Poesie d'amore


Scritta da: FraBer
in Poesie (Poesie d'amore)

Ci sono occhi

Ci sono occhi che vedono altrove
e si posano nell'oscurità che altri non valicano.
Ci sono occhi ammaliati dalla follia
e la cercano lì dove spadroneggia essa sola.
Ci sono occhi pazienti che attendono
albe impossibili pur di raccogliere una lacrima.
Ci sono occhi che sanno!
Ci sono occhi che hanno carezzato
con la morbidezza dell'amore.
Ci sono occhi che proteggono!
Ci sono occhi che conservano
trasparenti il tempo.
Ci sono occhi che hanno raccolto,
occhi che hanno rubato l'intensità del vivere.
Ci sono occhi a cui non importa il riflesso
condiviso della verità!
Composta mercoledì 18 novembre 2015
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    Scritta da: Pierre
    in Poesie (Poesie d'amore)
    Ilaria, dolce come il favo e
    bella come l'arder del più lucente astro.
    Tu, dall'alto, come dea pagana,
    hai soffiato una legione di fumo,
    destinata al disperdersi nel vento del tempo,
    a questo tormentato poeta.

    Il rigore si separa dalla mente sua,
    si veste in armatura e
    come paladino difende l'indifendibile poeta.
    Sferra fendenti vani al vuoto fumo,
    resiste tenace tra atroci ferite,
    e cede morente sotto i colpi
    di mortale inconsistenza
    povero rigore impotente all'amore,
    già sconfitto, lotta tra defunte speranze.

    Oh ilaria, le tue legioni
    oltrepasseranno il freddo distacco
    che riveste ora quel poeta come ferrea armatura.

    Ilaria spiega al poeta sconfitto
    nel tuo dolce e imperturbabile canto,
    come il cozzare delle tue legioni
    su questo piagato corpo
    spinga l'anima a desiderare
    più intensamente la presenza tua.
    Forse il tuo spirare ha trafitto il suo cuore?

    La sua mente ha già ceduto al tuo influire,
    perché conduce l'anima di questo poeta
    alla donna che nel fiatare lo distrusse?
    Come puoi tu ilaria vincerlo
    così facilmente, puoi essere realmente
    tanto potente al confronto dei poeti dal volgo distinti?

    Questo poeta è vinto, ora l'anima sua,
    essenza dei sospiri in tributo a te,
    ed il cuore che fortemente t'invoca
    domandano a te supplicanti
    (gli uni una volta sola ripetuta dal numero,
    l'altro ripetendosi al giungerti d'ogni sospiro)
    "donna sopra ogni bellezza
    capace di vincere quel poeta,
    un tempo nostro padrone,
    cibati di noi che t'apparteniamo".
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      in Poesie (Poesie d'amore)

      È finito tutto

      Come era iniziato il gioco è già terminato;
      la vita breve vissuta assieme ha avuto il suo apice nel nostro sogno;
      ci siamo cullati nell'illusione che fosse eterno,
      ma niente dura all'infinito.
      I momenti, gli attimi, che ci hanno regalato l'oblio per fuggire dal reale
      Sono stati come foglie cadute con un colpo di vento.
      La barca che ci ha trasportato al largo
      ormai è persa nell'orizzonte illimitato;
      lo spazio, il vuoto che in esso racchiude la disillusione, errano senza meta
      e mi trascinano in un baratro sconfinato.
      Vorrei credere che esista un entità
      che mi sollevi dalla mia caducità;
      ovvio che mi trastullo in immagini senza senso,
      ma la strada è lastricata di buoni propositi.
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        Scritta da: R. Petrazzuolo
        in Poesie (Poesie d'amore)

        Animo che ride in una notte senza stelle

        Cambierà la stagione
        verrà l'autunno
        con il vento le foglie moriranno
        come morirà il mio amore per te.
        Cambierà la stagione
        verrà l'inverno
        passeranno le fredde notti
        senza il tuo abbraccio che scalda.
        Cambierà la stagione
        verrà la primavera
        e gli uccelletti canteranno felici
        dal loro canto
        nascerà un fiore
        ed io non potrò coglierlo per te.
        Cambierà la stagione
        per l'ultima volta
        la fredda estate passerà
        senza di te
        come il mare sarà agitato
        il mio animo
        inquieto e pesante.
        Composta giovedì 10 settembre 2015
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          in Poesie (Poesie d'amore)

          Sei

          Sei la mia pazzia
          la totale perdita della mia ragione
          che non se ne va via.
          Sei la mia passione
          il pensiero continuo che si insinua nell'anima mia.
          Sei la mia trasgressione
          sei la rabbia,
          la più forte che io abbia
          l'impotenza
          del mio non riuscire a cacciarti via.
          Sei la nuova mia realtà
          se mai si avvererà
          di potere cantare rock
          sei la mia canzone
          e se lo sei
          ci sarà pure una ragione.

          Ah, le donne, che stupide persone!
          Capaci magari di perdonare,
          di giustificare
          chi le sotterra
          chi le demolisce!
          No, no, così non finisce!
          Mi manca il fiato
          cosa mai ho pensato,
          cosa mai ho giù in questo foglio buttato!
          Vorrei poterlo scrivere e urlare forte:
          "sei sparito, sei svanito... evaporato!"
          Ma lo so
          che il tuo ricordo mi porterò
          fino alla morte.
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            Scritta da: Rocco De Rito
            in Poesie (Poesie d'amore)

            Come aurora

            Quale alchimia
            in questa lunga aurora,
            veste le ore di minuti eterni
            e di colori forti il senso della vita?
            Quale accorta mano
            segna i tratti e posta le note
            su di un pentagramma piatto
            per una ouverture d'autore?

            Non v'è intervallo alcuno
            in questa distesa arida
            e nessun canto di uccelli
            rompe gli indugi
            o rintocchi di passi
            sula petraia viscida del madido mattino
            a dirci verità.
            Solo folate a tratti rompono l'aria muta
            e si rincorrono gli avulsi fremiti
            del fogliame secco
            sulla deserta strada.
            Poi solo chiusa realtà.
            Ma a poco a poco
            si erge a miracolo il levar del sole
            che miro ben disposto
            nella data ora
            vicino al tuo risveglio.
            E la natura, i canti e le parole
            ora sono mille doni
            che sfuggono alla voluta assenza delle cose
            per dar corpo al mio coraggio.
            Così scosto il drappo
            che dissimula il tuo corpo
            e risorgi nitida come sirena al canto.
            E con armonia
            curi ora la lunga attesa
            di questa dolce aurora.
            Composta sabato 31 ottobre 2015
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              Scritta da: Rosanne Donatiello
              in Poesie (Poesie d'amore)

              Quel fiore innamorato

              Si nutriva di te
              quel fiore innamorato,
              i suoi splendidi colori
              brillavano al sol vederti!
              Ma tu,
              tu non lo capivi.
              L'hai lasciato inaridire.
              Ed ora chissà,
              forse rimpiangerai la sua allegria,
              il suo amarti sempre
              e comunque!
              È proprio vero
              che a qualcuno
              dai più importanza
              quando non l'hai più.
              Composta mercoledì 25 novembre 2015
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