Poesie d'amore


Scritta da: Anna Rita Bianconi
in Poesie (Poesie d'amore)

Mare di ardesia

Mare di ardesia.
Cielo di settembre.
Grigio orizzonte.
Vento della Puglia.
Schiuma contro gli scogli.
Umida sabbia.
Nuvole basse scure
trapassate
da coltelli di luce
verso oriente.
Tempo che si dilata
e lentamente
si svolge
ma soltanto in lontananza.
Tutte tese
le corde del mio cuore
nel desiderio
di vederti ancora.
Composta mercoledì 6 settembre 1978
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    Scritta da: Ubago16
    in Poesie (Poesie d'amore)
    Non so cosa dire,
    ma so di volerlo dire a te.

    Risorgo e ricordo
    il sapore del tuo sguardo
    tra le nostre recenti labbra d'Oriente.

    Ho capito di esserci essenziali
    e vivrò per accarezzarti dormendo,
    quasi per crederci, guardare un destino condiviso
    fin dalla prima notte, a parole, a indecisioni, a bassa voce.

    Sapevo, in quella fine d'inverno,
    che in qualche modo noi esistevamo.

    Non potevamo non essere, non poteva
    non nascere chi sapevamo di conoscere
    sull'altra sponda dell'oceano, ma senza nome.

    Dovevamo essere, e adesso che siamo
    e scrittura mai sola si insinua tra volere e avere,
    sono chi volevo essere quando ancora non lo sapevo.

    Sono il noi nato il giorno della stessa alba di una impossibile morte.
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      Scritta da: Ubago16
      in Poesie (Poesie d'amore)
      Ispira la tua voce
      quando perde il significato del verbo,
      ed io sono nato in lei,
      senza nessuna paralisi da cercare,
      in angeli di cristalli che piovevano,
      tra perle di distanze che strillavano
      per la paura di avvicinarsi e poi smarrirsi
      tra frantumi di magie infinite
      nello specchio di attimi dispersi.

      Quella voce non aveva nome,
      o quella voce non esisteva
      senza quello stesso nome,
      e le cose cambiano o le cose muoiono,
      e il nome le chiama o le vivifica,
      quindi adesso devo farlo,
      posso farlo, e quando voglio
      non voglio perché l'attesa è tutto
      e la sua fine un delitto.

      Ispira la tua voce
      se pronuncia il mio nome,
      quando il margine di un'anca
      affonda nell'addio di un bacio
      e il suo oblio definisce la parola,
      sulla schiena un neo
      e accanto al labbro un altro,
      il sorriso di chi si accende
      nella solitudine di una compagnia.
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        Scritta da: Ubago16
        in Poesie (Poesie d'amore)
        Vorrei prendere le tue mani
        e descrivere con loro la vita.
        Non sei qui, la storia si ripete.
        Chiamiamo affanno l'idea dell'assenza
        e perderla, il non-dove, significa flagello.
        Distratto divago per l'antica pelle accarezzata,
        rievoco il suo odore, profumo d'argento
        assonnato nel vivere il riposo.
        Assaggia l'amore, dipingi il suo fuoco
        e annienta la speme d'oltreoceano fasullo.
        Non ho alimento, né cielo, né luce,
        sguardi distanti perduti in demenze.
        Torno alle tue mani, odo il loro plauso
        e mi accingo a rapirlo, renderlo mio
        per poi piangerlo: felicità per armonia illusa.
        Voglio sposarti, non ci sei e mi confesso.
        Nel desiderio di un futuro, a te prometto
        di non abbandonarmi, di morir d'aria
        in un lento, bollente, generoso riso tuo.
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          Scritta da: Uber Mensch
          in Poesie (Poesie d'amore)

          Pezzi di vetro

          Un'attesa lunga,
          una fortezza adornata
          e una strada tortuosa, incerta
          separano il povero
          che cerca amore
          dalla sua meta:
          la perfezione,
          il completamento,
          un pianto primordiale, straziante.

          Sigillo di umanità e
          di una bellissima fragilità
          è l'amore.
          Composta domenica 22 novembre 2015
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