Poesie d'amore


Scritta da: Angelo Pisciotta
in Poesie (Poesie d'amore)

La notte

Amo la notte perché è mia alleata,
mi ispira a scrivere sulla mia amata,
sono pensieri, pensieri d'amore
che io gli dedico a tutte le ore.
Amo la notte perché mi dà pace,
perché ispira le mie serenate.
Amo la notte perché ha la magia
di trasformare l'anima mia,
in un poeta, pittore e cantore,
per creare un mondo migliore.
Composta nel 2012
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    Scritta da: Angelo Pisciotta
    in Poesie (Poesie d'amore)

    Sublimazione

    Ricordo ancora quello sguardo,
    che non aveva bisogno di parole per comunicare il nostro amore.
    Un amore si carnale, che però non aveva eguali.
    Era un mix di passione che fondeva i nostri cuori,
    che fondeva i nostri corpi,
    in un unico pensiero, sotto forma di scintilla,
    che comincia a fluttuare in una nuova dimensione.
    Dove il tempo e lo spazio, si dilatano in un attimo e
    per una breve eternità,
    raggiungiamo il massimo dell'intimità,
    che non è più carnale,
    ma è diventata spirituale.
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      Scritta da: Emilio Rega
      in Poesie (Poesie d'amore)

      Amore

      Cogitabondo vago solitario
      alla ricerca di qualcosa che ho perduto
      l'allegria della gente da cui rifuggo
      mi fa sentire ancor più misero, desolato.
      Eppure l'amore che bambino vagheggiai
      è rimasto intatto nella mente
      preservato dalle contaminazioni esterne
      oro puro senza quotazione.
      E me ne torno a casa con la consapevolezza
      di come l'amore sia l'unica cosa
      che sopravvive alla morte.
      Composta mercoledì 4 novembre 2015
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        Scritta da: ENRICO DANNA
        in Poesie (Poesie d'amore)

        Nell'attesa d'un silenzio d'amore

        Si spegne il sorriso
        come luna celata ai corvi
        quando nel respiro si distingue l'affanno
        e le parole muoiono
        su rintocchi di fiato indeciso.

        Com'è dolce la tempesta
        se la osservi al tepore dell'anima.

        Si frantuma l'incantesimo
        in rigagnoli di gocce autoritarie
        che cancellano il sudore lieto
        e le labbra sono cantilene stanche
        d'una musica che non sa più suonare.

        Osserverò l'inverno
        aspettando un'altra primavera arida.

        Si scaglia l'oblio
        su quegli occhi infranti
        da lacrime senza vie d'uscita
        e falene caduche
        in attesa di resurrezione.

        Accoglierò l'estate
        nell'attesa d'un silenzio d'amore.
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          Scritta da: Egizia Russo
          in Poesie (Poesie d'amore)
          Nell'oscurità della notte
          soffia il vento
          sibila accorato una voce
          sussurrando ti amo.
          Fulgenti stelle brillano come non mai
          in questa notte d'agosto
          danzando riflettono ricordi
          accecando lacrime e sorrisi
          ed è al vento
          che canti il mio nome.
          La tua voce risuona
          portandomi in un mare lontano
          t'amo!
          Mio gabbiano infelice
          t'amo amore mio
          immutato nel tempo.
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            Scritta da: Carmela Genduso
            in Poesie (Poesie d'amore)

