Oggi splendi come una stella
che, offuscata dal sole
di giorno,
trova la sua rivincita
di notte.
Ora stammi vicino
e lasciati ammirare,
già questo mi consola.
All'alba
ancora dovrò soffrire,
quando te ne andrai.
Tienimi nel cuore, ascolta quei battiti
e poi sfiorali col palmo della mano.
Sono lì con te e tu con me.
Indissolubili.
Ascolta il passo breve delle cose
sono eterne come la tua vita
che mi sfiorò con gli occhi
o con un bacio, più tuo o più mio
lo sai, io non ricordo.
Nella tua bocca respirai l'eterno
mistero che non puoi spiegare
con le tue mani hai disegnato
il cielo per le tue fughe
e per le tue paure.
Sotto, lo vedi, cadono le foglie
ma tra i rami c'è un fremito di nidi.
Ascolta il passo breve delle cose
più breve del tuo breve cammino
lungo i miei fianchi
e dentro quei pensieri, più tuoi che miei,
lo sai, io non ricordo.
Ho camminato avendoti accanto
tra tempeste di fuoco
e maree d'alabastro che, ansiose
di calpestare la mia etica
hanno silenziato la mia anima.
Mi sono vestito del tuo amore
e stanco dell'inetta esaltazione del tempo
mi sono rifugiato nel tuo corpo.
Timidamente m'involo
verso la tua essenza.
La tua offuscata bellezza,
faziosa condizione esistenziale,
è presenza scenica
nella rosea melodia della passione.
Mi vesto del tuo aroma!
Poi mi volto e, senza parlare,
continuo a fissare
il tuo riflesso nell'acqua.
Ho rubato al tempo il sospiro del meriggio
che corolla il profilo del tuo viso
delicato e roseo dall'emozione.
La mia voce tremante canta l'amore
affinché i tuoi occhi odano
le porte della notte aprirsi alla luce.
Vorrei fosse il prodigio della notte
la causa delle lacrime che segui con le dita
e che non rimanesse solamente un'alba
prima di ricominciare ad esser nulla.
Credo soltanto che tutto acquisti un senso
se si è capaci di ascoltare nel silenzio.
E mentre il buio ci nasconde gli occhi agli occhi
persino il dirsi addio suona più dolce.
Giselle
anima rosso sangue
d'agosto sento freddo.
Ti chiamo senza sosta e mi confondo
tra i passi tumultuosi di mille anime sole.
Ma tu sei
disperatamente
altrove.
Oltre le parole,
oltre il cielo,
la terra e tutti gli impulsi
degli astri.
Lasciami entrare nel tuo cuore
silenziosa,
mi svesto adagio
di paure, dubbi
per volare dentro di te,
per rincuorami del tuo
contatto.
Abbandona inutili desertici
orgogli,
dammi la mano e avvicinami
al tuo cuore.
Ho il brutto vizio di amare,
come so fare io,
di amare veramente, te.
Ho il brutto vizio di pensare,
costantemente penso
e son solo pensieri d'amore per te.
Ho il brutto vizio di scrivere,
è così che mi esprimo
penna in mano e nel cuore, te.
Ho il brutto vizio di fumare,
amo farlo di per sé
ma colma il tempo quando attendo, te.
Ho un brutto vizio: te.