Poesie d'amore


in Poesie (Poesie d'amore)

Il tuo viso

Il tuo viso
è un mare insopportabile
quando la lontananza è ritrovarsi
in una conchiglia, soli
in un nido di certezze.
Così non rapire il derma
della tua pelle di giunchiglia
parrebbe un insulto all'indecenza.

E la bocca senza baci
non è passibile di meraviglia
se un soffermarsi
dentro alla sincerità
delle tue pupille
non mi desse la volontà
di catturare scintille
d'Australia
e barriera corallina
che mi tendono al di là
d'ogni finestra
a perdere ciò che mi ritrae
verso il guscio.
Composta martedì 21 luglio 2015
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    Scritta da: Elettra Vidili
    in Poesie (Poesie d'amore)
    Vattene dai miei sogni,
    abbandona quel posto;
    non ti appartiene più da che ti sei discosto.
    Lascia libero il passo a chi vorrà venire,
    a chi vorrà amarmi per quel che non so dire,
    perché ho sofferto tanto da non poter parlare,
    da non poter chiedere neppure da mangiare.
    Per questo vorrei, solo dormire senza sogni o
    aprire gli occhi al mondo coi miei passati
    sogni.
    Composta domenica 21 agosto 2005
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      in Poesie (Poesie d'amore)

      Himalaya

      Si arricciano atmosfere
      e dal polo al Nilo
      tutto
      ti sussurra i colori del cielo
      per la gabbia carminio
      dalla quale palpiti.

      Che vengano giù i lamponi
      allora
      con una cascata dall'estate
      che a raccoglierli
      si alzerà la brina,
      cosicché possa
      sistemare i fiati
      per suonarti
      la melodia di un mattino.

      Himalaya è il tuo albore
      ricordamelo
      quando sarò basso
      quando sarò un istinto
      quando diventerò un filo
      e ti annoderò il cuore.
      Composta mercoledì 3 giugno 2015
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        Scritta da: Selene Pascasi
        in Poesie (Poesie d'amore)

        Io ti amavo

        Appesa ad un pensiero
        scivolato da labbra nude
        colavo piano nel tempo
        e ti amavo.

        Legandomi ad un colore ti amavo
        mentre la vita mi pendeva dalle mani
        come un destino atteso
        impigliato a lembi d'aria.

        Aggrappata ad un respiro
        svanito nei battiti vuoti
        versavo lune nell'alba
        e ti amavo.

        Ingoiando una carezza ti amavo
        mentre la notte mescolava le ombre
        come impronte vuote
        legate agli orli del vento.

        Incontrandoti altrove
        sospesa tra una lacrima ed un sogno
        io ti amavo.
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          Scritta da: Selene Pascasi
          in Poesie (Poesie d'amore)

          Spazio d'ambra

          Nel collo d'ombra
          tra il tuo respiro e la mia voce
          saprei nascondere il tempo
          muto fruscio di attimi.

          Nello specchio di neve
          tra il mio viso e il tuo destino
          saprei riflettere il mattino
          denso muoversi di ali.

          Nei curvi spazi d'ambra
          tra i tuoi battiti e le mie ore
          saprei restarti accanto
          fianchi legati agli occhi.
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            Scritta da: Parolaio
            in Poesie (Poesie d'amore)

            Compagna per la vita

            Era il mese di giugno,
            non era un miraggio:
            t'incontrai solinga,
            ti seguii un istante;
            a richiesta galante
            esitasti repente.
            Il piè lesto voltai,
            vèr casa tornai;
            in sogno tornasti,
            più pace non ebbi:
            a cercare tornai,
            per giorni vagai;
            alfin ti trovai,
            oltremodo gioii.
            Tua dimora conobbi,
            familiare mi parve;
            fu mio il tuo mondo,
            tornò così il conto.
            I mesi volarono,
            i fatti parlarono:
            all'altare salimmo,
            uniti restammo
            tra gioie e dolori,
            tra sogno e realtà.
            Composta mercoledì 14 aprile 2010
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              in Poesie (Poesie d'amore)

              Ingorghi

              Accoglievamo ingorghi
              e un vuoto di parole
              innescava mani.

              Ci annusavamo gli strati
              sciolti nei rintocchi
              dell'incedere dei bordi

              era dolce essere custodi
              dei frutti che maturavano
              negli imbocchi
              quando ci infliggevamo
              baci rapaci

              fino a quando un'onda più grande
              sfiniva quel frastuono di corpi

              e rimanevamo cuciti
              l'uno all'altra
              come se fino ad allora
              fossimo stati strappati.
              Composta domenica 13 settembre 2015
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