,
              al tocco quasi fugace di questo mio esistere!
              E intanto scorre, di te, quel quasi qualcosa
              che invece corre al ricordo
              di un impalpabile coglier di sfioro;
              come fosse un pensiero,
              forse pura emozione,
              o forse mera illusione
              che tu ci sia stata, proprio e davvero,
              come la luna ed il mare,
              in questo esister del mondo!

              Come fosse illusione...
              forse; illusione...
              come se fosse soltanto illusione, svanita
              dentro quell'attimo eterno;
              del mio ricordo di te, di questa mia vita!
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                Scritta da: Egizia Russo
                in Poesie (Poesie d'amore)
                L'amore mette ad ognuno di noi
                prove che raramente
                siamo in grado di superare.
                Non vi è amore senza sofferenza
                non vi è gioia senza lacrime
                non vi è perdita senza dolore.
                L'amore un sentimento
                bello da esprimere
                gaio da manifestare
                l'amore l'amore
                preziose perle
                della nostra vita!
                Composta domenica 8 novembre 2015
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                  Scritta da: Santi Cicardo
                  in Poesie (Poesie d'amore)

                  Malicolie

                  Resto ancora un po'
                  qui nei paraggi
                  a far cosa di preciso non so
                  c'è tanto ancora da poter vedere
                  l'incavo di quel vecchio ulivo, lo ricordi?
                  Quello della nostra prima volta
                  non ci mettemmo il naso dentro
                  per paura che lo gnomo
                  che l'abitava ce lo mordesse
                  ricordi le risate che si mischiavano al frusciare delle foglie
                  chissà se c'abita ancora
                  il nostro gnomo
                  e se andandolo a trovare
                  piuttosto che morderci non ci offrisse le ultime parti di noi
                  e una magica miscela per incollarle
                  resto senza speranza
                  così girovagando
                  ci sono parecchi suoni ancora da ascoltare
                  come questo tuo nuovo
                  m'è capitato una sola volta di lambirlo
                  laggiù a mare
                  quello degli amplessi rubati
                  quando l'onda spegneva l'ululato
                  nella grotta prima che tu sussurrassi strambrerie
                  chissà perché in quel momento
                  non ci badavo
                  chissà perché ora in prossimità della tua distanza mi dilania
                  resto un po'
                  solo un po'
                  poi m'incammino
                  sarà questo tuo nuovo suono ad accompagnarmi
                  o le tue parole a fermarmi.
                  Composta domenica 8 novembre 2015
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