In un attimo infinito
La tua guancia sulla mia,
il tempo si ferma
in un momento eterno
sospeso su nuvole di vento,
stringimi adesso
per non cadere nel vuoto
di un addio.
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La tua guancia sulla mia,
il tempo si ferma
in un momento eterno
sospeso su nuvole di vento,
stringimi adesso
per non cadere nel vuoto
di un addio.
Protetti dalla premura del sole
s'amarono teneramente;
avvinghiati tra pelle, anima e sabbia
s'amarono.
Di sale e di vento divennero,
lungo il dorso marittimo di un mondo cronicamente
prodigo d'odio.
Innegabilmente ed a lungo
s'amarono,
d'una frastornante bellezza,
ammirabile.
Risuonan pietose le odi del cuore,
d'un sottile ed amaro timore si marcano.
Infettato il nucleo del sentimento
ogni brezza schiaffeggia il coraggio,
ogni luna percuote il sereno.
Beato chi mai ha conosciuto il tremore d'un bacio temuto,
poiché mai ha covato in petto la paura d'amare.
Non riesci ad apprezzare il dondolio del mare
quando rimani a contemplare la luna
e a domandarti che senso abbia
il suo corredo di stelle.
E nel tepore di un plaid che fascia il corpo
bevi la rugiada raccolta sulla foglia
e consoli la lacrima
che scende nel vento
conscia che non può bastare un soffio
ad inaridirne l'entusiasmo
che è sorriso eterno di Dio con noi.
Le cose taciute
sono ombre
non proiettate
che oscurano
il futuro
intravisto negli specchi.
Le cose dette
sono lente fermate
del pensiero
sono case
prese in affitto ogni anno
per l'estate.
Si vorrebbe
tornare al silenzio
ma è troppo tardi
il tempo
si è già strofinato
addosso a noi
lasciandoci
segni indelebili.
Lui dorme.
Dorme il vento che frustava la siepe,
dorme la pioggia che lucidava il selciato.
Lui ride.
Ride il sole tra le foglie dell'acero,
ride la neve danzando nel bosco.
Lui è là.
Senza più tempo, senza più spazio,
dove l'occhio si perde
e
resta solo l'eco delle parole.
Fu il precedere un temporale,
proprio come fosse ora,
l'ho davanti agli occhi,
rimbombano i tuoni nell'aria,
e un gran fracasso come di grosso sasso
che sbatte contro l'universo,
fresco e offuscato il cielo
che chiama i figli suoi al riparo,
e io tra le braccia dell'amore,
riparo al cuore mio trovai,
acceso da esplodere,
chiuse le porte ai fulmini,
e quel bacio mi rimane ancora
come tatuaggio muto e dolce.
Nella sera come un incontro
dolce e d'ombra
che si perde nei colori del vento.
Foglie imbrunite
osservo muoversi
e mute danzare
contro il cielo di cobalto.
Ascolto le tue parole
come canzoni riascoltate
che parlano frementi a lungo d'amore.
Non fermiamoci più
il tempo scivola ignaro
fra noi e le nostre mani
che si chiudono ad incrociarsi ancora.
Passo dopo passo
invito il giorno
dono vita al mondo,
eppure
al mio essere,
sembra o appare,
d'una maschera il volto.
di me vive lei
è lei in me
vela al vento
di questo naufragare,
d'un solo velo,
mai svelato
rivelando di me,
la vera essenza
del mio Io.
Io crisalide di quella farfalla
che non nasce,
io speranza nata
deludendo
misere speranze
di normalità.
Empi sogni
del mio me stesso,
Io donna che altra non è
se non solo
l'In - Verso di sé!
La mia bimba speciale,
una camelia con le gote di rosa,
s'effonde in dolcezza se musica ode vibrare,
teneri ha gli occhi
nero di seppia,
rimira ed è un incanto,
ma intanto i suoi petali
nasconde,
e mentre ascolta attenta,
un sorriso le sboccia
a illuminarle il viso da dolce bimba,
si cela al sole
e dalle nuvole non si lascia baciare,
ma sogna prati verdi e mare
libera di volare con l'aria tra i capelli,
è come un piccolo felice gabbiano
ma torna sempre al nido,
dove braccia amorose
la ninnano piano,
e per tutti è alba e tramonto,
è l'universo in un perenne arcobaleno,
un fuoco sempre acceso
nel cuore,
di chi l'ammanta d'amore.