            Sento

            Nel silenzio, seduta su questo vecchio divano
            da lontano guardo il mare,
            ma ne sento il respiro.
            Tra le righe di questo diario ogni pagina,
            parla di speranza, di te.
            Sole segreto sulla mia anima.
            Sento che si sono aperti
            i cancelli d'autunno
            ed io mi sto vestendo di foglie secche.
            Sento ancora parole filanti
            nell'agonia di questa estate, la malinconia
            dei rimpianti senza orizzonti.
            L'estate, l'avevo sognata, anelata.
            Ora, in questo autunno, smarrita,
            reprimo le emozioni.
            Vorrei urlare al vento della mia favola.
            Sento tra le dune della mente il tuo nome
            un grido che nel vento si perde.
            Sento diluvi di parole che non riesco a dirti,
            ora è come parlare al vento
            e il vento le flagella sugli scogli,
            mentre il cuore mio frana.
            Un giorno lo sento, tra i pensieri stanchi
            racconterò la fine della mia favola:
            "come una foglia al vento
            il ramo la lasciò cadere, precipitare nel vuoto.
            L'amore conservò il suo segreto
            tra le pagine di pietra piene di speranza del suo diario."
            L'anima sente che presto si compirà
            il tempo delle foglie!
            Composta martedì 10 novembre 2015
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              Scritta da: Carmela Genduso
              in Poesie (Poesie d'amore)

              Vorrei scrivere di te

              Una bugia:
              di te che entrasti nella mia vita
              come un fulmine a ciel sereno
              e di me che non ti aspettavo
              e nel trovarmi impreparata.
              Tu come un ladro
              hai forzato l'uscio,
              sei entrato e ti sei preso il mio cuore.
              Vorrei scrivere di te.
              La verità:
              di te che piano piano,
              quasi in punta di piedi sei entrato nella mia vita.
              Quasi come l'alba
              dopo una lunga e buia notte,
              non ti aspettavo
              ma nel trovarti
              il mio cuore giorno dopo giorno
              gioiva!
              Seduto ai bordi del mio cuore,
              mi raccontavi di te,
              ti raccontavo di me,
              e nel tuo parlare
              e nel mio ascoltarti
              c'era un'intesa meravigliosa,
              una sintonia armoniosa,
              una sinfonia di note d'amore e di rispetto.
              Le tue parole,
              come una lieve carezza
              mi sfioravano l'anima.
              Vorrei parlare di te
              per dirti grazie:
              grazie di esistere.
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                Scritta da: M. La Russa
                in Poesie (Poesie d'amore)

                Abissi

                Nell'albeggiare incerto del crepuscolo vagano i miei pensieri
                raggiungono una vetta incerta,
                percorrono tortuosi tornanti e poi ripiegano
                al punto di partenza.
                È un rimando continuo alle mie barriere.
                Vorrei sfidarle, demolirle, oltrepassarle
                ma la viltà ha la meglio.
                So di non poterti avere, di non poterti raggiungere,
                di tornare ad amarti come un tempo,
                il tempo dei ricordi.
                Placidi gli abissi si preparano ad accogliere
                le mie spoglie emozionali, il mio cuore vacuo di promesse.
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                  Scritta da: Angela Mallimo
                  in Poesie (Poesie d'amore)

                  Amore contro dolore

                  Quel maledetto assurdo e assoluto senso di vuoto, quando penso di averlo sepolto,
                  in fondo a qualche nascosto anfratto dell'anima eccolo che lui risorge
                  dalle ceneri di quel dolore
                  che mi aveva bruciato dentro.
                  Come araba fenice risorge dalle sue ceneri
                  lasciandomi esterrefatta,
                  confusa e incapace di difendermi.
                  Violento ed inaudito come
                  una scarica da migliaia di volt,
                  quell'antico dolore che fino
                  a quel momento sonnecchiava
                  in fondo alle mie viscere inizia
                  a risvegliarsi.
                  Perché il bisogno di amarti
                  era così forte da abbattere
                  ogni ragionevole dubbio?
                  Forse non lo saprò mai,
                  o forse in quella magica
                  alchimia di sguardi si celava
                  il bisogno di curare il mio dolore
                  curando il tuo.
                  Intravvedo in lontananza
                  quel bisogno di associare
                  il dolore all'amore,
                  un'eterna lotta tra amore e
                  dolore dove il vincitore
                  era sempre quel maledetto
                  e sordo dolore che rompeva
                  i timpani per farsi ascoltare
                  e che adesso mi spacca il cuore
                  facendomi scoprire che forse
                  non ti ho amato mai.
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