Poesie d'amore


in Poesie (Poesie d'amore)

Autunno

Son colorate di giallo le verdi colline,
coperte da fiocchi di foglie invecchiate,
il rosso rubino del cielo,
velato da nubi,
oscuran le stelle,
nell'aria il profumo del muschio
soffiato dai venti del nord.
È timida la pioggia,
il suo eco trasmette tristezza,
i muri sono desolati,
le rondini ci hanno lasciati,
non per il freddo invernale,
ma per i scrosci di tuoni e burrasche.
La nebbia dà il posto alla pioggia,
di grigio riveste la notte,
la luna anch'essa smarrita, non da più la sue luce aggrazziata,
attendo l'alba nel silenzio autunnale
per tornare a vedere la luce.
Composta domenica 22 novembre 2015
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    in Poesie (Poesie d'amore)

    Il tuo viso

    Il tuo viso
    è un mare insopportabile
    quando la lontananza è ritrovarsi
    in una conchiglia, soli
    in un nido di certezze.
    Così non rapire il derma
    della tua pelle di giunchiglia
    parrebbe un insulto all'indecenza.

    E la bocca senza baci
    non è passibile di meraviglia
    se un soffermarsi
    dentro alla sincerità
    delle tue pupille
    non mi desse la volontà
    di catturare scintille
    d'Australia
    e barriera corallina
    che mi tendono al di là
    d'ogni finestra
    a perdere ciò che mi ritrae
    verso il guscio.
    Composta martedì 21 luglio 2015
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      Scritta da: Elettra Vidili
      in Poesie (Poesie d'amore)
      Vattene dai miei sogni,
      abbandona quel posto;
      non ti appartiene più da che ti sei discosto.
      Lascia libero il passo a chi vorrà venire,
      a chi vorrà amarmi per quel che non so dire,
      perché ho sofferto tanto da non poter parlare,
      da non poter chiedere neppure da mangiare.
      Per questo vorrei, solo dormire senza sogni o
      aprire gli occhi al mondo coi miei passati
      sogni.
      Composta domenica 21 agosto 2005
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        in Poesie (Poesie d'amore)

        Himalaya

        Si arricciano atmosfere
        e dal polo al Nilo
        tutto
        ti sussurra i colori del cielo
        per la gabbia carminio
        dalla quale palpiti.

        Che vengano giù i lamponi
        allora
        con una cascata dall'estate
        che a raccoglierli
        si alzerà la brina,
        cosicché possa
        sistemare i fiati
        per suonarti
        la melodia di un mattino.

        Himalaya è il tuo albore
        ricordamelo
        quando sarò basso
        quando sarò un istinto
        quando diventerò un filo
        e ti annoderò il cuore.
        Composta mercoledì 3 giugno 2015
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          Scritta da: Selene Pascasi
          in Poesie (Poesie d'amore)

          Io ti amavo

          Appesa ad un pensiero
          scivolato da labbra nude
          colavo piano nel tempo
          e ti amavo.

          Legandomi ad un colore ti amavo
          mentre la vita mi pendeva dalle mani
          come un destino atteso
          impigliato a lembi d'aria.

          Aggrappata ad un respiro
          svanito nei battiti vuoti
          versavo lune nell'alba
          e ti amavo.

          Ingoiando una carezza ti amavo
          mentre la notte mescolava le ombre
          come impronte vuote
          legate agli orli del vento.

          Incontrandoti altrove
          sospesa tra una lacrima ed un sogno
          io ti amavo.
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